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3° Pieroweb Amici Orobie Day - Schilpario - Pizzo Camino - 9 luglio 2011 |
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Iin allegato ti mando le foto della bellissima giornata di sabato che ci ha visto coinvolti nel terzo ritrovo degli amici del Piero Web. Durante la giornata abbiamo avuto modo di vedere vecchi amici e di conoscenre di nuovi, siamo saliti sul Pizzo Camino e ci siamo gustati una meritata cena al ristorante!!!
Un grazie e un abbraccio a tutti i partecipanti e a te che hai organizzato l'evento |
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Salita da Oneta a Cima Grem su un percorso già ben innevato e tracciato da molti scialpinisti sabato 4 dicembre 2010 |
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Sabato 4 dicembre, sono andato a fare un giretto sulla cima Grem col mio amico Marco. Abbiamo sfruttato la giornata di bel tempo dato che da un po' non capitava un fine settimana bello.
Però, cosiderate le recenti nevicate e la pericolosità di questa neve fresca, abbiamo scelto di andare sul Grem. Siamo saliti da Oneta senza particolari difficoltà: il percorso era già tutto tracciato dagli scialpinisti! Ieri la cima era parecchio affollata! |
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Salita in Grignetta dalla Direttissima con discesa dalla Cresta Cermenati il 12 settembre 2010 |
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Domenica scorsa sono andato con Elena e Claudio a fare un giro in Grignetta, dove ero già stato con Piero a giugno.
Noi però siamo saliti dalla via Direttissima. Arrivati al caminetto Pagani, si trovano delle catene e due scalette di metallo per aiutarsi nella salita. Poi la via prosegue con un altrenarsi di saliscendi e nei punti più esposti e più ripidi è attrezzata con catene alle quali (eventualmente) assicurarsi. La via aggira con un semicerchio la cima: da sud verso ovest e poi verso nord-est, fino a sbucare dal canale Federazione sull'ultimo tratto della cresta Sinigaglia. Da li, in breve, si è in cima.
Poi siamo scesi dalla cresta Cermenati.
Davvero un bel giro! Un grazie a Claudio e Elena per la compagnia. |
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Da Carona salita al Passo di Valsecca ed ascensione al Pizzo Poris il 30 agosto 2010 |
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Domenica 30 agosto sono andato a fare un bel giretto sul Poris. Ci tenevo a fare questa salita che avevo già tentato l'anno scorso fermandomi a pochi passi dalla cima.
Questa volta sono salito da Carona. Sono andato al rifugio Calvi e poi da li verso il passo di Valsecca. Poco oltre il passo, si stacca un sentiero sulla destra che conduce alla Bocchetta del Pizzo Ceppo. Si segue questo sentiero fino a raggiungere la cresta est del Poris che, nel suo primo tratto è prevalentemente costituita di sfasciumi misti ad erba. Questa parte della cresta non oppone grandi difficoltà se non che è scarsamente tracciata. Verso la fine del tratto erbo-ghiaioso c'è un evidente omino di pietre che segna l'inizio della cresta vera e propria, che va fedelmente seguita fino alla croce di vetta. Il punto più impegnativo è costituito da un intaglio di circa 4 metri, abbastanza esposto, che va superato con l'aiuto delle mani. Io sono salito in compagnia di un simpatico signore di Carona incrociato al passo di Valsecca.
Dalla cima siamo poi discesi dalla cresta sud e quindi dal canalino di sfasciumi che viene solitamente salito in inverno.
Davvero un bel giretto! |
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Panoramica dal Pizzo Poris |
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Da Carona salita al Pizzo del Becco con discesa al Passo d'Aviasco dal Vallone dei Frati - 18 luglio 2010 |
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Domenica ho fatto un giretto con Elena e Claudio al Pizzo
del Becco.
Siamo saliti da Carona, passando dai laghi del Becco e
Colombo e passando dalla ferratina sul versante sud. Il tempo è stato
eccezionale e ci ha regalato una bellissima visuale dalle Alpi Retice a
nord, al gruppo del Rosa a ovest e fin sulla pianura e sugli Appennini
a sud!
Siamo poi scesi dal versante nord, sulle tracce di sentiero che
portano ai passi di Sardegnana e d'Aviasco (occidentale). Qui abbiamo
seguito il (ripido) sentiero che percorre il vallone dei Frati che ci
ha condotti ad intercettare il sentiero estivo tra Carona e il rifugio
Calvi, seguendo il quale abbiamo concluso un magnifico giro ad anello! |
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2° Pieroweb Amici Orobie Day: tanti amici in cavalcata sulle cime dell'Avaro sabato 26 giugno 2010 |
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E' stata una piacevole giornata passata in compagnia degli escursionisti-fotografi del PieroWeb, di Maurizio Agazzi, degli amici del CAI di Trescore e di tanti nuovi amici!
Una giornata davvero bella, ricca di scambi di opinione, suggerimenti, consigli e programmi per escursioni future; giornata in cui abbiamo fatto tutti assieme un giro di tutto rispetto, dove la fatica è stata ampiamente ripagata la sera dalla squisita e abbondante cena al rifugio Monte Avaro!!! |
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Prima salita in Grignetta (2177 m.) dalla via normale n° 7 - Cresta Cermenati - il 21 giugno 2010 |
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Ieri, lunedi, io e te, Piero, siamo saliti alla Grignetta sfruttando la bella giornata di sole; a dir la verità la mattina era un po' coperto, ma poi il cielo si è pulito.
Siamo partiti sul versante sud, dal rifugio Carlo Porta, e abbiamo provato a salire la via chiamata "direttissima" bollata col numero 8. Fino alla quota 1650 il sentiero procede tranquillamente, ma a quella quota la traccia si sposta sul versante ovest e si incontra un ripido canale attrezzato con catene e con scalette di metallo. Noi abbiamo provato ad avvicinarci alle scalette, ma poi abbiamo preferito fare dietro-front e andare a riprendere il sentiero marcato col segnavia 7, chiamato cresta Cermenati. Da qui siamo saliti un po' faticosamente (è bella ripida!) ma senza particolari difficoltà fino alla vetta. Proprio a ridosso della vetta ci sono un paio di catene che aiutano a superare un saltino di roccia.
Dopo la meritata pausa e le foto di rito, siamo ridiscesi dalla stessa via fatta in salita.
Cima davvero bella e estremamente panoramica sulle Orobie, sulle Alpi, sul lago di Como e sugli Appennini: una vista a 360° senza paragoni!
La prossima volta però bisogna salire dalla direttissima o dalla cresta Sinigaglia! |
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Panoramica dal sentiero n° 7-Cresta Cermenati, via normale per la Grignetta, verso il Laghi |
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Panoramica da cima Grignetta verso il Lago di Como (ramo di Lecco) |
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Panoramica a 360° da Cima Grigna Meridionale (2177 m.) |
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Da cima Grignetta vista verso i laghi e il Grignone |
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Tris di cime ai Campelli di Schilpario: Campione, Campioncino e Gardena il 1 giugno 2010 |
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Lunedi 1 giugno ho preso un giorno di ferie e sono andato a fare un giretto a Schilpario nella zona del Passo Campelli.
Il giro che volevo fare inizialmente era diverso, ma al Passo Campelli sono stato raggiunto da una leggera pioggerella che e' durata poco, ma abbastanza da indurmi a cambiare programma.
Quindi ho deciso di salire sul Campione e sul Campioncino e poi sul Gardena.
Le nubi che avevano portato l'acqua se ne sono andate velocemente e durante la passeggiata ho potuto godere di bellissimi panorami. |
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Dal Monte Gardena panoramica sui monti della Val di Scalve |
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Vista verso i monti della Val Camonica |
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Salendo al Gardena...panoramica |
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Salita da Schilpario al Pizzo Camino dal Passo di Corna Busa con discesa dalle Malghe Voia il 23 maggio 2010 |
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Ieri sono andato a fare un bel giretto al pizzo Camino. Sono salito dalle piste da sci di Schilpario (segnavia 422) fino al passo di Corna Busa e da li, seguendo l'evidente e ben tracciato sentiero, fino alla vetta.
La giornata e' stata un po' incerta e a volte ho temuto la pioggia per via di certi nuvoloni che sono passati! Nel complesso una bella salita senza particolari difficolta' da segnalare.
Il ritorno dal passo l'ho fatto sul sentiero 423 che transita dalle malghe Voia: decisamente piu' bello del 422 che segue invece le strade di servizio delle piste da sci! |
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Il Pizzo Camino dal Passo di Corna Busa |
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Panorama dal Pizzo Camino |
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In Cabianca (2601 m.) ancora con molta neve, salendo dal canalino e scendendo dalla via normale il 25 aprile 2010 |
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Domenica ho fatto un giretto con Piero di Bergamo e Raffaele al Cabianca, passando dal bel canalone sulla destra della vetta (la via normale d'inverno). Molto bella la corniciona che il vento ha formato alla sommita' del canale: veramente impressionante!
