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Estate-Autunno 2011- Inverno-Primavera 2012 - Estate-Autunno 2012
2013 - 2014 |
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VIGNA VAGA e PIZZO DI PETTO - 29 dicembre 2102 |
Oggi escursione mista ciaspolatori e ski-alp in Valle Seriana.
Partenza da Tezzi alti dove si risale la lunga e fredda valle fino a sbucare sul “mare di dune” tra Vigna Vaga e Timogno.
Qui seguiamo vari su e giù fino al passo di Fontanamora e da qui lungo la breve cresta che ci porta in vetta al Vigna Vaga.
Si ritorna poi al passo per poi scendere nel vallone sottostante e risalire verso il Pizzo di Petto preso d’assalto dagli scialpinisti.
Ritorno ai Tezzi Alti passando dal lago Spigorel naturalmente ghiacciato e ricoperto di neve. |
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RIFUGIO CALVI - 27 dicembre 2012 |
Tranquilla passeggiata con mio papà alla sempre bella conca del Calvi.
Itinerario classico ben battuto anche se con parecchio ghiaccio nella parte bassa da Pagliari fino a Pra de Lac.
Prima di ritornare a valle giretto al Lago Rotondo e nei presi del rifugio per scattare qualche foto al panorama davvero bellissimo. |
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CAPANNA 2000 e ANTECIMA ARERA - 26 dic. 2012 |
ome tradizione la sera di Natale ci si ritrova per una passeggiata notturna. Purtroppo però quest’anno il meteo del giorno di Natale non è per nulla buono e così decidiamo di rimandare il tutto al giorno di Santo Stefano.
La meta è il rifugio Capanna 2000 che raggiungiamo nel pomeriggio sferzati da un fortissimo vento e sopra le nuvole che arrivano a circa 1000 m di quota.
Con Andrea si decide di proseguire verso l’Arera, ma poco sotto l’Antecima ci fermiamo per ammirare il tramonto e perché il vento è troppo forte per proseguire.
Dopo aver assistito ad un tramonto ancora una volta eccezionale ci rintaniamo nel rifugio dove ci aspettano gli altri amici per la merenda e poi giù sul sentiero illuminato da una Luna splendente! |
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CANTO ALTO e PRATI PARINI - 23 dic. 2012 |
Dopo la passeggiata del mattino in Valle Imagna rieccoci pronti con gli scarponi ai piedi per una altro giretto sui monti “di casa”.
L’occasione è una cena con vari amici all’agriturismo dei Prati Parini prevista per la sera.
Prima di mettersi con le gambe sotto al tavolo per decidiamo di salire al Canto Alto per ammirare il tramonto.
La scelta si rivelerà perfetta ed infatti potremo ammirare un tramonto spettacolare e coloratissimo nonché le luci della città che sbucano dalla nebbia.
Dopo il tramonto si ritorna all’agriturismo dove inizia la maratona enogastronomia di qualità eccelsa e poi giù alle macchine che ci attendono a Cler di Sedrina. |
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TRE FAGGI e I CANTI - 23 dic. 2012 |
Questa mattina, prima del tramonto con cena i Prati Parini con vari amici, salgo con mio papà a Fuipiano Imagna per questa classica, ma sempre bella passeggiata
Saliamo per il sentiero normale ai Tre Faggi dove arriviamo mentre sale il Sole e, la luce bassa, ci permette di ammirare la nebbia presente in pianura. Si prosegue poi per il bel sentiero che in circa un'oretta ci porta alla madonna dei canti dove però soffia un fresco vento.
Sostiamo pochi minuti e poi proseguiamo verso il Passo di Grassello dal quale scendiamo e ritorniamo a Fuipiano con largo anticipo sull'ora di pranzo! |
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I COLLI E GARDENA - sabato 22 dic. 2012 |
La prima escursione del periodo natalizio è con Sergio e Pierangelo nella bellissima Val di Scalve.
Parcheggiata l’auto nella località Fondi ci dirigiamo verso il rifugio Cimon della Bagozza dove facciamo una breve pausa e indossiamo le ciaspole.
Visto che pare tracciata decidiamo di salire verso il passo del Vivione, ma dopo pochi tornanti incontriamo una vecchia slavina e le tracce finiscono.
