PASSO DI MONTE COLLE (20-09-2007) - QUASI MONTE SECCO (07-11-2012) - PIZZO BADILE (22-05-2013)

- PIZZZO BADILE da Valleve (25-06-2013) - MONTE SECCO (01-11-2013) - PIZZO BADILE (01-06-2014)

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PERCORSO: Piazzo di Piazzatorre (1112 m) > Sul Sentiero 118 : Capanno (1740 m) > Baita-Bivacco di Monte Secco (1837 m) > Passo di Monte Colle (1938 m) > Su sentiero con bolli rossi sbiaditi e rari ometti : salita e discesa dal Monte Secco (2293 m) > Discesa a Piazzo sul 118
PARTENZA: Piazzo di Piazzatorre (1112 m)
DIFFICOLTA’: EE+
TEMPO DI SALITA: circa 3.30 ore (6 ore abbondanti l’intero percorso)
DISLIVELLO: 1200 m
CARTOGRAFIA: Kompass 1:50.000 n. 104 Foppolo – Valle Seriana ACQUA: assente, rifornirsi alla partenza
SEGNAVIA: sentiero CAI 118 fino al Passo di Monte Colle; sentiero con radi bolli rossi sbiaditi e sparuti ometti dal Passo di Monte Colle alla vetta del Monte Secco
PUNTO D’APPOGGIO: Baita-Bivacco di Monte Secco (1837 m), sempre aperta

MONTE SECCO…per chi ama percorsi solitari e carichi di fascino, camminando prima in fitte, ombrose abetaie, poi di fronte a maestose rocce, ammirare ampi panorami e, con molta probabilità, avvistare camosci, che qui sono di casa. Il Monte Secco brembano fa parte della lunga costiera calcarea (tra la Valle di Mezzoldo e la Val Fondra fin verso Foppolo), che inizia col Pizzo Badile (2044 m), prosegue col Monte Secco (2293 m), culmina con il Pegherolo (2369 m) per abbassarsi verso il Pizzo Cavallino (2284 m), risalire con il monte Cavallo (2323 m) e concludersi al Passo di S. Simone.

Siamo in sei, Elena, Claudio, Debora, Paolo, Ana Maria e Piero. Con noi due amici a quattro zampe, Birba e Muffin, già esperti in escursioni impegnative in montagna. La mattina di domenica 1 novembre 2013 il cielo è sereno, anche se carico di latente umidità, che potrebbe, come di fatto avverrà, svilupparsi nel corso della giornata in nuvole. Raggiunta Piazzatorre, proseguiamo in auto fino alla località Piazzo, dove parcheggiamo l'auto, imboccando la strada con indicazione 'Passo Monte Colle - CAI 118'. Seguendo le indicazioni, risalito l'argine manufatto del ‘gerù’ (ghiaione), ci inoltriamo nella fitta abetaia guadagnando rapidamente quota salendo accanto al vallone detritico che discende dal Costone. Accompagnati dalla vista del monte Secco con le sue rocciose, calcaree pareti rocciose, sovrastanti profondi canaloni detritici, saliamo in continua decisa salita fino a giungere ad una piccola radura con alcune panchette dove sostiamo un attimo. Ora il bosco si apre sempre più fino a giungere ad un capanno (1740 m) appollaiato su un dosso aperto sulla valle di Piazzatorre, che si stende sotto di noi con i suoi tetti grigi di pietra ardesia, mentre di fronte lo sguardo scorre verso i verdi pascoli delle Torcole (Vaga e Soliva), le sottostanti estese abetaie e verso le cime del Venturosa, Bacaimorti, Zuccone Campelli e fi verso il gruppo del Tre Signori. Proseguendo, arriviamo in poco tempo alla Baita di Monte Secco (1837 m), attrezzata ed adibita a bivacco sempre aperto. Da qui fino al Passo di Monte Colle (1938 m), che raggiungiamo in circa 20’, il sentiero sale su estesi pascoli (2 ore dalla partenza). Al Passo la vista si apre sul versante nord verso la valle di Valleve-Foppolo, ma nuvole basse stanno coprendo le cime e i panorami lontani oggi ci vengono negati. Proseguiamo comunque , nonostante la nebbia, verso la vetta del Monte Secco (2293 m), imboccando il sentierino di sinistra, che rimonta il largo costone erboso, di dosso in dosso, inizialmente in morbida salita. Successivamente il sentiero, piegando a sinistra, dopo tratto in falsopiano, sale in forte pendenza divenendo esposto ed impegnandoci su roccette facili prima e impegnative poi nel superamento, con l’aiuto delle mani, di uno spuntone roccioso. Dopo breve tratto su sentiero agevole tra torrioni, ci aspetta un altro, ultimo passaggio, su un altro spuntone roccioso, più impegnativo del precedente. Mentre due di noi affrontano con prudenza la salita sulle rocce, gli altri con i due amici a quattro zampe, si abbassano, aggirano il torrione alla base, risalgono un ripido canalino, riportandosi in cresta. Superati i tratti impegnativi, la cresta diviene per un tratto più ampia ed erbosa per poi restringersi di nuovo e ridivenire rocciosa, ma senza creare difficoltà nel raggiungere la croce di vetta del Monte Secco brembano (2293 m). Siamo contenti, anche se , purtroppo siamo immersi nella nebbia e non ci è consentito ammirare il panorama del dirimpettaio Pegherolo e le altre montagne circostanti dell’arco orobico. Dopo il pranzetto al sacco e le foto di vetta, scendiamo , mentre la nebbia dirada e ci permette maggiore visibilità. La discesa si rivela meno impegnativa di quanto ci aspettavamo sulla base delle difficoltà di salita, soprattutto perché riusciamo ad aggirare tutti e due i passaggi su roccia, anche se su tracce esposte, ma comunque ricche di appoggi ed appigli sicuri. Superate le difficoltà, approfittando di breve apertura delle nuvole, ci attardiamo a scattare foto in controluce, mettendoci in posa sui cocuzzoli panoramici della montagna. Ripresa la discesa, rientriamo nella nebbia che ci fa compagnia per tutto il percorso di discesa, rinunciando ovviamente alla salita al Pizzo Badile (2044 m) che pensavamo di poter fare col bel tempo. Bella escursione, soprattutto perché siamo riusciti, nonostante le difficoltà e la nebbia, a ‘conquistare’ la cima del Monte Secco Brembano ! Grazie, amici, della vostra cordiale e simpatica compagnia !