FOTO DI MARCO CACCIA (Estate 2008) |
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Ascensione al Monte Rosa - Castore (4226 m) e Rif. Capanna Margherita in Punta Gnifetti (4559 m.) - l 9-14 agosto 08 |
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Dal 09 al 14 agosto sono stato sul Monte Rosa con gli amici Don Mauro, Marco, Matu, Luca, Sara e Claudia. Abbiamo effettuato la salita al Castore (4226 m) e al rifugio Capanna Margherita sulla Punta Gnifetti del Monte Rosa.
Il primo giorno siamo saliti da Gressoney al rif. Quintino Sella a 3585 m tramite un bel sentiero che nell'ultimo tratto è molto esposto, ma ben attrezzato con un bel canapone. Il giorno dopo splendida salita al mio primo 4000; il Castore che si raggiunge abbastanza facilmente a parte la cresta finale bella lunga e, in alcuni tratti, piuttosto affilata. Il terzo giorno prevedeva la traversata al rif. Mantova dal Naso dei Lyskamm, ma la nebbia e la pioggerella ci hanno fatto decidere di ridiscendere a Gressoney per risalire al Mantova dall'altro lato della valle...che fatica!
Il 13, prima dell'alba, siamo partiti per la Punta Gnifetti, che compone la vetta del monte Rosa e sulla cui sommità è posizionato il rifugio Margherita che, con i suoi 4559 m, è il più alto d'Europa. La salita al rifugio non presenta particolari difficoltà dal punto di vista tecnico, ma bisogna comunque considerare la presenza di tanti crepacci e che si cammina ad oltre 4000 m e non è per nulla facile! In più noi siamo stati accompagnati da un vento fortissimo che in più casi ha rischiato di farci letteralmente volare via. Nonostante tutto ciò siamo riusciti tutti ad arrivare alla vetta anche se con estrema fatica! Il panorama che ci si è presentato è impossibile da descrivere così come l'emozione che abbiamo provato a raggiungere quest’obiettivo e le sensazioni che si provano stando così in alto. |
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Panoramica dai 4559 di Punta Gnifetti del Monte Rosa - 13 agosto 08 |
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TRIS OROBICO di fine agosto - Pizzo del Becco 27 ag. - Rif. Coca e Curò 29 ag. - Val Cerviera 30 ag. 08 |
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1 - Sul Pizzo del Becco e Cima Giovanni Paolo II dal Passo di Mezzeno il 27 ag. 08 |
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Dopo le trasferte sul Monte Rosa ed in Toscana un giro sulle nostre Orobie ci voleva! Allora il 27 agosto, con mio papà, siamo partiti dalle Baite di Mezzeno e siamo saliti al Pizzo del Becco. Raggiunta la vetta senza particolari problemi nonostante un po’ di nebbia abbiamo deciso di proseguire il nostro giro salendo al Passo dei Gemelli dal sentiero che costeggia la riva destra dei Laghi. Arrivati al Passo, non ho saputo resistere alla tentazione e sono salito alla Cima Giovanni Paolo II. Raggiunta questa bella cimetta si è fatto ritorno al Passo di Mezzeno e quindi alla macchina! |
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2 - Traversata dal Rif. Coca al Rif. Curò - 29 ag. 08 |
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Nella giornata di venerdì 29, sempre con mio papà, siamo saliti in Val Seriana per fare un’escursione ad anello. Lasciata l’auto a Valbondione abbiamo percorso il sentiero che porta al rifugio Coca. Raggiuntolo abbiamo imboccato il 303 (sentiero Orobie Orientali) e lo abbiamo percorso fino a raggiungere il rifugio Curò; da lì poi siamo ritornati alla macchina.