Se proseguissimo lungo la strada dovremmo tracciare noi nella neve crostosa e così decidiamo di risalire il pendio dove e scesa la vecchia slavina. Qui la neve rimasta è poca e ben consolidata. Aliamo così per un bel po’ fino a raggiungere la cresta immacolata che, in breve, ci porta sulla cima dei Colli. Da qui si segue poi tutta la lunga cresta (primo tratto a ritroso da dove siamo arrivati) fino al monte Gardena.
Da qui discesa dall’itinerario classico battuto da tanti scialpinisti fino al rifugio Cimon della Bagozza e poi alla macchina. |
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CORNO STELLA - 9 dicembre 2012 |
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MONTE GRIGNA: nel regno del ghiaccio - 2 dicembre 2012 |
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MONTE GREM tra la nebbia - 1 dicembre 2012 |
Per oggi le previsioni non sono ottimali, ma nemmeno pessime per cui con Sergio decidiamo di fare un’escursione non troppo impegnativa e protetta dal rischio valanghe visto che di neve in quota ce ne parecchia.
Alla partenza purtroppo piove, ma ormai siamo in ballo. Saliamo così a Gorno dove “nevicchia” ed il cielo è cupo.
Saliamo accompagnati da qualche fiocco e senza un raggio di Sole fino alla cresta finale del Grem dove veniamo avvolti in una nebbia fittissima che, con l’assenza di altre tracce, ci crea qualche problema per proseguire tranquillamente.
Con calma e attenzione alle cornici che si vedono gran poco arriviamo alla croce. Ci fermiamo giusto qualche minuto per due foto e poi giù. Purtroppo la nebbia non ci abbandonerà fino alla Baita di grem e quindi decidiamo di tornare a casa…speriamo di rifarci con l’escursione di domani! |
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Giro ad anello sui monti della Val Taqleggio BACIAMORTI, ARALALTA, SODADURA il 18 novembre 2012 |
Oggi passeggiata tranquilla sui monti della Valle Taleggio in solitaria.
Partenza ad un orario "sciallo" (ore 9.00) dal parcheggio dove parte il sentiero per il rifugio gherardi.
Lo seguo per la prima parte poi prendo quello che senza troppa fatica
porta al Passo Baciamorti. Da qui la lunga cresta fino alle vetta.
Proseguo all'Aralalta e scendo alla baita posta ai piedi di questa
bellissima montagna per un momento di relax.
Proseguo poi alla Bocchetta di Regadur e salgo al Sodadura dalla cresta
Est. Quassù mi godo il panorama ed il pranzo e poi giù dalla Sud Ovest
in direzione della ciclabile che porta ai Piani dell'Alben. Prima "a
caso" nei prati, e poi seguendo un bel tracciolino raggiungo la
ciclabile e quindi l'ex rifugio Battisti. Si scende velocemente al
Gherardi dove, dopo un bel caffè con rimorchio, si riprende il cammino
fino a raggiungere l'auto. Un tranquillo, ma sempre bello e rilassante
itinerario ad anello buono quasi tutto l'anno. |
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Le CRESTE DEL MENNA dalla Val Vedra, monti VETRO, VINDIOLO e IL PIZZO il 17 novembre 2012 |
17-11-2012 - Le creste del Menna & C.
Zorzone - Valvedra - M.ti Vetro e Vindiolo - Il Pizzo - C.ma Menna
Dopo
parecchio tempo che questa gita mi "stuzzica" è finalmente arrivata
l'occasione di svolgerla con la compagnia di Matu e Sergio.
Forse,
viste le belle condizioni della neve, non era male andare a cacciarsi
in qualche "famoso" canale Brembano, ma la novità di questo giro ci
attira di più.
Lasciata l'auto a Zorzone risaliamo la lunga e selvaggia val Vedra fino
al Passo di Val Vedra da dove inizia la cavalcata della facile cresta
che ci porta sul monte Vetro e sul Vindiolo. Poi si prosegue, con
difficoltà leggermente maggiori per un paio di tratti con rocce, fino al
Pizzo e quindi al Menna. Presenti due tratti di facile arrampicata (I
grado) e alcuni (pochi) tratti con neve. L'unico passaggio FBL è una
cengia che passa a nord dove la neve dura constringe a stare molto
attenti.
