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DIVERTENTE CANALONE BELASA AL MOREGALLO Sabato 24 novembre 2012 |
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Questo è un percorso che avevamo in mente già da un annetto quando avevamo salito il Moregallo dalla via normale e poi dalla cresta ovest; da qui ha tutto un altro sapore, sa’ di montagna aspra e faticosa! Si parte da Valmadrera e in circa un’oretta si arriva alla sorgente Sambrosera dove si trovano parecchie indicazioni che giungono tutte sul Moregallo. Noi seguiamo la traccia centrale ben segnalata che ci porta subito su sentiero molto ripido fino al primo salto di roccia attrezzato. Da qui via i bastoncini nello zaino e indossato il casco partiamo per la nostra avventura. Tutto il percorso si svolge su roccia buona con passaggi di II° e III° grado talvolta attrezzati con catena ma più spesso da fare in arrampicata libera. E’ un canale abbastanza faticoso ma i salti di roccia sono abbastanza appigliati, dove sembrano invalicabili si tira un po’ di catena che almeno in due punti ci è sembrata davvero indispensabile… Alla fine del canalone sulla sinistra si stacca un sentierino un po’ esposto che ci permette di riprendere la traccia della cresta Ovest con le ultime due catene da risalire e in poco più di tre ore siamo in vetta.
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PASSEGGIATA IN VALMASINO AL RIFUGIO PONTI MT.2559 Venerdi 16 novembre 2012 |
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Oggi andiamo a visitare per la prima volta la Valmasino, un po’ fuori mano dalle nostre consuete mete orobiche, ma che ci ha regalato degli scorci fantastici che approfondiremo magari la prossima estate. Partiamo dal minuscolo paesino di Filorera che si raggiunge oltrepassando Morbegno, poi Talamona e sulla sinistra si trova l’indicazione in marrone Valmasino. Per salire fino al grande parcheggio di Preda Rossa dove inizia la nostra escursione, si deve comprare il ticket di 5 euro in paese per non incappare nelle multe della forestale. Una volta lasciata l’auto, si risale dapprima sul pianeggiante sentiero ben segnato che man mano guadagna pendenza inoltrandosi nel bosco. La temperatura segna meno 3 gradi ma grazie al sole ben presto la giacca a vento finisce nello zaino. Da subito abbiamo incontrato un po’ di ghiaccio sul sentiero che via via è diventata neve dura e siamo riusciti a proseguire senza nessuna attrezzatura. Per la verità siamo venuti fin qui per vedere da vicino il Disgrazia, splendente e maestoso davanti a noi tutto bianco e luccicante e i vicini frastagliati Corni Bruciati. Uno spettacolo immenso goduto grazie anche alla completa solitudine .
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CONCATENAMENTO MONTE POMNOLO (m. 2257) E MONTE CIMONE (m..2530) - Sabato 20 ottobre 2012 |
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Per questo bel giro partiamo dalle Piane di Lizzola in una giornata a dir poco estiva se non fosse per i colori del bosco: siamo solo noi due ma per la strada incontriamo Claudio che non ha una meta fissata quindi si unisce a noi e ci fa da guida avendo già percorso questo itinerario. La prima cima raggiunta è il Pomnolo, splendido balcone sui dirimpettai Coca e Redorta che brillano della neve dei giorni precedenti; fino a qui il sentiero è segnato con i bolli, iniziamo a calpestare anche la prima neve. Per il Cimone invece non ci sono più indicazioni, si segue una tracciolina che ogni tanto si perde, complice la neve con sotto l’erba scivolosa si cerca di salire in qualche maniera fino a giungere ad un canalino di sassi che si risale portandoci in cresta. Da qui si percorre la cresta fino alla croce di legno di vetta dove pranziamo e stiamo un po’ distesi al sole caldo. L’intenzione era quella di scendere dalla parte opposta, cioè dalla Valcerviera ma ben presto capiamo che non è fattibile perché in zona Curo’ c’è tanta neve, i laghetti della Valcerviera sono ghiacciati, non sappiamo quanto si possa sprofondare visto che non ci sono peste. Quindi scendiamo dal percorso di salita e dopo vari scivoloni torniamo alla macchina.
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MONTE CADELLE (mt. 2483) - Sabato 15 Settembre 2012 |
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Partiamo dal parcheggio del rifugio Baita del Camoscio di San Simone in una fresca e ventosa mattina per questa bella escursione in Val Brembana. In un’oretta siamo al Passo di Tartano con gran cielo blu che ci fa intuire che lassù ci saranno panorami grandiosi. Dal Passo ci abbassiamo un po’ sul sentiero che costeggia i laghetti del Porcile per poi rimontare in salita e raggiungere il passo di Porcile. Seguiamo il sentiero quasi pianeggiante che poi via via si fa a zig zag in decisa salita fino al meraviglioso angelo di vetta. Grazie al vento la vista si spinge lontanissimo sulle grandi vette extra orobiche fino agli Appennini. Pranzo, foto e poi discesa in tutta calma per assaporare le meraviglie che ci circondano.
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CIMA DI MENNA DA RONCOBELLO (mt.2300) 27 Agosto 2012 |
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Lasciamo la macchina alla frazione di Costa Inferiore di Roncobello in una giornata molto fresca e limpidissima. Il sentiero è il 235 che attraversa ripidamente il bosco fino a un bivio dove prendiamo l’indicazione per il Menna. Sempre in decisa salita e a tratti su ghiaino raggiungiamo il passo di Menna con le sue splendide fioriture di stelle alpine. Da qui il sentiero diventa roccioso e aiutandoci un po’ con le mani arriviamo alla strana croce piegata del Menna con bandiera italiana in metallo. Grazie alla giornata tersa si vede buona parte dell’arco orobico, le Grigne, il Monte Rosa, il Bernina, la pianura e gli Appennini. La discesa è per il medesimo itinerario prestando attenzione alla traccia poco evidente.
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PIZZO COCA, 3052 MT DI GRAN SODDISFAZIONE 29/30 giugno 2012 |
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Giovedi sera inaspettatamente salta fuori il Pizzo Coca come meta di escursione; entusiasti ci aggreghiamo a Giovanni, Claudio, Mariagrazia, Daniela e Giulia tre dei quali conosceremo per la prima volta. Saliamo il venerdi pomeriggio al rifugio Coca dove pernottiamo per non affrontare 2000 metri di dislivello in un giorno solo. L’indomani di buon mattino eccoci pronti, saliamo verso il lago di Coca per poi deviare decisamente a destra su pietraia e risalire i ripidi pratoni del Pizzo. Da qui sparisce l’erba che lascia posto a pietraia e nevaio da oltrepassare fino a raggiungere la Bocchetta dei Camosci dove lasciamo i bastoncini e iniziamo l’arrampicata. Oltrepassato un canalino di sfasciumi arriviamo al bivio “facile-difficile”, prendiamo il difficile con una paretina da attraversare di II° grado con forte esposizione sul nulla. Passata un attimo la tremarella proseguiamo sempre arrampicando su saltelli e roccione e con fatica ma grande felicità arriviamo in vetta con bella croce, Madonnina e libro di vetta. Dopo aver goduto di un panorama incredibile, riscendiamo per lo stesso itinerario fino a tornare al rifugio per il pranzo
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IN GRIGNETTA LUNGO IL CANALONE PORTA 22 giugno 2012 |
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Bella e divertente arrampicata su roccette; un itinerario alternativo per salire in Grignetta lungo una via poco frequentata. Alle 7 del mattino siamo già all’attacco del canale, in questo modo riusciamo a farlo tutto in ombra viste le temperature di questo periodo. Roccia solida e abbastanza appigliata, le difficoltà non superano il II° grado e ormai quasi in cima usciamo sulla destra verso la Bocchetta dei Prati e poi al saltino del Gatto dove in 10 minuti si puo’ salire anche sul 3° torrione Magnaghi. Una volta ridiscesi seguiamo la cresta attrezzata fino a giungere in vetta alla Grignetta con splendido panorama.
