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PRIMA NEVE IN VAL BIANDINO Sabato 16 novembre 2013

Prima volta in questa bellissima valle e prima neve pestata della stagione fredda: siamo partiti da Introbio nel Lecchese e con comoda mulattiera molto ben segnata oppure, come abbiamo fatto noi, attraverso il bosco altrettanto ben segnato in circa due orette si arriva al rifugio Tavecchia. Per chi volesse salire in questo periodo un piccolo consiglio: iniziate a camminare dopo le 9 del mattino (ovvio se volete fare solo un giretto!) in quanto tutto il sentiero è all’ombra e in parecchi tratti abbiamo già trovato del ghiaccio… Arrivati al Tavecchia visto che era presto abbiamo proseguito lungo l’Alpe Sasso e ci siamo addentrati nei minuscoli borghi dei pastori ammantati di neve. Bellissima valle al cospetto del Tre Signori, in una giornata di sole fantastica da qui si puo’ salire al rifugio Grassi, al rifugio Santa Rita e al Tre Signori. Dopo il pranzo su un sasso al sole, riprendiamo la via del ritorno stavolta tutta soleggiata fino alla macchina.

SOLITARI SUL MONTE CAMPO (MT.1952) Sabato 19 ottobre 2013

Proprio come il titolo: altra fantastica escursione totalmente soli per tutta la giornata, continuiamo la ricerca dei sentieri poco frequentati e stavolta partiamo da Rusio seguendo sempre il sentiero segnato per il rifugio Olmo. Su mulattiera a volte anche piuttosto ripida, si giunge dapprima alla malga Pozzetto e poi alla malga di Campo con il suo grazioso laghetto. Da qui si segue il sentiero che taglia a sinistra su pendii erbosi con l’indicazione “Monte Valsacco-Cima Parè” in quanto il monte Campo non è contraddistinto da nessun cartello (quindi si lascia a destra il sentiero per il Passo Olone). Si comincia a risalire a zig-zag il ripido canalone che divide il Monte Campo dalle creste di Bares e giunti alla sella, dove si vede già la bella croce di legno, si prosegue senza sentiero lungo pendii erbosi. Purtroppo il meteo non è stato dalla nostra parte, infatti il panorama che dev’essere spettacolare è stato completamente rovinato da una fitta nebbia. Buon motivo per tornarci magari in primavera

VIA FERRATA AL SENTIERO DEI FIORI DEL TONALE Mercoledi 21 agosto 2013

Sveglia all’alba perché il passo del Tonale è lontano e poi vogliamo gustarci tutta la giornata: infatti arriviamo mentre parte la prima corsa della funivia Paradiso che ci deposita al passo dove il panorama è già stupendo. Seguiamo il bel sentiero tracciato e segnato fino al passo Castellaccio dove ci prepariamo con l’attrezzatura da ferrata e dopo qualche roccetta parte l’entusiasmante via. Si presenta molto ben protetta, facile ma abbastanza lunga, con scorci mozzafiato sull’Adamello e Cevedale, qua e là postazioni della prima guerra mondiale e poi i due fantastici ponti sospesi che un brivido lungo la schiena lo provocano… Arriviamo al Bivacco di Lagoscuro e con una breve deviazione in facile arrampicata tocchiamo il corno di Lagoscuro a quota 3.165 metri: visione strabiliante di molti 4000 lombardi e oltre fino al Bernina. Dopo il pranzo iniziamo la discesa sempre ben protetta dal cavo con molti escursionisti sul percorso fino a tornare alla funivia.

PIZZO RECASTELLO (MT.2886) Sabato 10 agosto 2013

Partiamo di buon’ora dal rifugio Curo’, c’è un forte vento, costeggiamo il lago artificiale del Barbellino fino alla cascata che scende dalla Val Cerviera, prendiamo il sentiero alla nostra destra n.321 che porta al rifugio Tagliaferri. Salendo di buon passo arriviamo al pianoro prativo dove troviamo le segnalazioni dei sentieri: a destra per la Val Cerviera, dritti per il rifugio Tagliaferri e il Tre Confini, a sinistra per il Recastello. Seguendo omini e bolli vecchi saliamo a zig zag il ghiaione sotto la parete sud fino ad imboccare il canalino attrezzato con catene facendo molta attenzione alle rocce instabili. Giunti in cresta si va a destra e dopo pochi metri si giunge alla croce di vetta del Pizzo Recastello con vista panoramica a 360 gradi, avendo trovato una giornata splendida si vedono montagne lontanissime come il monte Rosa, Cervino, Adamello, Bernina, Disgrazia e tutte le Orobie. Dopo aver riposato e fotografato, scendiamo percorrendo la via di salita e arrivati al rifugio Curo’ ci aspetta un meritato pranzo.

CIMA DEGLI OMINI (MT.2196) Sabato 27 luglio 2013

Altra bella vetta mai salita, in un ambiente sempre solitario e selvaggio. Percorriamo la bella Valzurio molto comodamente fino alle Baite del Moschel, da qui sulla sinistra si seguono le indicazioni e iniziamo la più decisa risalita che ci porterà ad affiancare una serie di belle baite e malghe. In lontananza si distinguono già in due grossi “omoni” che danno il nome al passo degli omini che raggiungiamo con un po’ di fatica dovuta al gran caldo che ci fa fermare più volte per dissetarci. Dal passo si parte per cresta con qualche tratto facile di arrampicata fino alla cima degli Omini anche lei contrassegnata da un omino. Da qui vista spettacolare sul Ferrante dal lato più impervio. La discesa è per lo stesso itinerario della salita.