Il sentiero che abbiamo seguito è quello che collega i due rifugi dalla “via bassa” ed è abbastanza facile a parte un po’ di tratti esposti e qualche catena, ma nulla di proibitivo! In compenso il panorami sono mozzafiato! |
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Panoramica dal Passo del Corno - 29 agosto 08 |
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3 - Ai laghi di Val Cerviera - 30 agosto 08 |
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Per concludere alla grande le ferie il 30 agosto, con Don Mauro e Luca, sono ritornato in zona rifugio Curò. L’intenzione era di salire al Pizzo Recastello, ma i tempi ristretti a causa di qualche impegno non abbiamo potuto raggiungere la vetta e abbiamo ripiegato sui più vicini laghi della Val Cerviera.
Questi laghetti si trovano in una zona molto selvaggia e ancora incontaminata e regalano agli escursionisti delle sensazioni bellissime. Infatti i riflessi che ci sono nei laghi e le alte cime che li circondano creano un’atmosfera magica! Non ero mai stato in questo luogo, ma sono contento di non aver salito il Recastello e di aver scoperto questo posto meraviglioso! |
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Panoramica dalla Val Cerviera - 30 agosto 08 |
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Week-end orobico: Pizzo del Diavolo il 2 e Corno Stella il 3 agosto 08 |
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Per fortuna questo fine settimana è stato buono e ricco di due bellissime escursioni.
Sabato io, Marco V. Ivan e Davide, siamo partiti da Carona e siamo saliti in vetta al Diavolo di Tenda.
Partiti da Carona ci siamo diretti al Rif. Longo, saluto veloce ad Enzo e su verso il Passo Selletta. Poi abbiamo seguito il sentiero che porta al Passo di Valsecca e alla deviazione indicata siamo saliti al Passo di Podavit e, presa la cresta finale, su fino al Diavolo! Durante la discesa siamo passati dal Calvi compiendo così un bel giro ad anello!
Il meteo è stato abbastanza clemente e ci siamo goduti la giornata di sole con nebbie solo in Val Seriana!
Era da 3 anni che non salivo su questo splendido monte e mi è piaciuto proprio tanto! |
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Panoramica dalla vetta del Pizzo del Diavolo di Tenda - 2 agosto 08 |
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Domenica io e Matu abbiamo deciso di fare una camminata tranquilla sul Corno Stella. L'idea era quella di proseguire per cresta fino al Chierico oppure di concatenare il Toro, ma la scarpinata al Diavolo di sabato ha fatto sentire gli effetti e abbiamo ripiegato su un giro ad anello più tranquillo.
Dal Corno Stella siamo scesi al Passo di Valcervia dalla cresta che sta a nord del Lago Moro e poi da lì siamo scesi al Lago delle Trote e andati a Foppolo dal sentiero che porta al Monte Toro.
Ancora una volta tempo buono e incontri con tantissimi stambecchi; addirittura 4 cuccioli veramente piccoli! |
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Panoramica dalla vetta del Corno Stella - 3 agosto 08 |
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Salita al Valletto e al Ponteranica il 27 luglio 07 |
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Domenica, con Matu, abbiamo deciso di fare una camminata "scialla" e di salire dai Piani dell'Avaro al m.te Valletto. Naturalmente non siamo saliti dalla normale, ma da un "sentiero" alternativo" che passa dai laghi di Ponteranica. Arrivati in vetta, visto che era presto siamo scesi veso il Lago di Pescegallo e "a naso" siamo risaliti fino ad una bocchetta dove abbiamo preso la cresta che ci ha portato in vetta al Ponteranica. Aquasto punto abbiamo deciso di tornare alla macchina, ma non senza prima salire al Triomen! Una volta tornati ai Piani ci siamo gustati il meritato pranzetto e poi siamo tornatio a casa!
