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Tra sabato e domenica ho ripercorso, con delle variazioni, l'itinerario 31 proposto da Maurizio Agazzi nel suo libro. Questa volta ho però fatto le cose con più calma distribuendo il percorso su due giorni. Così sabato sera sono salito all'imbrunire al rifugio Longo per passare li la notte. Vorrei spendere un paio di parole per ringraziare la disponibilità, la cortesia, la professionalità e la gentilezza dei rifugisti con i quali ho fatto una bella chiaccherata e che mi hanno suggerito alcuni bei giretti da fare li attorno. Su loro consiglio inoltre la mattina seguente, con grande risparmio di dislivello, non mi sono abbassato dal rifugio per prendere il sentiero 254 che porta al passo Venina, ma sono salito al Lago del Diavolo e ho seguito il sentiero che costeggia una condotta ENEL, sentiero che poi si congiunge al 254. Arrivato al Passo Venina, lungo la cresta erbosa, ho guadagnato senza troppa difficoltà la Cima Venina. Il panorama domenica mattina, col cielo ancora
limpido, era mozzafiato! Dalla Cima Venina, seguendo sempre la cresta erbosa, ho proseguito verso il Monte Masoni che si raggiunge sempre senza particolari difficoltà. Li la vista sui laghi del Publino e di Val Sambuzza e sul gruppo di monti che attorniano i rifugi Calvi e Gemelli è stupenda! A nord invece il panorama è dominato dalle severe cime delle Alpi Retiche. Dal Masoni mi sono spostato su delle tracce di sentiero che puntano verso lo Zerna, dapprima sulla cresta e poi abbassandomi sulla destra dal filo di cresta per evitare un piccolo saltino di rocce lisce. Arrivato all'intaglio che separa il Masoni dallo Zerna sono sceso da un canalino abbassandomi verso il lago di Val Sambuzza e mi sono poi spostato verso il Passo del Publino. Da li la semplice salita allo Zerna. Fin qui ho seguito le indicazioni di Maurizio, poi però ho visto che anche il Chierico era a portata, quindi mi sono abbassato fino ai laghi del Caldirolo e ho salito lo spallone erboso del Chierico che dai
laghetti porta fino in vetta. Soddisfatto, ma abbastanza stanco, sono ridisceso da Chierico tenendo però il lato dello spallone che guarda verso le piste di Foppolo (versante meno ripido) e sono ritornato all'auto passando per la bellissima Val Sambuzza. Giro che senza neve non presenta particolari difficoltà (il tratto più critico è la discesa del Masoni verso lo Zerna), ma che richiede sicuramente una buona preparazione fisica. |
Immagini totali: 46 | Ultimo aggiornamento: 2009.06.30 23:41:08 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |