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FOTO dI SERGIO SANTINI

(Almè - Bergamo) -

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Sergio al Tambò
 
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Splendida ciaspolata in Engadina ai Piz Murtirol Arpiglia e Uter il 17 aprile 2010
Oggi sono con Dario e Giovanni per una bella escursione in Engadina per noi ormai una classica ciaspolata. Partiamo da Resgia e visto che la neve è bella portante decido di allungare il passo per passare anche dal Murtirol per poi ritrovarci sull'Arpiglia. Abbandono la strada e salgo direttamente il ripido pendio disboscato dove solitamente scendono gli scialpinisti. Arrivato a Q. 2300 taglio in diagonale verso il Murterol, li il versante è Nord e si affonda anche con le ciaspole, punto allora dritto verso la vetta del Murtirol fianco ovest così da trovare neve buona. Arrivato in vetta seguo l'ampia cresta verso l'Arpiglia poi con Giovanni proseguo verso l'Uter. Giornata bella con solo piccole nuvole che vanno e vengono.

Splendida ciaspolata in Engadina ai Piz Murtirol Arpiglia e Uter il 17 aprile 2010 - FOTOGALLERY

Splendida ciaspolata in Engadina ai Piz Murtirol Arpiglia e Uter il 17 aprile 2010 - FOTOGALLERY

Splendida ciaspolata in Engadina ai Piz Murtirol Arpiglia e Uter il 17 aprile 2010 - FOTOGALLERY

Splendida ciaspolata in Engadina ai Piz Murtirol Arpiglia e Uter il 17 aprile 2010 - FOTOGALLERY

Splendida ciaspolata in Engadina ai Piz Murtirol Arpiglia e Uter il 17 aprile 2010 - FOTOGALLERY

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Salita impegnativa al Grignone dal Cainallo per la Cresta di Piancaformia
il 10 aprile 2010

Era parecchio che pensavo a questa via di salita al M. Grignone, mi ero anche documentato leggendo alcune relazion1 (classificata come PD) e sentendo alcuni amici che l’avevano già percorsa mi ero convinto che fosse alla mia portata. Venerdì mi viene proposta la salita da Mattia e Marco ed accetto entusiasta. Partenza alle 5.30 da Almè, purtroppo Marco non c’è. Alle 6.46 inizia il cammino dal Cainallo, dopo un’oretta siamo in cresta qui non ci sono più tracce il percorso è da tracciare, prima su neve poco portante poi migliora sia la neve che la bellezza del percorso. Alla prima difficoltà mettiamo l’imbrago, anche se poi non utilizziamo, picca e ramponi e si prosegue alla scoperta dei vari passaggi chiave. Bellissima la cresta con passaggi su roccia, tratti affilati come lame di coltello, traversini insidiosi, impennate su neve dura, insomma di tutto un po’ senza mai eccedere o essere banale. Finalmente alle 11.20 siamo in vetta stanchi ma soddisfatti. Torniamo passando dal Rifugio Bogani, per fortuna ci eravamo portati le ciaspole perché la neve ormai era marcia e si sprofondava parecchio

Salita impegnativa al Grignone dal Cainallo per la Cresta di Piancaformia il 10 aprile 2010 - FOTOGALLERY

Salita impegnativa al Grignone dal Cainallo per la Cresta di Piancaformia il 10 aprile 2010 - FOTOGALLERY

Salita impegnativa al Grignone dal Cainallo per la Cresta di Piancaformia il 10 aprile 2010 - FOTOGALLERY

Salita impegnativa al Grignone dal Cainallo per la Cresta di Piancaformia il 10 aprile 2010 - FOTOGALLERY

Salita impegnativa al Grignone dal Cainallo per la Cresta di Piancaformia il 10 aprile 2010 - FOTOGALLERY

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Bellissima ciaspolata al Rif. Gherardi e Piani dell’Alben il 5 aprile 2010 (Foto Ivan Consonni)
Tranquilla escursione su neve più natalizia che pasquale con moglie e amici che non frequentano assiduamente come me la montagna. Bellissima giornata di sole, anche se ventosa dopo le precipitazioni nevose dei giorni scorsi. Partenza da quota 1200 visto che la strada diventa ghiacciata e non ci consente di arrivare sino a Quindicina.. Saliamo al Rifugio Gherardi seguendo quasi fedelmente la strada, la neve fresca è molta anche se distribuita in modo non omogeneo dal forte vento e quindi calziamo quasi subito le ciaspole. Arriviamo al Gherardi dove lasciamo gli zaini e i più proseguono lungo il sentiero dei mughi sino a quota 1766 m poi facciamo dietrofront giusto per poter tornare in orario per pranzare al caldo nel rifugio. Terminati la pausa mangereccia torniamo all'ex rif. Cesare Battisti e girovaghiamo sui piani dell'Alben per goderci a pieno la giornata e il piacere di ciaspolare in neve fresca.