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CIMA DI LETEN, CIMA DI VALMORA E CIMA CAMPLANO Sabato 16 giugno 2012 |
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Venerdi sera al telefono Claudio tira fuori questa avvincente escursione nuova per noi che ci farà scoprire ancora una volta luoghi maestosi e poco frequentati; si parte dal parcheggio di Valcanale e si risale la strada che porta alle ex piste da sci fino alla Baita Vaghetto con fontanella. Si tiene la sinistra e si entra nel bosco per poi risalire il faticoso canale con rocce marciotte che è il Passo del Re. Dopo una pausa ristoro arriviamo alla prima vetta di giornata ossia la Cima di Leten e da qui in avanti spariscono i bolli. Ci avviciniamo alla Valmora inventando un po’ il sentiero per cui risaliamo la ripida rampa “attaccandoci letteralmente all’erba” e poi su rocce in arrampicata fino alla bella croce di vetta con libro firme. La discesa invece è tutta segnata e si incontrano anche due chiodi e una sosta già pronta in caso di bisogno; comunque è divertente da disarrampicare trovando buoni appigli. Arrivati alla forcella Elena propone una birretta e fetta di torta al rifugio Capanna 2000 che pero’ dista ancora un’oretta mentre i due Claudio coalizzati buttano lì la terza cima: quindi vince la maggioranza e saliamo tutti e tre sulla Cima di Camplano che raggiungiamo rapidamente con ennesima pausa spuntino e pisolino. La discesa la affrontiamo scendendo dalla Forcella di Valmora con qualche tratto attrezzato ed abbastanza esposta su ripido ghiaione rasentando le pareti del Pizzo Arera fino a ricongiungerci con il percorso fatto in salita.
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GIRO DEI LAGHI DI CARDETO Sabato 2 giugno 2012 |
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Se ci fosse stato bel tempo, questa sarebbe stata un’escursione molto panoramica… Peccato che intorno a noi siamo riusciti a vedere ben poco a causa delle nebbie. Siamo partiti da Ripa di Gromo su sentiero sempre ben segnato che prima attraversa il bosco per poi uscire in un ambiente suggestivo che ci ha permesso di vedere i tre bellissimi laghetti del Cardeto per concludere la passeggiata alla Baita del Cardeto accolti dai simpatici gestori volontari. L’intento era salire almeno al Passo Portula per poi pensare al Madonnino ma visto il tempo abbiamo risparmiato le fatiche e ci siamo rilassati sulle panchine del rifugio. Comunque è stata una bella escursione semplice e poco faticosa adatta per assaporare la montagna con calma in un ambiente poco frequentato.
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CRESTA DI PIANCAFORMIA AL GRIGNONE E CANALE DEL NEVAIO Sabato 19 maggio 2012 |
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Sveglia alle 3,30 del mattino, ritrovo con il gruppo Gamass e all'alba siamo già in cammino per questa entusiasmante esperienza lungo la cresta che ci porterà in vetta al Grignone. Partiamo da Cainallo di Esino Lario e proseguiamo per normale sentiero fino all'inizio della cresta dove ci leghiamo a cordate di tre persone ognuna. Il percorso è abbastanza variegato, si passa dalla semplice risalita all'arrampicata non oltre il III° grado, ai vari saliscendi e attraversamenti di neve residua. Restiamo sempre sul filo di cresta e sempre in sicurezza per apprendere meglio la tecnica tuttavia il tragitto risulta bello lungo e la croce di vetta è sempre lassù e non si avvicina mai.... Una volta arrivati al Brioschi, pausa mensa con una minestra bollente perchè fuori fa proprio freddo e poi iniziamo la discesa dal canale del nevaio, quindi fuori dallo zaino picche e ramponi, e di nuovo in cordata su buona neve portante e un po' pepata su un passaggino di ghiaccio vivo. Il ritorno avviene passando dal rifugio Bogani e quindi alla macchina.
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SENTIERO ATTREZZATO DEL GALLAVESA, sabato 12 maggio 2012 |
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Dal piazzale della chiesa di Somasca in circa mezz’ora si giunge all’attacco di questa selvaggia ferrata: si tratta di un facile ma non banale percorso attrezzato immerso nel verde e a strapiombo sul torrente. Nella prima parte si cammina sui resti di una vecchia tubatura nel fitto bosco e si arriva ad una bellissima cascata dove ci possiamo rinfrescare. Si supera una facile salto roccioso e si giunge ad un traverso molto scivoloso che ci permette di guadare il torrente; si risalgono altre roccette raggiungendo i ruderi di una vecchia centrale idroelettrica. Qui siamo sul punto più spettacolare del percorso perché con un esposto passaggio sul muro della centrale dobbiamo attraversarla e risalire fino a raggiungere una scalinata che ci conduce alla fine della ferrata e al paese di Erve. Da qui troviamo un sentiero segnato che ci fa risalire fino alla croce di Saina dove ci fermiamo a mangiare per poi chiudere il giro ad anello passando per il castello dell’Innominato e quindi a Somasca.