Dalla vetta del Menna scendiamo al MAGA per il pranzo e poi
torniamo a Zorzone passando dal Chignolo d'Arale...
Che dire...ottima compagnia (era un po' che il trio non si ricomponeva), escursione divertente e interessante, panorami eccezionali... |
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VAL VERTOVA - 10 novembre 2012 |
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Al Passo Portula con neve ottobrina il 2 novembre 2012 |
Ancora un'escursione nella conca del Calvi, la terza nell'arco di quattro settimane... l'occasione è una gita con mio papà ed ancora una volta la montagna
con i suoi panorami ha saputo stupirci regalandoci viste uniche anche se
in un ambiente conosciuto. Partiamo da almè sotto la pioggia e fino Carona il tempo è brutto. Non molliamo ed infatti al Pra de Lac il cielo si apre e diventa
limpido. Saliamo con buon passo fino al Calvi dove sono già presenti
diverse persone. Mio papà si ferma qui, mentre io decido di proseguire
per il Portula visto che l'ora è buona. Seguo le tracce fatte da un solitario nella neve fresca che fa sprofondare anche fino al ginocchio.
Una volta raggiunto il solitario passo davanti, do il cambio e, tra un
porcone per le ciaspole non portate ed una foto al magnifico panorama,
traccio sprofondando nella neve fino al passo. Qui salgo sulla collinetta posta verso il Portula per alcune foto e poi giù di corsa mentre tutti gli altri stanno arrivando. Scendo fino al Calvi e poi di corsa a rincorrere mio papà che nel frattempo è sceso a valle... |
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Notte di luna piena ai Tre Faggi il 29 ottobre 2012 |
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Autunno alle sorgenti dell'Enna il 27 ottobre 2012 |
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Due giorni tra i colori autunnali delle Orobie |
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Carona - Rifugio Calvi...alba sulla prima neve tra i colori autunnali - 16 ottobre 2012 |
Martedì mattina, dopo la bella nevicata di ieri, è previsto bel tempo e così si parte alle 4.30 da Almè con destinazione Carona da dove saliamo al rifugio Calvi per immortalare la prima alba nevosa di questa stagione. La levataccia viene abbondantemente ripagata dalla bellezza dei panorami resi ancora più suggestivi dall'esplosione dei colori dell'autunno...qualche scatto e poi per le 9.00 via, perchè il lavoro chiama...una tirata, ma ne è valsa davvero tanto la pena!! |
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CARONA - CORNI DI SARDEGNANA - PIZZO TORRETTA il 13 ottobre 2012 |
Testo by Andrea.
Ho utilizzato questo suo scritto perchè l'ho ritengo molto bello e valido...grazie Andrea!
Era un po’ di tempo che non mi aggregavo al gruppo “ravanate orobiche” capitanato dal mitico Sergio.. così sabato scorso io, Marco, Sergio e Pier sfidiamo le previsioni non proprio incoraggianti e puntiamo a una cima nella nostra splendida “Brembana Valley” non ancora salita da nessuno dei quattro: i mitici Corni di Sardegnana. Naturalmente vogliamo complicarci la vita e saliamo dal selvaggio Vallone, il più ancestrale impluvio tra quelli che alimentano il Brembo di Carona; dopo un bel po’ di sofferenze arrancando tra rocce bagnate e scivolose, ontani diabolici e massoni erranti raggiungiamo l’isolato e silenzioso Lago del Vallone, da cui è evidente l’anfiteatro finale sul quale avrà fine il nostro calvario: sopra di noi, a sinistra i contrafforti del Pizzo Torretta e a destra i tetri Corni di Sardegnana, che vogliamo raggiungere. Il problema è: “qual è il corno sormontato dalla croce, visto che da qui il manufatto in ferro non si vede? E da che parte si sale?”. Individuiamo un canalino detritico che, con pochi passi di elementare arrampicata, ci consente di sbucare sullo spartiacque che dà sulla sottostante zona del Lago Colombo, da questo versante più bucolico in costa rocciosa raggiungiamo la base del nostro “corno”.