Bellissima ciaspolata al Rif. Gherardi e Piani dell’Alben il 5 aprile 2010 (Foto Ivan Consonni) - FOTOGALLERY

Bellissima ciaspolata al Rif. Gherardi e Piani dell’Alben il 5 aprile 2010 (Foto Ivan Consonni) - FOTOGALLERY

Bellissima ciaspolata al Rif. Gherardi e Piani dell’Alben il 5 aprile 2010 (Foto Ivan Consonni) - FOTOGALLERY

Bellissima ciaspolata al Rif. Gherardi e Piani dell’Alben il 5 aprile 2010 (Foto Ivan Consonni) - FOTOGALLERY

Bellissima ciaspolata al Rif. Gherardi e Piani dell’Alben il 5 aprile 2010 (Foto Ivan Consonni) - FOTOGALLERY

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Salita al Pizzo delle Segade e discesa nella Valle D’Albaredo sino alla Casera Alpe Lago il 31 marzo 20
Dopo il passaggio della perturbazione di ieri e non sapendo quanta neve è caduta decido di andare verso il Passo S. Marco poi si vedrà. Parcheggio la macchina sotto i tornanti prima della diga in zona Madonna della Neve causa strada ghiacciata. Seguo quasi fedelmente la strada anche per sfruttare la traccia lasciata da uno scialp, zona rifugio ci saranno circa 20 – 30 cm di neve fresca anche se irregolare causa vento. Prima del passo visto le condizioni della neve risalgo un vallone che mi porta in vetta al Pizzo delle Segade. Giornata magnifica con cielo terso e solo qualche nuvola bianca qua e là. Decido allora di proseguire sul versante Valtellinese scendendo sino alle casere di Alpe lago sempre su neve intonsa, uno spettacolo Quando decido di tornare il cielo si e annerito sembrano nuvole temporalesche, sul versante Bergamasco. Arrivato al passo sembra che la provincia sia divisa in due ad est nero cupo e temporale con fulmini sulla zona Arera Menna mentre a Ovest splende ancora il sole. Per mia fortuna il temporale si sposta verso est lasciandomi asciutto. Bella e tranquilla escursione anche se lunga 26 Km specialmente con una neve che non era proprio l’ideale per le ciaspole

Salita al Pizzo delle Segade e discesa nella Valle D’Albaredo sino alla Casera Alpe Lago il 31 marzo 20 - FOTOGALLERY

Salita al Pizzo delle Segade e discesa nella Valle D’Albaredo sino alla Casera Alpe Lago il 31 marzo 20 - FOTOGALLERY

Salita al Pizzo delle Segade e discesa nella Valle D’Albaredo sino alla Casera Alpe Lago il 31 marzo 20 - FOTOGALLERY

Salita al Pizzo delle Segade e discesa nella Valle D’Albaredo sino alla Casera Alpe Lago il 31 marzo 20 - FOTOGALLERY

Salita al Pizzo delle Segade e discesa nella Valle D’Albaredo sino alla Casera Alpe Lago il 31 marzo 20 - FOTOGALLERY

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Salita invernale impegnativa al M. Secco Seriano da Parre > Rif. e Monte Vaccaro il 28 marzo 2010
Visto la bella neve trovata ieri al M. Bregagno decido di tentare la salita al M. Secco percorrendo la bella e in alcuni punti affilata cresta che parte dal frequentato M. Vaccaro. Punto la sveglia alle 5.30 (causa cambio per ora legale sarebbero le 4.30) per partire abbastanza presto e trovare la neve in condizione almeno sino al mio ritorno al Vaccaro. Alle 7.04 inizio a camminare, la neve la trovo in modo continuo solo dopo la la 2° baita M. Vaccaro fortunatamente è buona, portante ma non da ramponi, arrivato in vetta al Vaccaro calzo i ramponi e prendo in mano la picca e inizio a percorrere la cresta, vedo che due giovanotti mi precedono. La prima parte è abbastanza tranquilla, poi quando si inizia a vedere il versante opposto del M. Secco la cresta si fa più affilata con più decisi su e giù rimanendo sempre sul filo di cresta raggiungo la vetta, grande soddisfazione per un invernale che mi mancava, giungo al Vaccaro giusto in tempo visto che la neve ora comincia a mollare. Nel ritorno incontro gli amici del PieroWeb che stanno salendo al Vaccaro calorosi saluti e ritorno presto a casa.

Salita invernale impegnativa al M. Secco Seriano da Parre > Rif. e Monte Vaccaro il 28 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale impegnativa al M. Secco Seriano da Parre > Rif. e Monte Vaccaro il 28 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale impegnativa al M. Secco Seriano da Parre > Rif. e Monte Vaccaro il 28 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale impegnativa al M. Secco Seriano da Parre > Rif. e Monte Vaccaro il 28 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale impegnativa al M. Secco Seriano da Parre > Rif. e Monte Vaccaro il 28 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale impegnativa al M. Secco Seriano da Parre > Rif. e Monte Vaccaro il 28 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale impegnativa al M. Secco Seriano da Parre > Rif. e Monte Vaccaro il 28 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale impegnativa al M. Secco Seriano da Parre > Rif. e Monte Vaccaro il 28 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale impegnativa al M. Secco Seriano da Parre > Rif. e Monte Vaccaro il 28 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale impegnativa al M. Secco Seriano da Parre > Rif. e Monte Vaccaro il 28 marzo 2010 - FOTOGALLERY

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Salita al Monte Bregagno (Alto Lario) da Labbio fraz. di Musso il 27 marzo 2010
Dopo la mattinata lavorativa, visto la splendida giornata decido per un escursione con ritorno tranquillo da poter affrontare Oggi salgo nuovamente al Bregagno ma questa volta da un versante nuovo per me. Lungo viaggio in macchina Lecco, Colico, si ridiscende il lago sino a Musso e da li seguendo la strada che sale per 8 km sino alla fraz. Labbio (strada parzialmente sterrata o cementata tenere d’occhio i cartelli per l’agriturismo Labbio) Parcheggiato alla fine della strada 1020 m si segue la mulattiera per la chiesetta di S. Bernardo posta su un passo che guarda verso la valle di Albano. Da qui si segue l’ampia cresta che va a congiungersi nella parte finale con quella che sale da Pianello Lario. La neve era ottima per tutta la salita e parte della discesa tanto che l’abbiamo percorsa sempre con le ciaspole hai piedi, è comunque buona cosa aver con sé i ramponi per alcuni pezzi di cresta un po’ affilata che in discesa potrebbero creare problemi Bellissimo il panorama sull’alto lago e la bassa Valtellina

Salita al Monte Bregagno (Alto Lario) da Labbio fraz. di Musso il 27 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita al Monte Bregagno (Alto Lario) da Labbio fraz. di Musso il 27 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita al Monte Bregagno (Alto Lario) da Labbio fraz. di Musso il 27 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita al Monte Bregagno (Alto Lario) da Labbio fraz. di Musso il 27 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita al Monte Bregagno (Alto Lario) da Labbio fraz. di Musso il 27 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita al Monte Bregagno (Alto Lario) da Labbio fraz. di Musso il 27 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita al Monte Bregagno (Alto Lario) da Labbio fraz. di Musso il 27 marzo 2010 - FOTOGALLERY

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Salita invernale da Sparavera di Mezzoldo al Rif. S. Marco 2000 del 6 marzo 2010
Dopo la mattinata lavorativa, visto la splendida giornata decido per un escursione con ritorno tranquillo da poter affrontare anche al buio. Parto alle 13.08 da Sparavera fraz. Mezzoldo inizialmente seguendo il sentiero 113 che mi dovrebbe portare al Passo S. Marco passando per il Dosso Gambetta ma arrivato ad un certo punto quando il sentiero attraversa in piano un vallone con sopra pareti a picco opto per puntare dritto alla cresta. La scelta non si è rilevata molto felice, sono sbucato in cresta vicino a “La Corna” percorrendo un bosco innevato molto ripido con due passaggi delicati in cresta e varie gincane tra i rami sino a ricongiungermi al sentiero 113 vicino allo Stallone. Sentendo poi il rifugista avrei potuto percorre integralmente il sentiero poiché le pareti lì hanno già scaricato, pazienza un po’ di avventura non guasta. Sulla cresta il panorama si allarga in una giornata ventosa con giochi di luci e ombre create dalle nuvole che corrono in cielo. Arrivo al Rif. Passo S. Marco 2000 alle 17,20 , caffè, quattro chiacchiere e veloce discesa verso il Ponte dell’Acqua seguendo la Priula, qui fortunatamente trovo un passaggio in auto sino a Mezzoldo, ultima scarpinata sino a Sparavera godendomi le luci del tramonto che illuminano la costiera Cavallo Secco

Salita invernale da Sparavera di Mezzoldo al Rif. S. Marco 2000 del 6 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita alle Cime di Barbignaga 2368 m (Val Camonica) il 27 febbraio 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale da Sparavera di Mezzoldo al Rif. S. Marco 2000 del 6 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale da Sparavera di Mezzoldo al Rif. S. Marco 2000 del 6 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale da Sparavera di Mezzoldo al Rif. S. Marco 2000 del 6 marzo 2010 - FOTOGALLERY