Dalla cima siamo poi scesi dalla normale estiva. Giretto non troppo impegnativo, ma molto remunerativo dal punto di vista dei panorami. |
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Scialpinisti in Cabianca |
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Scialpinisti in Cabianca con vista verso il Pradella, l'Aviasco, il Becco... |
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Salita pomeridiana in Grignone per godere poi uno splendido tramonto da lassù il 6 marzo 2010 |
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Sabato 6 marzo sono andato a fare un giretto al Grignone nel pomeriggio e mi sono fermato per vedere il tramonto.
Per fortuna il cielo e' rimasto sereno e mi ha regalato la vista di stupendi colori. |
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Dal Grignone vista verso la Valsassina |
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Dal Grignone vista verso la Grignetta e il Lago di Como |
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Dal Grignone vista verso nord-ovest |
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Invernale in vetta al Pizzo Farno (2502 m.) salendo dall'Alpe Corte e dal Passo Laghi Gemelli domenica 14 marzo 2010 |
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Domenica 14 marzo un giretto veloce al pizzo Farno, in compagnia di Piero (di Bergamo) e di Raffaele.
Siamo partiti da Valcanale e siamo saliti al Farno passando per il passo dei Laghi Gemelli.
Giornata bella e con un sole stupendo! Tra l'altro e' stata la prima volta che ho visto i Laghi Gemelli coperti di neve. |
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Salendo dal Rif. Alpe Corte verso il Passo Laghi Gemelli |
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Salendo al Passo di Valsanguigno |
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Salendo al Pizzo Farno vista verso i Laghi Gemelli e lo Spondone |
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Dal Pizzo Farno (2502 m.) vista da est ad ovest |
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Dal Pizzo Farno (2502 m.) vista verso nord |
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Tramonti spettacolari dal Pizzo Arera il 23 e 30 gennaio 2010 |
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Sono immagini scattate in due giornate separate sempre sul
versante sud dell'Arera e riprendono le fasi del tramonto. |
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Dall'Arera tramonto in Conca di Oltre il Colle |
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Dall'Arera tramonto verso la pianura |
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Dall'Arera tramonto verso Linzone, Resegone, Grigne, Legnone |
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Dall'Arera tramonto verso Resegone, Menna, Tre Signori ed oltre |
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Risalendo il fiume Serio da Brignano al Albino alla scopertta di...il 1 marzo 2010 |
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ESCURSIONI RECENTI |
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Splendida invernale allo Zuccone Campelli per il Canale dei camosci dai Piani di Bobbio di Valtorta il 17 gennaio 2010 |
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Ieri, domenica 17 gennaio, sono andato con Piero di Bergamo e Raffaele a fare un giretto sullo Zuccone Campelli. Siamo saliti da Valtorta, lungo le piste da sci e poi seguendo il tracciato del "canale dei camosci". Bellissimo il panorama visto dalla cima, con tutte le nuvole basse che coprivano la pianura e lasciavano spuntare le montagne come se fossero delle isole!
Salendo bisogna fare attenzione all'ultimo tratto, a pochi passi dalla vetta, dove ci sono tre catene poste a facilitare un passaggio un po' esposto.
Scesi lungo il percorso di andata, siamo poi saliti ad un'altra quota a ovest dello Zuccone con Madonnina di brozo in cima.
Bellissima giornata! |
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Dallo Zuccone Campelli...le isole del Resegone, Due Mani, Grigne |
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Dallo Zuccone Campelli panoramica verso la pianura |
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Dallo Zuccone Campelli panoramica verso la pianura |
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Dallo Zuccone Campelli panoramica verso le Orobie |
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Al Passo di Manina e al Monte Sasna con tramonto al Rif. Capanna 2000 il 3 gennaio 2010 |
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Domenica 3 gennaio 2010 ho fatto un giretto da Lizzola al monte Sasna. La giornata è stata stupenda e la salita bellissima!!!
Salendo ho
incontrato il padre di un fondista della nazionale italiana con cui ho fatto una bella chiaccherata. E poi quando sono sceso mi sono fermato qualche minuto alla chiesetta che c'è al passo Manina e ho incontrato Patty e Beppe che avevo già incontrato nel luglio '08 salendo al Gleno:
quando si dice che il mondo è piccolo! Mi ha fatto piacere rivederli.
Poi sono sceso all'auto e sono venuto a Zambla per passare anche io al Capanna 2000 per incontrare il gruppo del PieroWeb e per salutare i rifugisti! |
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Panoramica dal Passo Manina 3 gennaio 2010 |
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Panoramica dal Rif. Capanna 2000 - 3 gennaio 2010 |
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Salita invernale in Presolana con la guida Yuri Parimbelli il 27 dicembre 2009 |
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Salita a Cima Paré (1642 m.) da Rovetta a pestare un po' di neve con gli amici del PieroWeb domenica 6 dicembre 2009 |
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Oggi sono stato con Piero e con i tanti amici e fotografi del Piero Web a fare una bella escursione sulla cima Parè. Questa bella cima di 1642 m si raggiunge dall'abitato di Rovetta e offre stupendi panorami verso il lago d'Iseo, i lontani Appennini, la Presolana (con la quale è collegata tramite una lunga cresta), l'isolata Valzurio, buona parte delle Orobie... |
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Al Passo Campelli per ammirare il tramonto il 5 dicembre 2009 |
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Pomeriggio in Resegone per godere di un fantastico tramonto il 2 dicembre 2009 |
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Ieri c'era la luna piena e sul lavoro avevo concordato una
mezza giornata di ferie; per fortuna ieri c'era anche una finestra di
bel tempo!
Così nel primo pomeriggio mi sono avviato verso Brumano per
salire al Resegone e per gustarmi il tramonto con la luna piena.
Ieri i
panorami erano stupendi: la visuale spaziava dagli Appennini fino alle
Alpi più lontane!!! E, quando il sole è sceso a ovest, una bellissima
luna color giallo paglierino è spuntata ad est e ha illuminato il
sentiero per il rientro.
Mi sono proprio rilassato! |
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Panorama dalla vetta verso la pianura |
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Sguardo verso le Orobie |
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Tramonto verso le Alpi del basso Piemonte e della Liguria |
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Ai Laghi Gemelli con miei cugini nella splendida giornata d'Ognissanti il 1 novembre 2009 |
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oggi ho fatto un bel giretto ai Laghi Gemelli con due
miei cugini: Beppe e Silvia.
La giornata è stata bella e credo che
anche loro si siano divertiti.
Oggi è stata anche la giornata degli
incontri: su al rifugio ho incontrato il Signor Angelo che avevo già
incontrato al rifugio Marinelli, mentre al ritorno ho incontrato
l'Annalisa!!! |
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Tentativo di salita al Poris dalla Val Grabiasca sul sentiero 255, più traccia che sentiero! il 18 ottobre 2009 |
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Oggi avevo in mente di salire al Poris dalla val Grabiasca.
Ci avevo già provato un mesetto fa, ma non conoscendo la zona avevo
sbagliato strada ed ero finito al Cardeto...
Stavolta invece ho trovato
la strada giusta! Devo dire che questa vallettina è davvero bella,
peccato solo per il sentiero (255) che spesso non è ben segnato e si
perde facilmente.
Poco prima di raggiungere la Sella di monte Ceppo ho
incontrato un bel gruppetto di placidi stambecchi che si son lasciati
avvicinare senza timore.
Vabbé, tutto è andato bene fino a pochi metri
dalla vetta, quando ho trovato da superare un profondo intaglio nella
cresta con ai due lati dello stesso dei ripidi canaloni... Oggi in
quota c'era già qualche centimetro di "insidiosa neve" che sulla cresta
era ancor più insidiosa, quindi, anche se si trattava di soli 4-5 metri
da salire e poi scendere, non me la sono sentita di rischiare una
scivolata e ho rinunciato.
Il mio programma iniziale era di dirigermi,
dopo il Poris, al passo Valsecca e poi al Brunone, ma mi sono
attapirato così tanto per il mancato raggiungimento del Poris che ho
abbandonato tutto e sono ritornato a casa.
La prossima volta proverò a
salirci dalla parte del Calvi!!! |
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Escursione-lezione ai Campelli di Schilpario con gli amici del corso di fotografia CAI l'11 ottobre 2009 |
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Bellissima giornata di domenica trascorsa con gli amici del CAI nell'ambito del corso di fotografia in montagna!