“E adesso?!“ io e Pier andiamo avanti salendo le prime facili placche appoggiate, individuo un canalino sulla destra che, in verità, mi sembra fin troppo verticale… intanto Sergio fa un giro più largo e, sulla sinistra, individua una serie di placche meno difficili, saliamo da lì, il Pier è davanti e con le sue lunghe leve sale senza difficoltà anche l’unico passaggio di II+/III della salita, un corto canalino verticale. Lo raggiungiamo, saliamo poi anche l’ultima esposta placca.. ed eccoci in vetta! Foto di rito, e raccomandazione a tutti di portarsi dietro uno spezzone di corda per affrontare tale salita, perché soprattutto la discesa può essere infida (disarrampicata su II/III grado, anche se breve). Visto che l’appetito vien mangiando saliamo anche il vicino Pizzo Torretta dalla rocciosa cresta ovest, per poi scendere dall’ancora rocciosa, esposta e tormentata cresta est, dalla quale si arriva direttamente in bocca al Passo d’Aviasco. Inizia a fiocchinare (in realtà sono più pallini di ghiaccio), scendiamo allora veloci dalla Val dei Frati, spuntino alla diga e via, si torna alla civiltà. Una bella birra dallo Yury a Branzi corona la soddisfazione per una bella escursione, originale e non banale.. soprattutto i Corni di Sardegnana vanno saliti con accortezza e sicurezza, meglio se attrezzati (sono presenti ancoraggi all’occorrenza). |
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UNA NOTTE IN GRIGNETTA il 16-17 settembre 2012 |
Dopo la bella camminata di ieri al Torena, questa mattina è doveroso riposarsi, ma, nel pomeriggio un giretto si può fare!
Così, con Luca, alle 16.30 si parte per un tramonto in Grignetta. Alle 19:00 siamo in cima ed ammiriamo il tramonto e l'accendersi delel luci della pianura.
Lo spettacolo è davvero unico e la temperatura gradevole, così ci viene una "malsana" idea...perchè non pernottare qui nel bivacco e poi scendere lunedì mattina all'alba?
Dopo un po' di tentennamenti scendiamo alla ricerca della rete telefonica che troviamo a mezz'oretta dalal cima. Telefoniamo a casa comunicando la decisione presa: ci fermiamo in vetta a dormire!
Risaliamo fino alla cima dove ci godiamo lo spettacolo dei fuochio sparati in qualche paese, una stellata incredible ed una pace surreale. Poi entriamo nel bivacco dove ci sistemiamo in qualche modo per trascorrere la notte.. con il passare delle ore il freddo si fa sentire ed è necessario provvedere a coprirci con la coperta termica che Luca ha provvidenzialmente nello zaino.
Non staremo belli comodi ed al caldo, ma la nottata passa veloce e riusciamo a dormire un bel po'!
La mattina prima delle 6.00 siamo in cammino perchè è lunedì; ed alle 8.30 devo essere al lavoro!
L'idea di rimanere in vetta a dormire sarà da matti, ma è stata un'esperienza divertente e molto bella...sicuramente da rifare, magari attrezzati in modo migiore!! |
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TORENA, LAGO GELT E DELLA MALGINA il 15 settembre 2012 |
Sabato 15 settembre sono da solo e l'idea è quella di fare un'escursione fotografica ai laghetti della conca del Barbellino. Così salgo velocemente al Curò e proseguo fino al lago naturale dove mi condedo una pausa.
Mentre mi riposo resto "fulminato" dal Torena e non resisto alla tentazione... rimetto lo zaino in spalla e via verso la vetta. Al passo del Serio lascio lo zaino per essere più veloce e per le 12.30 sono in vetta dove un panorama a 360° lascia senza parole!
ualche foto e poi giù fino all'incrocio con il sentiero che sale al Passo Caronella. Qui decido di risalire fino al Passo per poi tornare all'auto passando dal Lago Gelt e dal Lago Malgina.
Arrivo alla macchina dopo 9ore di cammino e circa 2200-2300m di dislivello, gran mal di piedi, ma ancor di più soddisfatto per la bella escursione e per la bella cima salita! |
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MONTI VETRO E VINDIOLO prima della Sagra del colesterolo - 26 agosto 2012 |
Come ogni anno lo Sperandio propone una degustazione dei prodotti del suo alpeggio alle baite di Mezzeno e non possiamo mancare; soprattutto perchè oggi è il mio compleanno ed è così un ottimo modo di festeggiare in compagnia.
Prima di sederci a tavola però, ne approfitto per fare una girata con Claudia sui vicini e tranquilli monti Vetro e Vindiolo. Salita dal Lago Branchino per facile cresta erbosa.
Ancora una volta panorama quasi compromesso dalle nebbie, ma comunque una sempre una bella uscita su due monti per me totalemente nuovi...
E dopo la scampagnata tutti pronti per la mangiata!!... |
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MONTE PEGHEROLO - 25 agosto 2012 |
Oggi gita con il CAI sezione Piazza Brembana su una delle montagne più belle della valle. Siamo in 7 e si sale dalla normale da San Simone.
Il meteo non è dei migliori per la presenza di nebbie già dal mattino, ma non è prevista pioggia e quindi si parte lo stesso!
Fortunatamente le rocce dell'esile cresta sono asciutte e così raggiungiamo senza particolari problemi la cima. Peccato per la quasi nullità del panorama che da qui sarebbe meraviglioso... |
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F E R I E 2012 |
01 DOLOMITI 2012 |
Le Dolomiti, spesso se ne sente parlare molto bene e pare che siano un posto meraviglioso che però io non ho mai avuto occasione di conoscere. Così quest'anno lancio l'idea di passare qualche giorno su questi monti.
Alla fine ci si trova in 8; io, Claudia, Mattia, Don Mauro, Luca, Martina, Andrea ed Elisa e troviamo un albergo a Selva di Valgardena che ci farà da "campobase" tra una salita e l'altra.
Partenza da Almè lunedì 6 agosto. Dopo il viaggio lasciamo l'auto a Selva e, con il bus, raggiungiamo il Passo Pordoi da dove saliamo in funivia al Sass Pordoi e, da qui, a piedi al Piz Boè. Si prosegue poi verso l'omonimo rifugio e poi la traversata del gruppo del Sella fino al Passo gardena da dove, sempre con il bus, torneremo alle macchine e quindi all'albergo dove sauna e idromassaggio ci aspettano...olè! le ferie non potevano iniziare meglio!
Secondo giorno, dopo un’abbondante colazione, si sale in funivia a Col Raiser e poi, a piedi sulla cima più alta delle Odle: il Sass Rigais.
Salita dalla ferrata Est e discesa dalla sud; belle e non troppo impegnative anche se alcuni passaggi risultano un po’ esposti.
Scendiamo poi a piedi passando dal rifugio Firenze dove, il panorama sulle Odle, è davvero paradisiaco!!
Mercoledì 08 agosto è il gran giorno della salita alla Regina delle Dolomiti…la Marmolada.
Si sale in bidonvia dal passo Fedaia al Pian dei Fiacconi e poi su per roccioni fino all’attacco del ghiacciaio.
Questo è piuttosto secco e ricco di crepacci ed i ponti di neve, in alcuni punti, piuttosto poco affidabili. Al termine del ghiacciaio ci aspetta la ferrata che porta sul tratto finale di salita, ma prima, una sgradita sorpresa… il ritiro del ghiaccio ha fatto emergere una paretina di roccia poco solida di circa una decina di metri che precede, appunto l’attacco della ferrata.
Così saliamo facendo sicura con un chiodo messo nel ghiaccio e, superata la ferrata ed il tratto di ghiaccio finale, raggiungiamo i 3343m della Punta Penia.
Dopo una brevissima pausa si riparte per la discesa dovendo fare una doppia sulla paretina e stando molto attenti ai ponti sui crepacci.
Una volta ritornati al Fedaia ci possiamo godere la soddisfazione di questa bellissima salita.
Il quarto giorno lo dedichiamo alla commemorazione degli Alpini sul Piccolo Lagazuoi. Percorriamo infatti la Cengia Martini e tutta la galleria scavata all’interno della montagna, poche parole e tanta emozione nel vedere il lavoro e le condizioni di vita degli Alpini….