MONTE VIGNA VAGA (mt. 2.332) Sabato 20 luglio 2013

Partiamo dal grande parcheggio di Colere e imbocchiamo il sentiero che ci porta alla malga Polzone, è una giornata soleggiata ma sicuramente in estate non resterà così per tutto il giorno…. Dal Polzone si prende la stradina sterrata che risale per un pezzo gli impianti ma al secondo tornante deviamo subito in prossimità di un omino di sassi per tracciolina bollata ma non segnata da cartelli che ci deposita in Val Conchetta. Da qui si scende per un po’ per poi risalire a prendere il sentiero che porta al Passo di Fontanamora. Ormai la croce di vetta si vede bene alla nostra destra, e risalendo l’ultima rampa erbosa tra mille stelle alpine tocchiamo la bella croce di vetta. Come previsto, il cielo si fa sempre più grigio la cima di Fontanamora è proprio di fronte a noi, siamo tentati di fare il concatenamento ma inizia anche a piovigginare quindi lasciamo perdere e torniamo per la stessa direzione della salita.

PIZZO DI PETTO (mt.2.270) - sabato 6 luglio 2013

Partiamo in una fresca mattina d’estate da Tezzi Alti di Gandellino con meta concordata il laghetto di Spigorel, poi cammina cammina….. Dal parcheggio si segue il bel sentiero dapprima nel bosco in seguito molto più panoramico e in un paio di ore siamo al laghetto di Spigorel con le sue acque verdi. Il nostro giretto sarebbe finito qui ma abbiamo camminato troppo poco tempo quindi decidiamo di andare a vedere cosa c’è lassù, avanti ancora qualche tornante dove il sentiero si fa a zig zag scorgiamo il passo che divide le due gobbe del Pizzo di Petto. Una volta raggiunto, in 10 minuti per ripida erta erbosa eccoci sulla cima del Pizzo di Petto con panorama fantastico sulla Presolana e Ferrante. Anche il monte Vigna Vaga sarebbe lì vicino ma le nebbie si alzano e comincia a fare freddo quindi ritorniamo per lo stesso sentiero dell’andata con già in mente la prossima meta……

PASSO E LAGHI DI VENEROCOLO (Domenica 30 giugno 2013)

Per questo stupendo itinerario, si parte dalla località Ronco di Schilpario dove si trovano subito le evidenti indicazioni che conducono nel bel bosco. Dopo poco si esce nella valle del Venerocolino tutta da risalire, molto selvaggia e silenziosa. Il sentiero è agevole e in circa 3,30 ore siamo ai laghetti di Venerocolo di cui il più alto lo troviamo spettacolare perché ancora ghiacciato. Ancora 10 minuti di cammino e siamo al Passo di Venerocolo con ampia vista sul versante valtellinese e sul Bernina. Qui al passo ci fermiamo a pranzare, purtroppo ci rimaniamo poco per colpa del freddo pungente quindi ripercorriamo lo stesso sentiero in discesa e torniamo alla macchina.

CIMON DELLA BAGOZZA (mt. 2.409) - Sabato 11 maggio 2013

Anche se sappiamo che le giornate in questa primavera super piovosa non sono eccezionali, partiamo lo stesso all’alba per sfruttare una delle ultime occasioni per salire il canalone della Bagozza con la neve. Neve che comunque si presenta marciotta, a tratti si sfonda ancora in più di 50 cm, ci mancava anche la nebbia in vetta…. Fino a metà canalone abbiamo trovato tracciato da escursionisti che ci precedevano i quali pero’ stavano salendo al Mengol per cui da metà fino al passo delle ortiche ci siamo avvicendati da soli nella traccia. Arrivati in vetta tra nebbia e freddo pungente qua e là siamo riusciti ad intravedere tutte le nostre Orobie ancora ben imbiancate, uno spuntino super veloce e poi giù dal canalone per fermarci finalmente alla Madonnina dei Campelli per il pranzo.

CANALE DEI CAMOSCI ALLO ZUCCONE CAMPELLI (mt 2.161)

Partiamo dal grande parcheggio di Valtorta in una mattina gelida, la stazione segna -7 gradi, ottima temperatura per fare un canale…. Arrivati al rifugio Lecco, ecco davanti a noi il canalino incastonato dalla stupenda bastionata dello Zuccone. Questa conca è talmente bella con la neve che ci fermiamo un bel po’ a fare foto e guardarci in giro e intanto studiamo la nostra salita. Complice il gelo notturno, la neve è ottima e compatta non c’è bisogno di ciaspole e una volta entrati nella conca ci infiliamo i ramponi, togliamo la picca dallo zaino e su nel canale già ben tracciato. Divertente anche se breve e non molto impegnativo, poi fatto in una giornata così soleggiata e con solo altre tre persone davanti a noi, è stato il massimo della vita! Arrivati in vetta il panorama è davvero eccezionale: addirittura l’Adamello sembra a portata di mano. Qui non ci fermiamo molto perché fa davvero freddo, le mani iniziano a gelare quindi giù di nuovo dal canale e sosta su una panchina al sole del rifugio Lecco per il pranzo.

Salita al PIZZO FORMICO innevato nella splendida giornata del 15 marzo 2013