Una gita insolita per me, ma molto piacevole per l'ottima compagnia e per la possibilita' di chiaccherare con vecchi e nuovi amici; e poi c'e' stata anche la possibilita' di ascoltare gli insegnanti per imparare a usare meglio la macchina fotografica!!! |
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Da Carona concatenamento cime: Cabianca > Pradella > Farno il 4 ottobre 2009 |
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Domenica 4 ottobre 2009 ho fatto un giretto bellissimo in val Brembana. Ho preso spunto ancora una volta dal libro di Maurizio Agazzi "Avventure e Concatenamenti nelle belle Orobie". Così, da Carona, sono salito al Cabianca e da li per creste mi sono spostato sul monte Valrossa, poi sul monte dei Frati, poi sono sceso al passo d'Aviasco e sono salito al pizzo Pradella e da li ho raggiunto l'adiacente pizzo di Valsanguigno Orientale; infine sono salito al pizzo Farno. Avrei anche voluto vedere il tramonto dal rifugio Laghi Gemelli, ma era troppo presto... Ho provato a far passare il tempo girando per i laghi Colombo e del Becco, ma non ho avuto abbastanza pazienza e alla fine ho rinunciato al tramonto e sono tornato a casa. Nel complesso, giretto di grande soddisfazione anche grazie all'ottimo meteo della mattinata (poi si è annuvolato un po'). |
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Panoramica a 360° da poco prima della cima del Cabianca |
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Panoramica a 360° da poco prima delal cima del Cabianca |
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Concatenamento cime dal Rifugio Benigni: dal Pizzo Tre Signori al Monte Ponteranica il 26-27 settembre 2009 |
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Sabato 26 e domenica 27 avevo programmato un'escursione su due giorni con pernottamento al rifugio Benigni da fare con due amici. Purtroppo loro hanno avuto dei contrattempi e non hanno potuto partecipare. La mia idea è stata di unire, con qualche modifica, due proposte che Maurizo Agazzi fa ne suo libro "Avventure e concatenamenti nelle belle Orobie". In questo modo nelle due giornate, con una distanza e un dislivello tutto sommato contenuti, sono riuscito a toccare il pizzo e il torrione Giacomo, il pizzo dei Tre Signori, il pizzo Paradiso, la cima di Valpianella, il monte Valletto, il monte di Sopra, il monte Triomen, il monte Ponteranica Occidentale, il monte Avaro e altre tre quote senza nome. Giretto stupendo in un ambiente dall'aspetto selvaggio, anche se solcato da numerosissimi sentieri, con tantissimi incontri di stambecchi e camosci! Peccato solo per il tempo non dei migliori. Vorrei spendere un paio di parole anche per salutare le simpatiche e gentili rifugiste che sabato sera hanno preparato una cena coi fiocchi! |
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Passo del Vivione> Rif. Tagliaferri>Pizzo Tornello> Valle del Tino>Vilmaggiore il 22 settembre 2009 |
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Martedi 22 settembre, primo giorno d'autunno sono andato a
fare un bella escursione in Val di Scalve. Io, Piero ed Erica, dopo aver
lasciato un'auto a Vilmaggiore, siamo saliti al Passo del Vivione. Alla
partenza il cielo era abbastanza limpido. Dal Passo del Vivione abbiamo
percorso il "Sentiero naturalistico Antonio Curò", n° 416. Per primo
abbiamo raggiunto il Passo del Gatto ( 2415 m.) , poi quello del Venerocolo ( 2317 m.) , poi i
due del Demignone (2485 m.), quello del Vò (2368 m.) e anche quello di Venano (2328 m.) al cui fianco
sorge il Rifugio Tagliaferri (328 m.). Vedi itinerario direttamente in Google Heart |
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Valbona verso il Passo del Gatto |
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Verso i Passi di Venerocolo e Demignone |
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Dal Passo di Venerocolo l'omonima valle verso la Valtellina |
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Dal Passo di Demignone verso il Rifugio Tagliaferri |
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ESPERIENZA EMOZIONANTE L'ASCENSIONE AL BERNINA CON LA GUIDA ALPINA ROBY PIANTONI il 24 agosto 2009. |
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Lunedi sono andato al lago di Campo Moro, vicino a Chiesa in Valmalenco, con la guida alpina Roby Piantoni per tentare la salita al Bernina.
Dal lago di Campo Moro siamo saliti al rifugio Marinelli Bombardieri, passando per il rifugio Carate.
Fino al rif. Carate il paesaggio assomiglia molto a quello delle nostre Orobie, ma oltre diviene visivamente più aspro. Il panorama è dominato dalle pietraie e dalle morene lasciate dai ghiacciai, la cui morsa è scolpita profondamente sui fianchi levigati delle delle montagne. L'altra caratteristica di questo paesaggio, a cui nelle Orobie non siamo abituati, è la presenza dei ghiacciai! Guardando le fotografie di repertorio è però evidente il loro rapido ritiro...
Domenica ci siamo alzati alla prima colazione del rifugio e alle 5 siamo partiti con le pile frontali diretti al rifugio Marco e Rosa. Per raggiungerlo si attraversa un ghiacciaio e si arriva fino sotto a un salto di roccia su cui è posto il rifugio. Per superare questo tratto c'è una bella via ferrata; peccato che il ritiro del ghiacciao abbia lasciato una voragine di circa due metri tra l'attacco della ferrata e la fine del ghiacciao stesso!!! Per raggiungere la ferrata bisogna inventarsi quindi nuove strade prestando parecchia cautela perchè bisogna passare in alcuni tratti su esili lembi di neve!
Alle 8 eravamo al Marco e Rosa e dopo una breve pausa abbiamo iniziato la salita al Bernina. Per un primo tratto si risale un nevaio, al cui termine inizia un alternarsi di arrampicata su roccette e passaggi su aeree (!!!) creste nevose.
Poco prima delle 10 eravamo in cima! Che soddisfazione, la mia prima volta su un 4 mila! Il meteo è stato stupendo e la vista era eccezionale! Lontane si vedevano le cime più alte delle Orobie spuntare dalle nubi.
Qualche minuto a godersi il panorama e poi giù, ripercorrendo a ritroso il percorso dell'andata fino al lago di Campo Moro.
Esperienza davvero bella ed emozionante!!! |
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Alba dal ghiacciaio del Bernina |
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Verso il Rifugio Marinelli |
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Salendo al Bernina |
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Dalla cima del Bernina verso N-E |
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Dalla cima del Bernina verso S-W |
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Camosci! ...alla Bocchetta dei Camosci sopra il Lago di Coca il 9 agosto 2009 |
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Siamo saliti con Piero di Bergamo e due suoi amici, Bepi e Gigi.
L'intenzione era di andare al Coca, ma il meteo troppo incerto e la
pioggerellina ci hanno fatto rinunciare. Vabbé, comunque l'escursione è
stata piacevole perchè ho conosciuto Bepi e Gigi del G.A.P (Gruppo
Alpinistico Presolana) e perchè abbiamo incontrato un gruppo di
pacifici stambecchi che si sono lasciati avvicinare e fotografare; così
tanti assieme non ne avevo mai visti! |
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2 giorni al Rif. Curò: 1°Passo Caronella e Torena, 2° Val Cerviera e Recastello e verso il Passo Manina (20-21 luglio 2009) |
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Resoconto di due giorni passati al Curò. Sono salito domenica mattina con Andrea, un mio collega di lavoro. Con lui abbiamo fatto il giro dei laghi e arrivati al Passo di Caronella abbiamo provato a salire l'omonima cima Occidentale. A pochi passi dalla cima però abbiamo incontrato una cresta davvero sottile ed abbiamo preferito rinunciare. Ci ritorneremo un'altra volta dal Passo del Serio, tanto la montagna non scappa! Sulla via del ritorno verso il Rifugio del Barbellino abbiamo fatto una piccola deviazione e siamo saliti sul Torena per ammirare il panorama offerto dalla limpidissima giornata. Andrea è poi ritornato a casa, mentre io mi sono fermato al Curò. Lunedi mattina sveglia di buon ora e poi via, verso il Recastello. Nella Val Cerviera, ho incontrato Roberto che mi ha fatto da guida nella salita e mi ha supervisionato nel canalino con le catene; per fortuna che ho incontrato lui, perchè da solo non credo che me la sarei sentita di salire! Sono ridisceso al
Curò per una breve pausa e poi mi sono diretto sul sentiero 304 verso il passo della Manina. Stavolta però la stanchezza mi ha vinto e ho deviato verso Lizzola sul sentiero 322 e poi, sulla noiosissima strada, verso Valbondione.