Venerdì 10 è il turno del Sassopiatto. Partiamo dal Passo Sella fino al rifugio Demetz (cabinovia) e da qui eseguiamo il periplo passando dal rifugio Vicenza e dal rifugio Sassopiatto. Da qui io, Andrea ed Elisa raggiungiamo anche la vetta del Sassopiatto dove le pareti vertiginose della Sassolungo si manifestano in tutta la loro bellezza.
Rifornati al rifugio sassopiatto seguiamo il tranquillo sentiero fino a ritornare al Sella dove, appena entrati in auto, ci raggiunge un temporale…
L’ultimo giorno, optiamo per una via ferrata dedicata a Sandro Pertini che qui, in Vallelunga, ha trascorso diverse estati.
Salita per nulla banale ed esposta, ma davvero molto molto divertente.
Dopo due orette e mezza circa di ferrata raggiungiamo il rifugio Stenia dove, dopo il meritato relax, torniamo nella vallelunga per l’ultima messa di questa splendida vacanza e per riprendere la via di casa.
Adesso, dopo sei giorni passati in un “paradiso terrestre” posso solo confermare che davvero le Dolomiti sono un posto meraviglioso. Naturalmente la bellezza di questa vacanza non sarebbe stata la stessa senza l’ottima compagnia di tutti gli amici con i quali abbiamo condiviso gioie e fatiche…
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02 TRAMONTO VALLETTO |
Giovedì 16 agosto, dopo una settimana di assenza dalle scene orobiche, si ritorna alla base che però è assediata dal gran caldo.
Così, ritornato dal lavoro e non sopportando più la temperatura infernale sento Claudia e si decide di partire per un tramonto in quota. Si aggrega poi anche Andrea e così componiamo in due minuti un bel trio.
Arriviamo ai Piani dell'Avaro verso le 18.00 e poi su per la normale (a parte una deviazione sugli sfasciumi sotto la cima) fino alla vetta del Valletto dove l'aria è tutt'altro che calda e si sta che è una meraviglia!
Rimaniamo in vetta più di un'ora e una volta sceso il buio ritorniamo ai Piani da dove torneremo, nostro malgrado, alla calura della Pedemontana... |
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03 ANELLO CARONA |
Sabato 18 agosto 2012 - Carona - Lago del Becco - P.zo Becco - P.so d'Aviasco - M.te dei Frati - M.te Valrossa - M.te Cabianca - Lago dei Curiosi - P.so Portula - M.te Madonnino - Laghi del Poris - Rif. Calvi - Carona
Oggi ho proprio voglia di godermi le montagne della nostra valle e così, visto che è saltato un programma inizialmente previsto, mi concedo un giro in solitaria
Le previsioni parlano di giornata a rischio nebbia e così, per anticiparla, partenza alle 6.15 da Carona paese e salita verso il rif. Laghi Gemelli, al lago Marcio devio per il Lago del Becco e da qui risalgo la prima cima di giornata; il Pizzo del Becco. Poco prima delle 9.00 sono in vetta con un cielo limpido e una temperatura spaziale!
Mi raggiungono altri due camminatori che poi mi faranno compagnia per gran parte del giro. Proseguo verso il passo d'Aviasco e, sotto le cime dei Corni di Sardegnana e del Torretta, mi percorre l'idea di salire su queste due belle cime, ma poi desisto!
Dal passo si sale poi al m.te dei Frati, Valrossa e Cabianca. Le nebbie restano basse e concentrate in Valseriana... proseguo lungo la cresta fino all'intaglio da dove, per sfasciumi e ravanate raggiungo il Lago dei Curiosi.
È ora di pranzo e c'è chi ne approfitta per un tuffo rinfrescante. Dopo il panino decido di proseguire verso il Portula e quindi al Madonnino, mentre salgo vedo in lontananza i Laghi del Poris e decido che saranno la mia prossima meta. Così, dopo aver salutato la Madonnina in vetta al Madonnino scendo e mi dirigo ai Laghi dove non mi trattengo e mi faccio un bel bagnetto che mi rigenera e non mi fa più sentire i circa 2200m di dislivello fatti e mi concedo un po' di relax nel silenzio assoluto e poi giù verso il Calvi dove di gente ce ne un bel po'.
Da qui in breve (più o meno) ritorno alla macchina e quindi a casa, ma non prima di una bella "birra speciale" dallo Yuri!