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SALITA AL MOREGALLO PER LA CRESTA OVEST, sabato 21 aprile 2012 |
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Oggi optiamo per un percorso sicuro e di bassa quota viste le recenti abbondanti nevicate e l’elevato pericolo valanghe; si parte dalla frazione San Tommaso di Valmadrera e ci si immette subito nel verdissimo bosco e su percorso ben segnalato. Si arriva alla fresca sorgente di Sambrosera dove ci fermiamo un attimo a riposare e poi imbocchiamo il sentiero n.7 che sale decisamente sempre nel bosco fino alla Bocchetta di Moregge a circa 1100 metri. Da qui si puo’ scegliere se seguire per il rifugio Sev e per i Corni di Canzo oppure come abbiamo fatto noi proseguire per il 7 . Il sentiero diventa un pochino esposto ma con un panorama spettacolare sul lago di Como da una parte e su Lecco e i laghetti brianzoli dall’altra. Vicino alla vetta inizia un breve tratto attrezzato con catene che ci aiutano a superare i punti più scivolosi con un saltino nella parte finale non banale. Raggiungiamo la vetta con croce e Madonnina e si apre un mondo di cielo, acqua e verde veramente insuperabile. Lunga sosta per pranzare e fare foto e poi scendiamo stavolta dal sentiero n.6 che compie un giro ad anello tra torrioni e pinnacoli che fanno pensare alla vicina Grignetta. Ritornati alla sorgente scendiamo per lo stesso percorso di salita.
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PASSEGGIATA DI PASQUETTA ALLA CROCE DI ZORZONE Lunedi 9 aprile 2012 |
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Per smaltire un po' l'abbuffata di Pasqua e approfittando di una pausa dal maltempo, andiamo a fare un giro a Zorzone con l'idea di raggiungere il monte Menna. L'auto segna 3 gradi sottozero e forse perchè ci eravamo già abituati al calduccio facciamo fatica a carburare... Parcheggiato sulla strada asfaltata appena sopra il paese, ci incamminiamo nel bel bosco con qualche traccia di grandine dei temporali precedenti. Appena ne usciamo, si vede già la grande croce di Zorzone davanti a noi; con diversi zig-zag e su sentiero sempre in salita raggiungiamo il bivacco Maga dove ci fermiamo un po' a riposare. Purtroppo il tempo si è di nuovo rannuvolato e continua a far freddo e visto che dal rifugio a cima Menna ci vorrà ancora un'oretta, decidiamo di salire alla vicinissima croce di Zorzone posta appena sopra. Per il rientro deviamo verso la baita Mattuida dove ci fermiamo a mangiare e poi scendiamo dal sentiero diretto chiudendo il giro ad anello che ci riporta alla macchina.
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CORNA PIANA mt. 2302 - sabato 31 marzo 2012 |
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Parcheggiamo poco prima dell’ultimo tornante della conca di Mezzeno in quanto la strada è ancora ghiacciata per risalire il sentiero n.219 che in un’oretta ci porta al passo Branchino. Da qui proseguiamo lungo il n.218 nel vallone con ottima neve portante fino a suonare la campanella della bella croce della Bocchetta di Corna Piana. Scendiamo un poco in direzione Pizzo Arera per poi lasciare il sentiero tracciato alzandoci sulla sinistra fino al passo di Corna Piana: sulla destra si trova l’anticima con bella croce che raggiungiamo facilmente mentre sulla sinistra parte l’affilata cresta a strapiombo sulla Valcanale che con qualche passaggio su roccia ci deposita in vetta con grande croce e libro di vetta. Panorama super peccato per il vento forte che non ci permette di sostare tanto, quindi dopo le foto giù di nuovo per cresta fino al passo e rientro per lo stesso sentiero dell’andata con breve sosta al passo del Branchino per ammirare il lago ancora ghiacciato.
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INVERNALE IN PIZZO ARERA (mt.2512) - sabato 25 febbraio 2012 |
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Partiamo dal parcheggio del camping di Zambla per questa salita invernale (o quasi) all’Arera; per evitare la strada asfaltata attraversiamo il bosco comunque bollato e in un’ora e mezza siamo al rifugio Capanna 2000. Proseguiamo lungo la normale dell’Arera fino al canalino con catene dove calziamo i ramponi e lo risaliamo stando sempre nella lingua di neve fino in vetta dove ci attende un vento da far perdere l’equilibrio. Riusciamo a goderci lo spettacolo per un bel po’, il vento ha formato strane nuvole sulle vette più alte ma il cielo è limpido e possiamo vedere molto lontano. Per la discesa teniamo i ramponi fin dopo il canalino e quindi giù di nuovo verso Capanna 2000 dove ci gustiamo una meritata fetta di torta prima di far ritorno alla macchina.