ciao e alla prossima escursione, |
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Panoramica dal Lago di Malgina |
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Panoramica 360° da Cima Caronella |
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Panoramica dalla vetta del Recastello |
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Panoramica dalla croce di vetta del Recastello |
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Dal Passo del Vivione al Rif. Tagliaferri con Sellerino, Venerocolo e Demignone il 12 luglio 09 |
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Vista la bellezza della zona, domenica sono tornato a concludere il giretto che il maltempo mi aveva obbligato a interrompere venerdi! Stavolta sono partito dal passo del Vivione e ho percorso il sentero 416 fino al passo del Gatto. Devo segnalare che il sentiero, credo una mulattiera militare della prima guerra mondiale, in alcuni punti risulta danneggiato dall'abbondante neve dell'inverno passato. Dopo il passo del Gatto il sentiero svolta bruscamente a destra e poi compie un'ampio semicerchio verso sinistra; a metà del semicerchio ho abbandonato il sentiero, puntando un passo verso nord (passo senza nome con piccola croce in ferro). Da questo passo si raggiunge verso destra, senza troppa fatica, la cima del Monte Sellerino. Il panorama era stupendo, ma già si stavano formando le prime nubi in cielo... Da li sono ridisceso fino al passo senza nome e tenendo la facile cresta, senza sentiero obbligato, ho raggiunto prima una quota senza nome e poi, da li,
il Passo del Sellerino. Proseguendo sulla cresta, che ora diviene più impegnativa con qualche passaggio che richiede l'uso delle mani, si perviene alla cima del Monte Venerocolo. Qui il sentiero è tracciato, ma bisogna fare attenzione alla posizione degli ometti in pietra per evitare alcuni punti un po' esposti! Dalla cima del Venerocolo, percorrendo a ritroso il sentiero dell'andata, si ritorna al passo del Sellerino e da li si scende a incrociare il ben visibile sentiero 416. Le fioriture lungo questo sentiero sono impressionanti e quante stelle apline!!! Ho quindi proseguito lungo il sentiero transitando dai passi del Venerocolo e del Demignone. Tra i due passi c'è una placca liscia con dei gradini di metallo, due passerelle di metallo e diversi punti attrezzati con catene di sicurezza; la placca liscia è aggirabile abbandonando il sentiero, per abbassarsi sul fondo della valletta, una trentina di metri prima del punto incriminato e riprendendo il sentiero una trentina di
metri dopo. Dopo il passo del Demignone il sentiero sale leggermente in quota: nel punto di massima elevazione ho preso l'ampia cresta, una spalla del monte Demignone, e l'ho seguita compiendo un semicerchio fino alla cima della montagna. Quindi sono ritornato sul sentiero 416 e mi sono diretto al rifugio Tagliaferri. Da li sono sceso con una variante veloce del sentiero 413 lungo la valle del Vò (bellissime le cascate del Vò) fino a Ronco, poi sono tornato a Schilpario e sono risalito al passo del Vivione lungo il sentiero che passa dalla bella (e visitabile) miniera del Gaffione.
Giro bellissimo, anche se da metà mattina il cielo si è fatto brutto. Bellissimi i fiori che ho visto e che difficilmente dimenticherò!!! Un saluto alle due simpatiche e gentilissime signorine che mi hanno dato un passaggio da Ronco fino al ristorante Il Capriolo, risparmiandomi i 4 Km d'asfalto su un giro che comunque in totale conta 35 Km!!! |
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Panoramica 360° dal Sellerino |
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Panoramica dal Passo del Gatto |
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Salita al Rifugio Tagliaferri da Vilmaggiore per la Valle del Tino e il monte Tornone e Tornello il 10 luglio 2009 |
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Panoramica al Lago di Varro |
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Niente vette oggi...sono al Curò sul sentiero panoramico in salita e invernale in discesa con il Pieroweb 4 luglio 2009 |
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E' stata davvero una bella giornata passata in ottima compagnia! Anche senza cime e vette, un modo diverso, forse più bello, per vivere la montagna! Tante persone, tante storie diverse. Il piacere di ascoltare e raccontarsi. Trovare negli altri così tante cose da imparare. Condividere passioni, progetti e sogni. Scambiarsi la promessa di un incontro futuro per una nuova escursione. E poi, camminare insieme sullo stesso sentiero, uguale per tutti eppure allo stesso tempo diverso per ciascuno. |
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Dal Rif. Longo 4 cime in successione: Venina > Masoni > Zerna > Chierico > Valsambuzza 27-28 giugno 2009 |
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Tra sabato e domenica ho ripercorso, con delle variazioni, l'itinerario 31 proposto da Maurizio Agazzi nel suo libro. Questa volta ho però fatto le cose con più calma distribuendo il percorso su due giorni. Così sabato sera sono salito all'imbrunire al rifugio Longo per passare li la notte. Vorrei spendere un paio di parole per ringraziare la disponibilità, la cortesia, la professionalità e la gentilezza dei rifugisti con i quali ho fatto una bella chiaccherata e che mi hanno suggerito alcuni bei giretti da fare li attorno. Su loro consiglio inoltre la mattina seguente, con grande risparmio di dislivello, non mi sono abbassato dal rifugio per prendere il sentiero 254 che porta al passo Venina, ma sono salito al Lago del Diavolo e ho seguito il sentiero che costeggia una condotta ENEL, sentiero che poi si congiunge al 254. Arrivato al Passo Venina, lungo la cresta erbosa, ho guadagnato senza troppa difficoltà la Cima Venina. Il panorama domenica mattina, col cielo ancora limpido, era mozzafiato! Dalla Cima Venina, seguendo sempre la cresta erbosa, ho proseguito verso il Monte Masoni che si raggiunge sempre senza particolari difficoltà. Li la vista sui laghi del Publino e di Val Sambuzza e sul gruppo di monti che attorniano i rifugi Calvi e Gemelli è stupenda! A nord invece il panorama è dominato dalle severe cime delle Alpi Retiche. Dal Masoni mi sono spostato su delle tracce di sentiero che puntano verso lo Zerna, dapprima sulla cresta e poi abbassandomi sulla destra dal filo di cresta per evitare un piccolo saltino di rocce lisce. Arrivato all'intaglio che separa il Masoni dallo Zerna sono sceso da un canalino abbassandomi verso il lago di Val Sambuzza e mi sono poi spostato verso il Passo del Publino. Da li la semplice salita allo Zerna. Fin qui ho seguito le indicazioni di Maurizio, poi però ho visto che anche il Chierico era a portata, quindi mi sono abbassato fino ai laghi del Caldirolo e ho salito lo spallone erboso del Chierico che dai laghetti porta fino in vetta. Soddisfatto, ma abbastanza stanco, sono ridisceso da Chierico tenendo però il lato dello spallone che guarda verso le piste di Foppolo (versante meno ripido) e sono ritornato all'auto passando per la bellissima Val Sambuzza. Giro che senza neve non presenta particolari difficoltà (il tratto più critico è la discesa del Masoni verso lo Zerna), ma che richiede sicuramente una buona preparazione fisica. |
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Da Parre salita al Monte Vaccaro e al Monte Secco il 27 giugno 2009 |
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Ieri sono andato con Marco, un mio amico, a fare un giretto sul Monte Vaccaro e poi sul Monte Secco. L'idea era di proseguire concatenando anche il Monte Fop e la cima di Valmora, ma il meteo non era buono ed abbiamo accorciato il giro. Da Parre si seguono le indicazioni per la localià Monte Alino; purtroppo la strada è aperta solo ai mezzi autorizzati, quindi bisogna parcheggiare molto distanti da Monte Alino e farsi una lunga scarpinata sull'asfalto prima di poter calpestare un vero sentiero! Si segue il sentiero 241 che, transitando nei pressi del rifugio Vaccaro, conduce comodamente sulla cima omonima. In vetta, una piccola croce in ferro. Fino a qui percorso da riproporre in veste invernale con ciaspole: deve essere uno spettacolo!!! Dal Vaccaro abbiamo poi proseguito per le creste tendenzialmente larghe, ma con qualche passaggio esposto che richiede le dovute cautele, fino all'anticima del Monte Secco dove è collocata una grossa croce in ferro. La cima vera e propria è poco più distante e la si raggiunge in una trentina di minuti sempre per creste. Arrivati sulla cima del Monte Secco alcune goccie di pioggia hanno cominciato a caderci sulle teste, quindi abbiamo interrotto il giro e siamo scesi nel vallone tra il Secco e il Fop, puntando la Baita Fop e il sentiero 240 che le transita accanto e che ci ha ricondotti fino all'auto (circa 3 km su asfalto). Peccato per la foschia e la nebbia che ci hanno nascosto tutti i panorami... comunque bel giro e ottima compagnia |
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Variazioni sul Tema 14 di Maurizio Agazzi...con quasi 7 cime il 23 giugno 2009 |
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Ieri, martedi 23 giugno, sono andato a fare un bel giretto!!! Volevo ripetere l'itinerario 14 che Maurizio Agazzi descrive nel suo libro "Avventure e concatenamenti nelle belle Orobie", giro che propone di salire al Pietra Quadra da Roncobello, poi di spostarsi più o meno per creste al Monte Spondone, al Tonale, al Pizzo delle Orobie e infine al Pizzo dell'Orto con rientro dal Passo di Mezzeno. Io ho incontrato subito difficoltà arrivato ai Tre Pizzi in quanto il sentiero che porta alla Pietra Quadra non è ben segnalato: non conoscendo bene la zona e nemmeno quale fosse la Pietra Quadra ho girovagato quasi un'ora alle basi dei Tre Pizzi prima di capire quale fosse la strada corretta; chi guarda il tracciato gps non deve quindi considerare tutti i giri ad anello e gli ziz zag che vede in quella zona: bisogna semplicemente costeggiare la Baita dei Tre Pizzi e puntare verso le antenne (un ripetitore del soccorso alpino) che si vedono spuntare su una cima di fronte a noi secondo il senso di marcia. Così si raggiunge la cima della Pietra Quadra. Una decina di metri sotto alla Madonnina parte il "sentiero delle capre" che conduce verso il Monte Spondone e il Passo di Mezzeno: bisogna prestare attenzione a questo sentiero in quanto parecchio esposto!!! Lo sconsiglierei assolutamente in caso di pioggia! In prossimità del Passo di Mezzeno si intuiscono sulla sinistra tracce che salgono il soprastante pendio erboso dello Spondone: le si sale e si raggiunge l'ometto di pietre in vetta. In verità io non ho visto le tracce e sono andato oltre salendo in un punto più antipatico... le tracce giuste le ho trovate durante la discesa. L'itinerario 14 di Maurizio Agazzi proponeva a questo punto di proseguire in cresta verso il Tonale superando un tratto esposto e affilato in corrispondenza di un intaglio nelle rocce. Beh, da solo non me la sono sentita di affrontare quel pezzetto, quindi sono sceso dallo Spondone (trovando le tracce giuste) e mi sono diretto al Passo del Tonale per risalire il Monte Tonale dal versante opposto. Non ho però trovato la strada giusta e a circa 2370 ho lasciato perdere. Quindi ho proseguito per creste dal Passo del Tonale al Pizzo delle Orobie. Da li si scende lungo la cresta opposta a quella di salita e si piega decisamente a sinistra verso il bel laghetto di Val Vegia e poi l'omonimo passo. Da qui ho poi preso la cresta che parte sulla destra fino alla cima del Pizzo dell'Orto dove ho incontrato delle simpatiche caprette. Sono quindi ritornato sui miei passi fino alle basi del Pizzo delle Orobie e con un po' di intuito mi sono spostato verso il Passo di Mezzeno. A questo punto ho introdotto altre variazioni sul tema. Invece di tornare a Mezzeno sono andato al rifugio Laghi Gemelli per una breve pausa. Poi mi sono spostato al Passo dei Laghi Gemelli e sulla Cima Papa Giovanni II. Da qui su facili creste ho raggiunto il Monte delle Galline, poi il passo di Marogella e infine le Baite di Mezzeno. Giro davvero stupendo che con uno sviluppo di circa 21 km e un dislivello complessivo di circa 2000 m mi ha consentito di toccare 6 (quasi 7) cime! |