Un giro lungo, ma veramente bello e selvaggio, basti pensare che ho visto stambecchi, camosci, aquila, marmotte e, i soci di gita, anche un bel viperozzo |
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ROCCE E MUSICA IN ARERA - 29 luglio 2012 |
Le previsioni meteo per il fine settimana sono ancora incerte, ma non ci lasciamo deprimere e, visto che il cielo è buono, decidiamo di partire lo stesso!
Oggi sono con Claudia e la meta è il Capanna 2000 dove alle 14:00 ci sarà anche il concerto del Bepi.
Lasciata l'auto al Saba ci incamminiamo verso il rifugio che raggiungiamo velocemente. Nel cielo c'è ancora qualche nuvola, ma è roba di umidità che non crea problemi e così procediamo verso l'Arera.
Quassù il tempo è piuttosto buono, così decidiamo di scendere da nord (tratti un po' esposti e ricchi di sfasciumi, FBL) e risalire poi alla Corna Piana dove, percorrendo labella ed aerea cresta, tocchiamo l'antecima e la cima.
Poi scendiamo a prendere il sentiero dei fiori e ritorniamo al rifugio dove, a breve, inizierà un divertente e bel concerto del Bepi.
Ci godiamo il concerto "sbragati giù al Sole" e, prima di scendere, pure un ottima dolce merenda preparata dalla Patrizia
Ritorno a casa per "stradelle" per evitare la coda e via...un'altra bellissma gionrata sulle Orobie! |
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2x4000: Lagginhorn & Weissmies - 22-23 luglio 2012 |
Dopo tanto tempo, forse troppo, si trorna a resprare l'aria sottile dei 4000. Per una volta ci si concede il lusso di un lunedì di ferie per "fregare" la maledizione meteo del fine settimana.
Partenza sabato alle 4.00 per Sass Grund, salita in funivia alla Hohsass da dove partiamo per la salita al Lagginhorn. lasciamo i "pesi inutili" sotto un sasso e saliamo abbastanza agevolmente fino alla vetta. Salita abbastanza facile (I max II grado) su roccette e neve nel tratto finale.
Recuperato il materiale dal sasso scendiamo alla Weissmieshutte dove, dopo un pomeriggio di relax, passeremo la notte.
Cena buona ed abbondante (grazie ai 5 francesi che non si sono presentati).
Alle 3.00 sveglia per qualche foto notturna, mentre gli altri si alzano alle 3.30. Alle 4.30 siamo in cammino per risalire alla Hohsass.
Saliamo da un non ben precisato itinerario tra sfasciumi e placche, ma tra un porcone ed un auto-insulto arriviamo all'attacco del ghiacciaio dove ci precedono alcune cordate.
Si comincia a pestare neve e ghiaccio salendo agevolmente tra crepacci e seracchi...facciamo qualche sorpasso ed arriviamo in vetta appena dietro alla prima cordata, sono le 8.00, il tempo è magnifico ed il panorama lascia senza fiato.
Rimaniamo in vetta un bel po' a goderci questi minuti e poi giù, di nuovo alla Hohsass, poi Weissmieshutte dove recuperiamo le cose lasciate e poi giù a prendere la funivia che ci porta, per le 12.00 al parcheggio di Sass Grund.
Pausa pranzo a Domodossola e per le 17.00 siamo "dal Cea" per un gelato desiderato e meritato...Grazie ai soci per l'allegra e ottima compagnia (anche se i ma tiràt ol coll).
Mille, anzi milioni di questi giorni!! |
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Ventiquattrore al RIFUGIO BENIGNI (8-9 luglio 2012) |
24 ore al rifugio Benigni...
E' da qualche tempo che progetto un'uscita sulle Orobie per immortalare il tramonto, la notte e l'alba e finalmente l'occasione si è presentata.
Il tutto inizia domenica mattina alle 8.00 alla curva degli Sciocc dove, con il CAI si sale al rifugio Benigni per il CamminaOrobie.
Dopo la manifestazione tutti prendono la via del ritorno, ma io e Claudia, risaliamo al rifugio dove trascorreremo la nottata.
