DESCRIZIONE DELL’ESCURSIONE
La bella quaterna Prisca, Sara, Gabriele e Piero si è ricomposta un’altra volta per una grande escursione oltre orobica in Engadina (Svizzera) , Raggiunta da Val Chiavenna-Val Bregaglia-Passo del Maloja, partiamo dalla stazione ferroviaria del trenino del Bernina Express presso Pontresina (1774 m), con ampio parcheggio auto proprio di fronte alla stazione (attenzione, parcometro con monete svizzere, pagabile anche con bancomat!).
Imbocchiamo sulla destra non la strada che si addentra nel cuore della Val Roseg, ma scegliamo un percorso più naturalistico, addentrandoci su stradetta sterrata nel bel bosco di pini cembri, il noto ‘Bosco delle cince’, ad ammirare uccelli e scoiattoli ormai abituati alla presenza dell’uomo.
Agganciamo poi per un breve tratto l’ampia strada sterrata, dove passano le carrozze trainate da cavalli, e, dopo aver attraversato il fiume, grazie ad un paio di ponti, giungiamo alla piana dove sorge l'Hotel Roseg (1999 m), sede in passato di alcuni film consegnati alla storia.
(Per chi lo può fare, si consiglia di giungere sin qui in bicicletta, dimezzando così la fatica che dobbiamo compiere per vincere i 7 km di strada impegnando due ore di cammino).
Qui lo scenario si apre e diviene grandioso con vette e ghiacciai che chiudono il panorama verso sud.
Sulla sinistra si apre la valle che porta alla Chamanna Tschierva, base obbligatoria per la salita al Pizzo Bernina lungo la faticosa Biancograt. Poco più in alto poi diviene ben visibile l'imponente morena lasciata dallo scioglimento dei ghiacciai e le vette che fanno da cornice: da sinistra abbiamo di fronte le vette congelate del Piz Morteratsch, del Pizzo Bernina, del Piz Scerscen e quindi del Piz Roseg.
Dall'albergo procediamo sul versante sinistro idrografico del fondovalle, per sentiero ben segnalato, sino a raggiungere l'Alp Ota Suot (20
22 m).
Da qui comincia la salita vera e propria su sentiero che ci permette di raggiungere il Margun da l'Alp Ota (2257 m) e quindi di incontrare, un bel po’ più avanti, il sentiero che proviene dalla Fuorcla Surlej, diretto anch'esso ovviamente verso il rifugio (siamo a circa 2570 metri).
E' opportuno ricordare infatti che, avvalendosi della funivia che sale da Surlej verso il Corvatsch, fermandoci alla stazione intermedia posta a 2700 metri, è possibile giungere alla Coaz con un itinerario meno sfiancante che passa per il bel laghetto posto nei pressi del rifugio Fuorcla Surlej , itinerario che richiede poco dislivello e solo un paio di ore di marcia e non le cinque richieste dal nostro percorso).
Da qui in poi il lungo sentiero è pressochè pianeggiante, talvolta in leggerissima discesa con il rifugio ormai ben visibile in fondo al vallone morenico del Murtel.
Il panorama in quota diviene superlativo sull’alta Val Roseg e l’ampia testata che presenta sulla sinistra il ghiacciaio della Tschierva discendende dai Piz Morteratsch (3751 m) , Bernina (4050 m), Scersen (3971 m) e Roseg 3953 m) , di fronte l’imponente ghiacciao Roseg-Sella , discendente dai Piz Roseg, Sella (Gemelli, due cime vicine, 3501-3506) ), Glushaint (3594 m) , Chaputschin (3386 m).
Raggiungiamo, finalmente, dopo ben 5 ore di lungo cammino (14 km se non 15), il rifugio Chamanna Coaz (2610 m).
Ci appollaiamo su un cocuzzolo panoramico sopra il rifugio da dove la vista è spettacolare su tutta la valle risalita, il lago glaciale Lej da Vadret, i ghiacciai nominati e le loro cime .
Dopo il pranzetto al sacco e tante foto , ci abbassiamo al rifugio anche per una birra dissetante e ristoratrice !
Seguendo le indicazioni del rifugista decidiamo di rientrare a Pontresina non ripercorrendo il sentiero di salita, ma quello variante che, poco oltre il rifugio, si abbassa al lago glaciale Lej da Vadret e da li rientrare all’Hotel Roseg, compiendo così un bel percorso ad anello, impiegando grosso modo lo stesso tempo dell’altro percorso e impegnandosi un po’ di più nella discesa al lago su sentiero un po’ sconnesso.
Quindi scendiamo al lago, cambiando il punto di vista sulla valle e verso i ghiacciai e i loro monti.
Sembrava piccolo il lago visto dall’alto, invece si presenta ben esteso specie in lunghezza.
Lago naturale di acque glaciali, formatosi dallo sbarramento a valle della alta morena dl ghiacciao di Tschierva, discesa ad ostruire l’alta Val Roseg.
Comunque l’acqua del lago fuoriesce, scende a valle confluendo con quella discendente dalla Tschierva ed insieme scorrono, diramandosi in torrentelli e meandri, lungo la pianeggiante valle glaciale del Roseg fin oltre l’Hotel Roseg.
Rientrati all’Hotel Roseg all’imbrunire, poco oltre , fortuna nostra, amici escursionisti incontrati in discesa, ci offrono un passaggio sulla navetta da loro ordinata che ci riporta in breve alla stazione di Pontresina, dove avevamo parcheggiato l’auto !
Bellissima anche se lunghissima escursione alla scoperta della rinomata Val Roseg ,risalita in tutta la sua lunghezza !