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Panoramica dalla Madonnina del Pietra Quadra |
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Panoramica dallo Spondone verso sud |
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Dal Passo di Val Vegia vista sui laghi atificiali dei Laghi Gemelli |
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Panorama dalla Cima Giovanni Paolo II |
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Al Lago di Coca e alla Bocchetta dei Camosci (2719 m.) il 21 giugno 2009 |
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Oggi con Piero di Bergamo e con Raffaele sono andato nella zona del Coca. L'intenzione di Raffaele e Piero era di salire al Coca dal canale ovest. Io li ho seguiti per un po' oltre il lago di Coca, ma verso quota 2250 ho preferito invertire il senso di marcia e tornarmene al lago: non mi fidavo a proseguire. Ne ho approfittato per fare parecchie fotografie al Lago di Coca che, ancora semi gelato, era più bello che mai! Dopo un po' di attesa ho deciso di salire dalla normale per incrociare Piero e Raffaele nella discesa. Mentre salivo però li ho visti ritornare dal nevaio da cui erano partiti; più tardi avrei saputo che avevano incontrato un punto particolarmente difficile che li aveva costretti a rinunciare. Allora, sapendo che i miei compagni erano già scesi, anche io non ho proseguito la salita, mi sono spinto solo fino alla Bocchetta dei Camosci per la curiosità di vedere da vicino l'ultimo tratto del sentiero verso il Coca e poi sono ridisceso per riunirmi al gruppo e rientrare. Peccato per la mancata cima, sarà per la prossima volta... |
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Panoramica sul Lago di Coca ancora semi-ghiacciato |
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Luci ed ombre al Lago di Coca |
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Salita da Valcanale al Passo Laghi Gemelli > Passo Val Sanguigno > |
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Oggi sono andato a fare un giro con partenza da Valcanale e con obiettivo il Pizzo Farno che già due volte non ero riuscito a raggiungere per il semplice motivo che c'era nebbia e non vedevo dove si trovasse. Oggi per fortuna non c'era nebbia e, anche se il tempo non prometteva nulla di buono, al Passo dei Laghi Gemelli ho finalmente visto il pizzo e ho iniziato l'avvicinamento costeggiando il Passo di Valsanguigno (ancora stracolmo di neve). Speravo di trovare delle tracce di sentiero salendo, ma invece niente... secondo il gps sono arrivato esattamente a 30 metri dalla vetta, ma dal punto in cui sono salito c'erano delle roccette parecchio friabili e nessun bollo o segno che confermasse che quella fosse la direzione giusta... Ho provato a controllare un po' attorno, ma non avendo visto nulla ho preferito scendere e rinunciare alla cima. Al ritorno, per consolarmi, dal Passo dei Laghi Gemelli sono andato sulla Cima Giovanni Paolo II dove ho incontrato tre simpatici escursionisti polacchi con il loro cane!!! Malgrado la mancata cima il giro è stato comunque piacevole soprattutto per la bellezza e l'abbondanza di maggiociondoli in fiore e anche perchè il cielo mi ha graziato e, anche se coperto, si è messo a piovere solo quando ero quasi rientrato alla macchina. Per chi guardasse il tracciato del gps, attenzione che dal passo Laghi Gemelli verso il Farno non ho seguito nessun sentiro (perchè non ne ho visti), ma sono andato cercando di volta in volta il percorso che mi sembrava migliore e al ritorno ho sforato la deviazione per il Passo Laghi Gemelli dirigendomi quasi al Passo di Mezzeno. |
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Splendida salita al Monte Gleno il 14 giugno 2009 |
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Domenica 14 giugno 2009... un bel giretto sul Gleno con Piero di Bergamo. Che dire... giornata favolosa!!! Tempo spettacolare e neve perfetta. E quanta neve che c'è ancora! Ti confesso che è stato quasi più semplice la salita con la neve piuttosto che quella del luglio passato ormai senza quasi più neve. Dalla cima del Gleno oggi il panorama era mozzafiato: una di quelle cose che ti danno la carica. Sono davvero soddisfatto! |
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Panoramica dalla vetta del Gleno a 360° |
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Tentativo di salita in Arera dal canalino nord...troppo rischioso, saliamo quindi in Corna Piana il 12 giugno 2009 |
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Venerdì 12 giugno con Piero di Bergamo sono andato in Arera partendo dalle Baite di Mezzeno. L'idea era di salire il canalino nord. Però ieri la neve era parecchio trasformata...praticamente ghiaccio! La punta della picozza entrava bene nella neve, ma i ramponi non troppo. Inoltre, alla fine del canale, si intuiva la presenza di una massiccia cornice!!! Insomma: troppo rischio e abbiamo abbandonato la salita. Siccome però eravamo un po' in anticipo sui tempi stabiliti, prima di rientrare abbiamo fatto un salto sulla Corna Piana. L'ultimo tratto prima della cima presenta qualche passaggino su roccia e va affrontato con la dovuta cautela. Iil cielo era terso e il panorama che si godeva era stupendo, anche da una cima non troppo elevata come la Corna Piana! Anche se non siamo andati in Arera, è stato ugualmente un giro molto appagante! |
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Panoramica a 360° dalla cima di Corna Piana |
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Gita pomeridiano-seral-notturna con i compagni d'università al Rif. Riella e sul Monte Palanzone e il 6 giugno 2009 |
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Ieri pomeriggio/sera dei miei ex compagni di università hanno organizzato una bella gita verso il Monte Palanzone e il sottostante Rifugio Riella (che era la meta principale della serata!). Non ero mai stati da quelle parti (in effetti c'è un po' di strada da fare per arrivare fin là) ma devo riconoscere che la zona è molto bella e offre numerosi panorami. Peccato solo che ieri il tempo non fosse dei migliori... Siamo saliti in auto da Erba e poi su una comoda strada asfaltata fino all'ALpe del Viceré; a questo punto si lascia l'auto in un ampio parcheggio (a pagamento) e in un'oretta, su un sentiero carrozzabile e quasi interamente lastricato, si raggiunge il rifugio Riella. Per chi volesse poco sopra al rifugio (15-20 minuti a piedi) si guadagna la cima del Monte Palanzone. Purtroppo ieri il cielo era coperto, ma malgrado ciò era possibile intuire la vastità dei panorami che questo luogo offre sulla pianura, sul lago di Como e su tutto l'arco alpino. Merita davvero una visita, come anche il rifugio Riella dove si mangia benissimo!!! Giretto da ripensare in veste invernale. |
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In Presolana con Roby Piantoni...emozionante salita con il grande apinista-guida alpina scalvino il 4 giugno 2009 |
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Bellissima salita in Presolana oggi con Roby Piantoni! Dal Passo della Presolana siamo saliti fino alla Baita Cassinelli e poi fino a incrociare il canale Bendotti. Abbiamo quindi seguito il canale (con picca e ramponi) fino a circa 2200 m., poi ci siamo spostati sulla sinistra del canale e, arrampicando, siamo arrivati alla Presolana Centrale. Da li poi, per creste e diversi sali-scendi, siamo arrivati sulla Presolana Orientale. Infine siamo scesi fino a incrociare il sentiero della Ferrata della Porta e siamo risaliti sul Visolo, da dove siamo ridiscesi al punto di partenza. Giornata davvero indimenticabile!!! Ho avuto modo di fare una salita abbastanza impegnativo sempre in sicurezza e sotto l'occhio vigile di un'ottima guida alpina. I passaggi che mi ha fatto fare non li saprei descrivere tecnicamente, ma per me, alla prima esperienza di questo tipo, sono sembrati molto molto emozionanti!!! Di sicuro non li ripeterei da solo, anzi invito tutti a rivolgersi più spesso alle guide alpine che ci possono portare a fare perorsi divertenti insegnandoci anche qualche trucco che non conoscevamo! |
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Scorpacciata d'Alben e concatenamento Cima la Croce 1 giugno 2009 |
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Nelle ultime due settimane mi ero avvicinato all'Alben con l'intenzione di salirlo, ma per un motivo o per l'altro non ci ero ancora riuscito. Così ieri sono tornato a Vertova. Stavolta ho parcheggiato al Rifugio degli alpini di Cavlera e da li, seguendo il sentiero 530, sono passato dal Passo Bliben e dal Bivacco Testa. Fino al Bivacco il sentiero è semplice, anche se a volte forse taglia lungo i fianchi dei pendii un po' ripidi (quindi meglio non scivolare!). Dopo il Bivacco invece il sentiero in un primo momento passa su delle crestine decisamente più esposte, dove è utile l'uso delle mani. Poi torna ad essere un sentiero normale fino alla croce dell'Alben. Una volta raggiunto l'Alben ho seguito altri escursionisti fino al Passo la Forca e a Cima loa Croce: qui il sentiero passa sulle creste e per superare diversi passaggii è utile l'uso delle mani. In Cima la Croce ho avuto la cattiva idea (cattiva perchè alla fine ne è risultato un giro parecchio impegnativo sul piano fisico) di scendere su sentiero che arriva dalla zona delle piste sopra Oltre il Colle. Da li poi ci si sposta verso il Passo di Zambla e si prende il sentiero 502 che riconduce al Passo la Forca passando vicino al Bivacco Nembrini. Poi ancora in Alben e infine giù sul sentiero 530 fino al parcheggio del Rifugio degli Alpini di Cavlera. In totale ho fatto circa 24,5 km e 2500 metri di dislivello: giro sicuramente bello, appagante e divertente (per i passaggini sulle creste), ma che consiglio solo a chi ha una buona preparazione fisica! |
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Due grandi cime: Cimon della Bagozza e Mengol in Val di Scalve e la piccola cima di Tisa da Vertova (22 e 24 maggio 09) |
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Venerdi 22 maggio sono andato con Piero di Bergamo sul Cimone della
Bagozza. Giro stupendo e molto bello il canale innevato che porta al
passo delle ortiche!!! Penso che questo sia il momento migliore per
fare questa salita: non oso immaginare che fatica si faccia li in
estate piena quando probabilmente sotto la neve restano le pietraie!