Nell'aria non ci sono più i canti degli alpini, ma una leggera musica di sottofondo che accompagna i rifugisti nelle azioni di pulizia e la tranquillità che si respira è irreale.
Prima di cena facciamo quattro passi nei dintorni "giocando" con gli stambecchi ed i riflessi del lago. Subito dopo cena (ottima) saliamo alla Cima Piazzotti per ammirare il tramonto un po' "foscoso" purtroppo e torniamo al rifugio verso le 22.00. Qui ci intratteniamo un po' con Carlo e Sara mentre Elisa mette a letto i piccoli rifugisti, ma poi per tutti (o quasi) è ora di andare a dormire.
Io mi trattengo di fuori per scattare un po' di foto notturne (che però non usciranno come speravo) fino alle 00.15 ammirando una stellata incredibile ed il sorgere della Luna da dietro il Valletto.
Poi anche io mi metto a nanna, ma alle 4.45 la sveglia risuona e risalgo alla cima Piazzotti per l'alba che sarà, purtroppo, ancora un po' ricca di foschia come il tramonto.
Dopo l'alba ritorno al rifugio dove Sara ha già preparato la colazione e, verso le 7.15, partiamo per tornarcene a casa...anzi al lavoro visto che, dopotutto, è pur sempre lunedì |
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Ascensione al PIZZO DEL DIAVOLO dalla CRESTA BARONI il 1 luglio 2012 |
Domenica primo luglio bella salita al Pizzo del Diavolo dalla cresta Baroni.
Il gruppo è composto da Paolo, Francesca, Giovanni, Marino, Marinella e Damiano... Partiamo prima delle 6.00 da Carona e saliamo dalla Valcamisana da un sentiero "nascosto" che è spettacolare...
Raggiungiamo Paolo e Francesa poco sotto al Podavit (loro hanno dormito in tenda nella piana di Valsecca) e qui ci imbraghiamo e facciamo le cordate.
Ci portiamo sotto la cresta e cerchiamo l'attacco che però fatichiamo a trovare.
Il passaggio più difficile (classificato come III) è all'interno del canalino all'attacco, ma noi lo evitiamo perchè ci portiamo troppo sul versante sud.
Nel frattempo ci raggiungono altri due alpinisti che ci indicano la "retta via", così saliamo da una paretina fino a raggiungere il filo di cresta che poi seguiremo fino in vetta.
Difficoltà tutto sommato contenute (arrampicata media con grado massimo II a parte nel tratto iniziale dove è un III), noi siamo saliti facendoci sicura sugli spuntoni nel primo tratto e poi in conserva per il secondo tratto.
Dalla vetta, abbandoniamo l'idea di continuare verso il diavolino e scendiamo dalla normale passando a salutare l'Enzo e la Rossella dal Longo.
Giornata incredibile dal punto di vista meteo (ventilata e senza nuvole) e ottima compagnia... |
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Alba nebbiosa dal PIZZO SEGADE, il 28 giugno 2012 |
Giovedì 28/06/2012, partenza alle 3.30 da casa e salita al Passo S. Marco dove lasciamo l'auto.
Da qui seguiamo le cresta che in meno di un'oretta ci conducono fino in vetta al Segade dove ci fermeremo ad attendere l'alba.
Purtroppo l'umidità si condensa in dense nubi che risalgono e ci avvolgono...
Dopo qualche minuto di preoccupazione per la nebbia, la stessa inzia a dissolversi e ad abbassarsi...inizia uno spettacolo sempre unico e meraviglioso!
Arririamo e fotografiamo questo magico momento e poi ci incamminiamo verso il passo da dove, verso le 7.00 partiamo per tornare nella calura della pianura dove il lavoro ci aspetta... |
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Sul Re delle Orobie, il PIZZO COCA, il 24 giugno 2012 |
Domenica 24/06/2012, con il CAI alta valbrembana abbiamo in programma la gita al Pizzo Coca. Purtroppo gli iscritti non sono molti, ma sicuramenti buoni!
Infatti il gruppo è omogeneo e siamo tutti ben allenati tanto che raggiungiamo la vetta in circa 4 ore partendo da Valbondione.
Condizioni meteo buone, a parte la solita nebbia che puntuale ci ha raggiunto in vetta e quasi totale assenza di neve sul percorso! |
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