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SALITA AL LEGNONCINO, splendido balcone sul Lago Di Como, sabato 18 febbraio 2012 |
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Questa è un’escursione semplice e adatta a tutti che in un’oretta di leggera salita ci porterà ad ammirare uno stupendo scenario lacustre e montano. Parcheggiamo presso il ristorante “La Bocchetta” sopra Dervio e in pochi minuti arriviamo al ben visibile cartello giallo di inizio sentiero. C’è poca neve e ben battuta quindi non serve nessuna attrezzatura. Percorriamo il bel bosco fino a sbucare su un pianoro con area pic-nic dove si puo’ gustare il panorama sul Legnone davanti a noi; riprendiamo la salita che in un quarto d’ora ci porta in vetta con grande croce e stupenda visuale sul lago. Per la discesa seguiamo Birba che lasciato il sentiero mette un po’ di pepe all’escursione portandoci fuori pista nel bosco dove sì che si sprofonda nella neve! Raggiunto il laghetto del rifugio Roccoli Lorla delle indicazioni ci permettono di vedere l’ingresso alle trincee che d’estate sono visitabili corredato da pannelli informativi; dopo questa breve deviazione scendiamo dalla strada normale fino alla macchina.
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MONTE BRONZONE - 8 gennaio 2012 |
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Per questa escursione siamo partiti da Predore sul lago d'Iseo in una bella giornata soleggiata e calda. Dal piccolo parcheggio attraverso le ultime case del paese si innalza subito una ripida salita tanto da dover usare le punte degli scarponi per proseguire. Poi la strada si addolcisce e si entra nel bosco dove ben segnalato troviamo il sentiero n.708. Proseguiamo sulla mulattiera a tratti anche bitumata fino al Colle d'Oregia oltrepassando alcuni appostamenti e roccoli di caccia. Da qui in avanti si comincia ad avere una visione più ampia del panorama e continuiamo lungo il sentiero che diventa n.701 che attraverso roccette e tornanti ci porta in vetta al Bronzone mt.1334 per suonare l'enorme campana dedicata a Papa Giovanni XXIII. Da quassù si possono ammirare la Presolana, il Golem, la corna Trentapassi e spingerci fino all'Arera. La discesa è per lo stesso percorso di salita ma vista la bella giornata ci fermiamo a visitare il Santuario della Madonna della Neve posto al termine di una lunga scalinata e che offre uno splendido panorama sul lago d'Iseo.
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INIZIO D’ANNO NUOVO SUL GRIGNONE (mt. 2410) 1 gennaio 2012 |
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Il primo giorno del 2012 lo festeggiamo in quota quindi usciamo di casa quando la maggior parte delle persone sta rientrando dopo i festeggiamenti e alle 7,15 siamo già a Pasturo pronti per l’avventura. Accendiamo le frontali e ci incamminiamo sul sentiero che in 1,30h ci porta al rifugio Pialeral; l’anno scorso da qui in avanti avevamo dovuto mettere i ramponi per la tanta neve, oggi siamo in maglietta e a parte un po’ di ghiaccio qua e là del manto bianco neanche l’ombra! Proseguiamo spediti verso il bivacco Riva e dopo una breve sosta spuntino iniziamo a salire il fatidico muro del sentiero invernale. Usciti in cresta ci accoglie il solito vento a raffiche quindi continuiamo a camminare agevolati dal cavo plastificato che ci tiene in equilibrio! Finalmente ecco il rifugio Brioschi con alle spalle la grande croce del Grignone: veloce foto di vetta e qualche panorama e via nel rifugio a scaldarci con una bella cioccolata bollente. Il tempo è cambiato velocemente, arrivano delle brutte nubi portate dal vento, in quota fa freddo e dopo esserci gustati per un po’ i meravigliosi panorami sul lago e sulle vette circostanti iniziamo la discesa con i ramponi per sicurezza stavolta dal sentiero estivo visto che è ancora percorribile fino a chiudere l’anello di nuovo al rifugio Pialeral.
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