Vabbé, venerdi mi sono dimenticato la macchina fotografica, quindi ci sono solo due bei scatti fatti da Piero. |
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Salita pomeridiana in Canto Alto dal Pisgiù di Sorisole per ammirare uno spettacolare tramonto il 21 maggio 09 |
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Questo pomeriggio sono uscito presto dal lavoro e mi è
venuta voglia di fare un giretto veloce in montagna.
Sono andato sul
Canto Alto, partendo da Pisgiù di Sorisole. Non c'ero mai stato e ti
confesso che ho trovato la salita davvero piacevole per i panorami che
offre e per gli scorci su alcuni vecchi cascinali rimessi a nuovo.
Vista l'ora a cui sono salito mi sono fermato per vedere il tramonto:
uno spettacolo come sempre, una vista così ti ricarica per le giornate
a venire!
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Oggi sono andato con Michele, un mio
collega di lavoro, a Vertora. Eravamo diretti al bivacco Testa. Siamo
saliti lungo il sentiero 527. Che dire... uno spettaccolo!!! Uno
spettacolo della natura che ha intagliato un piccolo canyon nelle
pareti della valle e ne ha costellato il fondo con infinite pozze
d'acqua, cascate e saltelli nelle rocce. Davvero affascinante!!!
Una
volta raggiunto il bivacco avrei voluto proseguire verso l'Alben, ma
dopo una breve consultazione col mio collega abbiamo deciso di
rientrare percorrendo però il sentiero 530 (lungo il quale mi sono
concesso una rapida fuga fino al monte Secretondo) fino al passo di
Bibien e poi lungo il sentiero 529 per chiudere l'anello e tornare al
punto di partenza.
Davvero una bella escursione attraverso dei sentieri
magnifici. Secondo il mio gps si è svolta in circa 12.5 Km e con 1050
metri di dislivello; non mi sembra eccessivamente impegnativa... mi
sento quindi di consigliarla per la bellezza dei posti, soprattutto il
sentiero 527. Direi però di evitarla assolutamente in caso di pioggia:
il sentiero attraversa più e più volte il corso d'acqua e non oso
immaginare come possa essere durante una piena!!!
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Oggi ero a casa in ferie e allora ho sentito Piero di
Bergamo se magari era libero anche lui. Anche lui e un suo amico
Raffaele erano liberi, quindi siamo andati a fare un bel giretto
nella
zona del Calvi. Alle 6 eravamo già sul posto e giunti al rifugio,
dopo
aver valutato la situazione della neve, ci siamo diretti al
Grabiasca.
Non siamo passati dal sentiero estivo, ma con picozza e ramponi
siamo
saliti dalla pala innevata che guarda verso il rifugio Calvi e poi
sulla cresta verso la cima. Giro bellissimo e ottima compagnia!!!
Per
chi va in zona bisogna raccomandare la massima attenzione: c'è
ancora
parecchia neve. In discesa abbiamo trovato il rifugista del Calvi
che
ci ha riferito di alcuni distacchi dalle cornici del Cabianca e
alcuni
li abbiamo visti anche noi sulla nord del Madonnino.
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Stamattina, galvanizzato dai bei panorami di ieri, sarei
voluto uscire per un giretto più impegnativo. Ma i dolorini e gli
acciacchi del tempo mi hanno fatto cambiare idea strada facendo... ho
quindi scelto di fare un altro giretto semplice ma dai bei panorami e
sono andato a Bueggio. Da li alla diga del Gleno, poi a Pianezza e
quindi ancora a Bueggio. Secondo me questo è un giretto semplice,
adatto a tutti e sicuramente appagante in termini di paesaggio.
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Così sabato pomeriggio, giusto per non
stare a casa tutto il giorno, ho provato a fare un giretto breve e
semplice sulla Corna Trentapassi. Sono salito da Timoline di Pisogne
seguendo i sentieri 206 e 205 (la prima parte coincide con la strada
che fa servizio ad alcune cascine). Un percorso davvero semplice; la
prossima volta magari proverò i sentieri che salgono da Vello che,
guardandoli dalla cima, mi sembravano più divertenti. Per chi volesse
invece, sempre da Pisogne, parte il sentiero 212 che è attrezzato a via
ferrata (da fare solo con apposita imbragatura e casco!). Sono partito
verso le 16:30, tardi, quindi già che ero li e visto che avevo messo
anche la torcia nello zaino mi sono fermato per il tramonto.
Stupendo!!!
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Oggi ho fatto un giretto in Valle Imagna con Paola, una mia
collega di lavoro. L'idea iniziale era di andare al Cancervo e
Venturosa, ma visto il tempo troppo incerto di oggi abbiamo scelto di
ripercorrere i tuoi passi come nel giro da te proposto nel lunedi di
Pasquetta. Il cielo è sempre stato coperto, ma per fortuna niente acqua
sulle nostre teste! Solo qualche fiocco di neve sulla cima dello Zuc di
Valbona e ai Canti. Abbiamo provato anche ad andare sullo Zucco di
Pralongone, ma non so se ci siamo arrivati... se ho interpretato bene
la cartina si, ma non ne sono sicuro. Poi una sosta per uno spuntino ai
Tre Faggi e rientro a casa. Davvero un bel giro, malgrado il tempo!
Durante il viaggio di ritorno ci siamo fermati un attimo a Sombreno per
fare qualche foto al Santuario e a un bellisimo campo coltivato a
colza, il cui giallo sotto il cielo plumbeo risaltava tantissimo!
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Come l'anno passato, anche quest'anno il lunedi di
Pasquetta sono andato in esscursione sul Ferrantino. Stavolta però è
venuta anche Federica (una mia collega di lavoro) e siamo saliti con le
ciaspole passando dal Rifugio Albani. Giornata davvero piacevole, in un
ambiente stupendo ancora ammantato di neve! E' davvero impressionante
quanta neve ci sia ancora nella zona del rifugio Albani.
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Salita da Lizzola al Pizzo Tre Confini ancora carico di neve l'11 aprile 09 |
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Stamattina sono andato a Lizzola per fare un giretto sul
Tre Confini. Peccato per il tempo abbastanza incerto e coperto, però
forse meglio così... se ci fosse stato il sole mi sa che avrei sfondato
nella neve e sarebbe stato impossibile arrivare in cima. Alla partenza
ho incrociato un gruppetto di scialpinisti che ho seguito fino in
vetta. L'ultimo tratto l'ho affrontato coi ramponi e la picozza (la
sicurezza non è mai troppa).