Giornata bellissima (sotto il profilo meteo un po' meno!) e ricchissima di bellissimi incontri con camosci, stambecchi e marmotte |
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Salita al Rifugio Mantova (3525 m.) e alle cime Vioz (3645 m.) e Linke (3631 m.) da Peio il 26 luglio 08 |
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Sabato, 26 luglio 08, con Claudia, Matu e Sara, siamo stati in Trentino. Siamo saliti da Peio al rifugio Mantova (3525), poi da li io e Matu siamo saliti alla cima del m.te Vioz (3645) e alla cma Linke (3631). L'accesso a questo rifugio è molto semplice in quanto si svolge tutto su sentiero molto bello e ben segnalato; inoltre dai 1200 m di Peio ai 2400 si può utilizzare la funivia. Naturalmente, vista la quota questa gita è consigliata a persone esperte e ben allenate! Il panorama dalla vetta è meraviglioso in quanto ci si trova in mezzo al Ghiacciaio dei Forni... |
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Panoramica dal Vioz sul ghiacciaio dei Forni e cime circostanti - 26 luglio 08 |
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Salita al Pizzo Tre Signori da Valtorta il 19 luglio 08 |
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Sabato, con mio papà, ho fatto un bel giro! Siamo saliti al Pizzo Tre Signori da Valtorta; una volta in vetta siamo scesi dal versante opposto verso la Val d'Inferno. Raggiunta la Sfinge e l'incrocio con il 101 abbiamo preso questo e siamo ritornati al rif. Grassi e quindi a Valtorta.
E' un giro abbastanza impegnativo (circa 7 ore di cammino) però è molto bello. Peccato per il meteo che è restato sempre nebbioso!
Abbiamo poi visto una miriade di stambecchi e di marmotte...BELLO! |
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Tramonto dal Canto Alto dopo giorni di forte maltempo (14 luglio 08) |
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Lunedì sera ho visto che da ovest il cielo si apriv, ho chiamato Matu e alle 19.00, dopo il lavoro, siamo saliti al Canto Alto. Saremo saliti un migliaio di volte, ma ogni volta è uno spettacolo nuovo ed entusiasmante! Ieri il forte vento sa Nord/ovest ci ha reglato un cielo limpidissimo e ricco di belle nuvolette!
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Dal Canto Alto panoramica sulla pianura - 14 luglio 08 |
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Sul Sentiero dei fiori e in vetta all'Arera (5 luglio 08) |
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Ho lasciato l'auto alle baite di Mezzeno alle 7.00 e con buon passo mi sono avviato al rif. Capanna 2000 che ho raggiunto, percorrendo il sentiero basso dei fiori, alle 8.45 circa mentre la nebbia cominciava ad alzarsi.
Per questo motivo non ero molto convinto di salire all'Arera, ma guardando verso l'alto mi sembrava di vedere il cielo azzurro, e allora ho deciso di salire! Per fortuna!
Sono arrivato in vetta alle 9.40 accolto da un Sole spettacolare, dalle nuvole ai miei piedi e dalla solitudine toitale della vetta! CHE MERAVIGLIA! Ho goduto un po' di questo silenzio e del fatto che non c'era nessuno e poi la tanta gente, che ha ben pensato come me di salire in vetta,ha iniziato ad arrivare dai vari versanti.
Fatte quattro chiacchere con i "nuovi arrivati" ho deciso di ripartire per ritornare alle Baite di Mezzeno dal sentiero alto dei fiori.
Nel frattempo le nuvole si sono alzate, ma non hanno mai veramente minacciato di rovinare la mia bella escursione. Durante il ritorno, condito da pause per mangiare e rillassarmi, ho potuto ammirare tantissimi fiori molti dei quali sconosciuti.
Ancora una volta un bel giretto che mi ha portato in uno degli angoli più suggestivi delle nostre Orobie! |
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Splendida salita al Pizzo Palù (3905 m.) in Engadina (28-29 giugno 08) |
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Dal Pizzo Palù al Rif. Diavolezza passando per il Bernina - 29 giugno 08 |
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Nel fine settimana del 28-29 giugno 2008 sono stato in Engadina con il CAI di Ponte e molti "compagni" della scuola Orobica di alpinismo.
Ti invio un po' di foto per una gallery...per me la più emozionante della mia vita fino ad ora!
Sabato mattina siamo saliti al "rifugio" (è più un hotel) Diavolezza a piedi e non usufruendo della funivia. Il pomeriggio, visto il meteo ottimo, con Matu e Claudia, ho deciso di salire al vicino Pizzo Trovat (3146 m) tramite una facile via ferrata. Unico momento di "divertimento" è stato l'attraversamento di un ponte tibetano sospeso sopra una valle molto alta.
La mattina seguente la sveglia suona alle 3.30 e dopo i preparativi di rito partiamo alla volta del Pizzo Palù.
Io sono in cordata con Ezio e Matu e di buon passo seguiamo l'evidente traccia fino alla vetta del Palù orientale. Una sottilissima cresta (in alcuni tratti neanche 50 cm) porta sulla cima centrale, la più alta con i suoi 3905 m, la seguiamo e raggiungiamo la vetta! |
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CHE SPETTACOLO DA LASSU'! Visto che il meteo è ottimo e le condizioni fisiche pure proseguiamo, sempre su sottile cresta, verso la cima occidentale che raggiungiamo con un po' di fatica per la presenza di passaggi su roccia molto esposti e non banali.
Raggiungiamo poi gli altri giunti alla vetta centrale, mangiamo qualcosa e giù verso il rifugio e poi a casa!
Il meteo a dir poco magnifico che abbiamo trovato ci ha permesso di godere di un panorama che è impossibile da descrivere. La vista spazia dal Monte Rosa all'Ortles, passando dalle nostre Orobie e il vicinissimo Bernina...la fatica immensa per compiere questa "avventura" è stata ripagata all'infinito e spero che dalle foto si possa capire almeno in parte le magnifiche sensazioni ed emozioni che abbiamo provato noi stando lassù...dove il cielo si tocca quasi con un dito! |
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Dal ghiacciaio del Pizzo Palù - 29 giugno 08 |
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Fine settimana finalmente all'insegna della montagna! Ci voleva...
Sabato, 21 giugno, con Matu, sono salito al P.zo Tambò (3279 m) sul confine italo/svizzero al P.so Spluga.
La salita a questa montagna è, alpinisticamente parlando, relativamente facile. Infatti si svolge su un terreno sfasciuminoso, su un piccolo ghiacciaio e infine su roccette (I grado) un po' marce.
Di solito è meglio essere muniti di ramponi e picozza, ma noi siamo stati molto fortunati (anche perchè siamo partiti da casa alle 5.00) e abbiamo trovato la neve in condizioni ottimali che ci ha permesso di salire senza usare nulla se non le ghette!
Unico tratto un po' impegnativo è stato l'ultimo dove c'era neve dura e roccia molto instabile, ma per il resto favoloso!
Il tempo è stato clemente e ci ha lasciato godere in parte del bellissimo panorama che tale vetta regala |
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Domenica sono andato da solo a fare un giretto che poi si è trasformato in un gran bel giro. L'idea era di salire ai Laghi di Ponteranica e di rilassarmi lassù un po'. Arrivato ai Piani dell'Avaro mi sono diretto "in vetta" al m.te Foppa e quindi ai Laghi come previsto, ma invece di fermarmi lì, visto che gambe, fiato e tempo erano ok, ho deciso di proseguire fino a raggiungere la vetta del m.te Ponteranica orientele da un "sentiero da capre" che sale a destra dei laghi. Sceso dalla "via normale" ho raggiunto la forcella del Triomen e sono salito pure su questo monte. L'ora non era tarda (10.30) e la forma buona, così ho deciso di dirigermi anche sul Valletto. Purtroppo, mentre tentavo una "traversata alta" che si è rivelata poi un fallimento con conseguente perdita di tempo, è iniziata a salire la nebbia. Visto che non avevo voglia di fare "la solita coda" del ritorno ho deciso di tornare indietro, di salire al m.te Avaro e quindi di ridiscendere alla macchina. E' stato un bellissimo giro in cui mi hanno accompagnato tantissime marmotte e alcuni camosci. Peccato per la foschia che non mi ha lasciato godere dello spettacolare panorama delle Orobie. |
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