Giro nel complesso abbastanza lunghetto,
ma la fatica è abbondantemente ricompensata dai bei paesaggi e
panorami: verso il passo di Bondione guardando verso sud la Presolana
domina la scena, mentre dal Tre Confini si possono ammirare il Gleno,
il Recastello e i giganti delle Orobie. |
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Oggi ero a casa in ferie (forzate per la crisi) e così mi
sono alzato presto, alle 3 di notte, per andare a fare un giretto sulla
Corna Lunga da Sovere per vedere l'alba da lassù! La salita è
abbastanza agevole anche di notte, il sentiero infatti è sempre molto
largo e senza tratti esposti; l'unico punto che potrebbe nascondere
insidie è comunque attrezzato con funi fisse, quindi si va sempre in
sicurezza. Arrivato in cima (stavolta un po' in anticipo e ho dovusto
aspettare prima di vedere il sole) mi sono goduto l'alba. Poi dalla
Corna Lunga mi sono spostato verso la Malga Lunga attraverso un
bellissimo bosco tapezzato di muschi. Alla Malga Lunga ho incontrato
dei volontari che stavano lavorando per allestire un museo dedicato
alla resistenza e alla lotta partigiana: quando sarà finito merita di
sicuro un'altra visita!
Dopo questa deviazione sono ritornato sui miei
passi fino al Santuario della Madonna della Torre di Sovere, da dove
ero partito, e quindi mi sono avviato verso casa. Ma passando dal lago
di Endine non ho potuto fare a meno di fermarmi e fare quattro passi
lungo le splendide sponde del lago per osservare la natura vestita nei
vivaci colori della primavera. |
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Salita da Valgoglio al Lago Succotto ancora con tanta neve, cielo blu e nuvole dal lago Succotto il 6 aprile 09 |
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Oggi,lunedì 6 aprile 09, sono andato da Valgoglio verso la zona della
Capanna Giulia Maria e della Baita Cernello. Mi sono fermato al lago
Scuccotto, perchè ho lasciato le ciaspole in macchina e, li sopra, era
impossibile proseguire senza. Direi che forse sarebbe meglio
riconsiderare questa zona tra non prima un mese, quando si sarà sciolta
altra neve: ora c'è n'è troppa ed è mollissima e a volte si rischia di
sprofondare senza preavviso.
La mattina comunque è stata un tripudio
di sole, ma verso mezzogiorno hanno cominciato ad accumularsi delle
nubi e, quando sono arrivato all'auto ha cominciato a piovere, e che
acquazzone!
Le foto testimoniano la grande quantità di
neve presente tuttora, ai primi d'aprile! |
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Salita in Resegone ancora innevato da Brumano il 4 aprile 09 |
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Ieri ho fatto un giretto al Resegone (partendo da Brumano)
con un mio ex compagno dell'università. Io volevo salirci di notte per
vedere l'alba dalla cima, ma, quando gli ho detto l'ora a cui dovevamo
partire...beh, non ti dico cosa mi ha risposto! Allora ho rinunciato
all'alba e siamo partiti in orari più classici. Il tempo non è stato
molto bello: il cielo è sempre rimasto piuttosto coperto. La salita è
stata impegnativa per la neve pesante ma sicura e il sentiero sempre
ben tracciato. Una curiosità: al rifugio Azzoni c'erano tantissime
grappe artigianali, anche una al peperoncino! Piccantissima!!! |
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Salita fin quasi alla vetta della Corna Piana, con ricorso a ramponi e picozza nell'utltimo tratto - 22 marzo 09 |
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Oggi sono andato a Valcanale. Tempo e neve eccezionali:
ottima tenuta e rischi ridotti al minimo, sole splendido. Sono salito
lungo le vecchie piste da sci intenzionato a raggiungere la Corna
Piana. Alla fine però ho rinunciato: tutti quelli saliti nella
mattinata si sono fermati sull'anticima... penso ci sarà un perchè! Io,
testardo, ho provato comunque a fare l'ultmio pezzettino (con piccozza
e ramponi), ma in vista degli ultimi saltelli di neve e roccette ho
preferito tornare indietro: fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio!
Il
panorama da lussù era bellissimo, dominato dalle pareti dell'Arera, del
Fop, della Cima di Valmora e in lontanaza dalla inconfondibile
Presolana.
Ci tornerò in estate! |
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Lunga bella salita in Grignone ammantato di neve...uno spettacolo impagabile ! il 20 marzo 09 |
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Oggi Piero di Bergamo mi ha portato a fare un giro sul
Grignone. Non c'ero mai stato: bello!!! Salita lunga ma non pericolosa
e cresta a dir poco stupenda! Le sculrure e i giochi creati dalla neve
sono bellissimi e da lassù la vista spazia sul lago di Como, sulla Val
Sassina e su gran parte delle Orobie e delle Alpi.
Giornata davvero
piacevole, neve ottima e cielo sopra di noi sempre abbastanza pulito,
mentre erano tante le nubi che si vedevano sulla pianura e verso le
Orobie. In estate tornerò a fare un giretto da queste parti! |
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Salita impegnativa sul Monte Visolo con neve ghiacciatissima il mattino e completamente smollata il pomeriggio! il 15 marzo 09 |
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Oggi sono stato con due colleghi del lavoro sul Monte
Visolo. La nostra intenzione originale era di salire nella Valle
dell'Ombra e poi alla Grotta dei Pagani, ma dal bosco siamo arrivati un
po' alti rispetto alla baita Cassinelli, quindi già che eravamo li
abbiamo preso per il Visolo. Salita impegnativa su neve ghiacciatissima
e discesa ugualmente impegnativa su neve completamente smollata dal
sole! La zona oggi era veramente straripante di scialpinisti:
tantissime le presenze su Visolo e Corzene! Spero che ai miei colleghi
il giro al cospetto delle imponenti pareti della Presolana sia
piaciuto. Arrivati in cima le nubi della mattinata hanno lasciato
spazio al sole e il panorama era bellissimo.
Ti segnalo sul Visolo un
inizio di slavina di discrete dimensioni sull'ultimo spigolo che si
affronta prima della vetta, circa 150 metri prima della cima e un
centinaio dopo il colletto dove si attacca tale spigolo. |
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Splendida alba salendo al Monte Gugliemo il 14 marzo 09 |
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Questa settimana, andando al lavoro, vedevo sempre delle
splendide albe, così mi sono promesso che ne avrei vista una anche in
quota e ho scelto il Monte Guglielmo sul quale non ero mai stato. Così
questa mattina (forse dovrei dire notte) la sveglia ha suonato alle
2!!! A essere sincero, non mi sono alzato subito... sono rimasto ancora
qualche minuto sotto le coperte. Comunque poco dopo le 4 ero a Pezzoro
e ho cominciato la salita su questa bella montagna. Quei pochi minuti
in più sotto le coperte mi hanno però giocato un brutto scherzo: il
sole è spuntato che ancora mi mancava una cinquantina di metri dalla
cima!!! Vabbé, mi sono goduto ugualmente un'alba favolosa. In cima poi
ho trovato alcuni scialpinisti che avevano avuto la mia stessa idea: e
io che pensavo di essere l'unico matto!
Dopo l'alba si sono alzate
parecchie nuvole che hanno rovinato un po' il panorama, ma in compenso
hanno creato atmosfere particolari nel cielo. |
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Tris orobico 7-8-9 marzo 09 con neve, freddo e vento! |
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Salita al Rif. Gherardi e non oltre per forte vento! Sabato 7 marzo 09 |
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SABATO 7 marzo 09, sono stato con alcuni colleghi di lavoro in Val
Taleggio. Volevo portarli da Pizzino al Sodadura, passando dal
Gherardi. Ma, ahimé, oggi sulla Val Taleggio ha ristagnato una sacca di
bassa pressione: tutt'intorno era sereno, mentre li era nuvolo e,
ancora peggio, tirava un vento polare!!! Arrivati al Gherardi abbiamo
lasciato metà del gruppo al rifugio, mentre io ed Emanuele siamo saliti
sull'altura dei Mughi dietro al rifugio Battisti. La neve era molto
buona e sicura e l'intenzione era di procedere, ma il vento era davvero
insopportabile quindi siamo rientrati.
Sono comunque soddisfatto del
giro e i miei colleghi sono rimasti veramente affascinati dalla Val
Taleggio. |
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Corno Stella proibito! Salita al Montebello di Foppolo e non oltre Dom. 8 marzo 09 |
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DOMENICA 8 marzo 09, sono andato a Foppolo intenzionatao a salire sul Corno
Stella. Anche l'anno scorso ci ero stato ma avevo dovuto abbandonare la
salita sulla crestina finale, poco prima della vetta: speravo di
riuscire oggi, ma le condizioni della neve non erano buone e così ho
rinunciato ancora. La stradina che dalle piste porta al lago Moro è
impraticabile: il pendio del Montebello che sovrasta la stradina è
stracolmo di neve e con queste temperature c'è il rischio che venga giù
tutto!
Quindi mi sono accontentato di salire sul Montebello. Ho provato
a proseguire in cresta per vedere se riuscivo a raggiungere il passo di
Valcervia, ma mi sembrava ugualmente rischioso. Ho incrociato solo un
piccolo gruppetto di scialpinisti sul Montebello e poi basta... anche
la vetta del monte Toro (che di solito è meta frequentatissima) era
priva di persone! Oggi non era la giornata per fare questi giri!
Ritornando a casa ho deviato per Pianca e ho provato a fare un giretto
verso il Cancervo, ma anche li salendo ho trovato parecchie slavinette
e la neve non era per niente bella, quindi anche se era presto, sono
rientrato a casa! |
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Salita al Barbarossa da Teveno fin quasi in vetta, lunedì 9 marzo 09 |
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LUNEDI' 9 marzo 09, con l'amico Piero, compagno dei giretti del lunedi, son salito sul Monte Barbarossa da Teveno in Val di Scalve. Stupendo giretto su neve bella compatta! Giornata un po' freddina, specialmente in quota dove tirava un vento pazzesco! Il vento e la neve riportata ci hanno impedito di raggiungere la cima vera e propria, ma va bene così: eravamo solo una quarantina di metri più giù. Il sentiero verso il Barbarossa è ancora abbastanza sicuro, ma sui monti vicini, Sasna in primis, si vedevano parecchie slavine e movimenti nella neve: durante la primavera in arrivo bisognerà fare parecchia attenzione e scegliere le mete con cura. |
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Salita pomeridiana ai Campelli di Schilpario e al Campioncino con discesa al tramonto il 23 febbraio 09 |
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Lunedì 23 febbraio, dopo la salita il mattino al Pizzo di Corzene e alla Grotta dei Pagani visto che avevo ancora del tempo a disposizione, nel pomeriggio sono salito
ai Campelli di Schilpario e al Monte Campioncino. Volevo salire anche
sul Campione e attendere da li il tramonto, ma un gelido vento in cima
al Campioncino mi ha fatto desistere!!! Faceva davvero molto freddo!
Peccato, perchè mentre scendevo ho intuito dai riflessi sulle nuvole che
la natura questa sera stava dando spettacolo. |
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Salita sul Pizzo di Corzene dalla Valle dell'ombra e visita alla Grotta dei Pagani il 23 febbraio 09 |
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Stamattina, lunedì 23 febbraio, ho fatto un giretto sul Pizzo Corzene, salendo
dalla valle dell'Ombra, col Signor Piero. Non
immaginavo che questa montagna fosse così bella! Giro davvero appagante
e divertente, anche grazie alla scelta di salire dal canalino che sta
sulla sinistra della cima. Poi in discesa visita alla Grotta dei Pagani
che in questo periodo sembra un prezioso manufatto di cristallo! |
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In vetta al Pizzo Formico e discesa al Rif. Parafulmen con amici in un tramonto di fuoco il 21 febbraio 09 |
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Sabato, nel tardo pomeriggio, sono salito con 6 ex compagni
dell'università al Pizzo Formico! Sono contento di essere riuscito a
portarli su tutti!!! Vabbè erano più che altro attratti dalla cena al
rifugio Parafulmen, però va bene lo stesso.
In verità credo si siano
divertiti per il bel tramonto e il rientro in nottura. Spero di essere
riuscito a gettare nei loro cuori un piccolo seme di montagna che
magari, prima o poi, fiorirà. |
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Salita invernale al Pizzo Tre Signori da Ornica lungo la Val d'Inferno con moltissima neve il 15 febb 09 |
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Oggi stupenda giornata! Sono salito al Pizzo Tre Signori
da Ornica, lungo la valle d'Inferno. In tutta la giornata ho incontrato
solamente altri quattro scialpinisti che sono saliti, poi nessuno...
pensavo di trovare più persone. La traccia non era segnata, fortuna che
tre dei quattro scialpinisti li ho incontrati subito e mi hanno guidato
loro! Dalla cima un panorama mozzafiato che nessuna foto riesce a
rendere come si deve!
Verso il fondovalle devo segnalare parecchie
slavine, anche piuttosto grandi, ma con la temperatura fredde di oggi e
degli ulimi giorni siamo saliti abbastanza in sicurezza. |
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Panorami dal Pizzo Formico andando verso il tramonto di una splendida giornata invernale (9 febb 09) |
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Oggi invece ero a casa in ferie e approfittando del bel tempo sono
andato a farmi un giretto sul Grem. Quanta neve in cima!!! Ma che bella
giornata e che sole caldo! Prima di mezzogiorno ero già sceso, quindi
ho pensato di fare un salto anche al Pizzo Formico che non avevo mai
visto: stupendo anche lui!!! Il panorama da lassù è a dir poco
favoloso. Siccome ci sono arrivato presto, sono ridisceso verso il
rifugio Parafulmen e ho deciso di aspettare il tramonto. Giunta l'ora
sono risalito sul Formico per gustarmi un bel tramonto e una bella luna
piena! Piena anche la giornata: dalle 6 di mattina alle 7 di sera!
Dovrebbero essere così tutti i giorni!!! |
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Risalita in Grem (2049 m.) stracolmo di neve fresca dopo le grandi nevicate (9 febbraio 09) |
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Oggi invece ero a casa in ferie e approfittando del bel tempo sono andato a farmi un giretto sul Grem. Quanta neve in cima!!! Ma che bella giornata e che sole caldo! |
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Salita con ciaspole al Monte Toro (2524 m.) da Foppolo-Passo di Dordona (31 genn 09) |
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Oggi ho fatto un giretto sul Monte Toro, partendo da
Foppolo e passando dal Passo di Dordona. Avevo l'intenzione di
proseguire verso il Passo di Valcervia e poi verso il Corno Stella, ma
le nuvole verso mezzogiorno hanno cominciato a lambire le cime e, non
conoscendo bene la zona, ho preferito rientrare!
So che in zona c'era
anche Marco Caccia, peccato che non ci siamo incrociati. |
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Da Gandellino (Tezzi Alti) salita con ciaspole in Val Sedornia e sul Pizzo di Petto (2270 m) il 25 gennaio 09 |
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Oggi ho fatto un bel giro nella Val Sedornia, partendo da
Tezzi Alti di Gandellino. Che bei posti!!! Ci ritornerò in estate per
ammirare i boschi di abeti e i pascoli verdi: non immaginavo davvero di
trovare un paesaggio così bello!
Vabbè, comunque l'idea della giornata
era di salire al Vigna Vaga. Subito alla partenza ho trovato degli sci
alpinisti che condividevano con me la meta, quindi ci siamo messi in
marcia in un solo gruppo. Però abbiamo sbagliato strada da qualche
parte... non ti so dire che giro abbiamo fatto con esattezza, fatto sta
che siamo arrivati sul Pizzo di Petto. Per salire siamo passati per un
canalino che in cima era piuttosto ripido: un po' di paura, ma tanto
divertimento! Stupendo anche il tempo, all'inizio un po' incerto, ma
poi bello luminoso!
Un appunto per chi vuole salire sulle cime di
questa zona: si salgono meglio dal versante della Valle di Scalve (a Carbonera di Colere),
quasi tutte le persone in cima arrivavano da là; il versante Seriano è
più ripido e diventa percoloso trovare passaggi sicuri nella neve. |
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Rosso tramonto con luna piena alle Torcole di Piazzatorre...uno spettacolo! (Rif.Gremey 10 genn. 09) |
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Ieri, venerdi 10 luglio, ho fatto un giretto in Val di Scalve. Avevo in mente un giro più articolato rispetto a quello che ora propongo, ma il meteo ieri ha fatto i capricci: nebbia e pioggerella hanno rovinato i panorami e mi hanno condotto a un rientro anticipato. Sono salito lungo il sentiero 412 da Vilmaggiore al lago di Varro, percorrendo la bella Valle del Tino. Al lago ho piegato a destra per salire la sponda erbosa del monte Tornone. Il sentiero fino al lago è molto ben segnato, mentre il primo tratto verso il Tornone meno... bisogna cercare gli ometti di pietra. Dal Tornone, seguendo la cresta opposta a quella di salita ho preso un sentiero (un po' esposto) che porta all'intaglio tra Tornone e Tornello: qui ho trovato per la prima volta una stella alpina!!! A questo punto il sentiero si ricongiunge al ben tracciato 412 e procede comodamente fino alla cima del Tornello. A questo punto ero indeciso per via della forte nebbia, ma ho visto che il sentiero 412 era marcato con bolli e ometti di pietra ogni 20/30 metri, quindi ho proseguito fino al rifugio Tagliaferri sperando che il cielo si schiarisse. Arrivato al rifugio ha comincato a piovigginare, quindi mi sono unito a due escursionisti di Villa d'Ogna che scendevano e sono sceso con loro, passando dal sentiero 416 fino al passo del Venerocolo e poi sul 413 fino a Ronco di Schilpario. Gentilissimi, mi hanno offerto anche un passaggio fino alla mia auto a Vilmaggiore. Malgrado il tempo che ha nascosto i paesaggi, quella zona mi è sembrata di rara bellezza (il sentiero 416 in particolare), quindi mi sa che ci ritorno subito per rigustarmela, magari domani con un po' di sole!