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Bella e tranquilla ciaspolata al M. Motto della Scala tra Valcamonica e Valtellina il 13 marzo 2010
Anche oggi in compagnia di Dario e Giovanni ripetiamo una gita che come un pellegrinaggio facciamo tutti gli anni, meta il panoramicissimo Motto della scala. Raggiunta con il fuoristrada quota 1400 m ci incamminiamo verso le Baite Mola poste su un bellissimo pianoro, qui calziamo le ciaspole saliamo quindi il Motto con alcuni ripidi strappi ed alcuni traversi per giungere agli ometti di pietra che presidiano la cima, ottimo il panorama su alta Valtellina e Valcamonica, un forte vento gelido ci consiglia una rapida ritirata,(in tutte le volte che siamo saliti a questa cima siamo sempre stati scacciati dal vento, come se Eolo il dio dei venti degli antichi Greci avesse qui stabilito la sua dimora)

Apprendiamo una tragica notizia, che pubblichiamo perché possa servire a quanti salgono il Motto della Scala con la neve in modo che tengano presente il grave pericolo che nasconde sotto l'apparente assenza di pericolo valanghe e slavine.


" Ho avuto modo di leggere sul vostro sito la recensione sulla ciaspolata in località Motto della Scala.
Vorrei mettervi a conoscenza di quanto accaduto a mio padre ed ai suoi compagni proprio su quel percorso da voi descritto.
Anche loro infatti consideravano quella camminata come una splendida e tranquilla passeggiata priva di pericoli.
A 300 metri dalla vetta, però, una valanga con oltre 300 metri di fronte si è staccata travolgendoli.
Dei quattro amici solo uno è tornato a casa.
Gli altri tre, tra cui mio padre, hanno invece perso la vita.
Erano tutti e quattro alpinisti esperti che, quella mattina, avevo cambiato destinazione proprio per essere più tranquilli e sereni.
Nulla aveva fatto presagire, ai loro occhi esperti, la tragedia che di li a poco si sarebbe abbattuta su di loro.
L'incidente e' avvenuto il 27 novembre 2010. 
Tutte le informazioni in merito si possono trovare con una rapida ricerca su Google:
Valanga Mortirolo Riganti Lazzarini Parigi.
Di seguito un paio di testimonianze di Paolo Belotti, l'unico sopravvissuto all'evento.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/170605_il_superstite_mi_sono_salvato_nuotando_nella_neve_della_valanga/http://archiviostorico.corriere.it/2010/novembre/29/visti_sparire_sotto_valanga__co_7_101129029.shtml

Un saluto,
Alessandro Lazzarini "

Grazie, sig. Alessandro, della preziosa comunicazione, esprimendole i nostri sentimenti di cordoglio per quanto accaduto a suo padre ed ai suoi due amici.

Bella e tranquilla ciaspolata al M. Motto della Scala tra Valcamonica e Valtellina il 13 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Bella e tranquilla ciaspolata al M. Motto della Scala tra Valcamonica e Valtellina il 13 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Bella e tranquilla ciaspolata al M. Motto della Scala tra Valcamonica e Valtellina il 13 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Bella e tranquilla ciaspolata al M. Motto della Scala tra Valcamonica e Valtellina il 13 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Bella e tranquilla ciaspolata al M. Motto della Scala tra Valcamonica e Valtellina il 13 marzo 2010 - FOTOGALLERY

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Salita invernale da Sparavera di Mezzoldo al Rif. S. Marco 2000 del 6 marzo 2010
Dopo la mattinata lavorativa, visto la splendida giornata decido per un escursione con ritorno tranquillo da poter affrontare anche al buio. Parto alle 13.08 da Sparavera fraz. Mezzoldo inizialmente seguendo il sentiero 113 che mi dovrebbe portare al Passo S. Marco passando per il Dosso Gambetta ma arrivato ad un certo punto quando il sentiero attraversa in piano un vallone con sopra pareti a picco opto per puntare dritto alla cresta. La scelta non si è rilevata molto felice, sono sbucato in cresta vicino a “La Corna” percorrendo un bosco innevato molto ripido con due passaggi delicati in cresta e varie gincane tra i rami sino a ricongiungermi al sentiero 113 vicino allo Stallone. Sentendo poi il rifugista avrei potuto percorre integralmente il sentiero poiché le pareti lì hanno già scaricato, pazienza un po’ di avventura non guasta. Sulla cresta il panorama si allarga in una giornata ventosa con giochi di luci e ombre create dalle nuvole che corrono in cielo. Arrivo al Rif. Passo S. Marco 2000 alle 17,20 , caffè, quattro chiacchiere e veloce discesa verso il Ponte dell’Acqua seguendo la Priula, qui fortunatamente trovo un passaggio in auto sino a Mezzoldo, ultima scarpinata sino a Sparavera godendomi le luci del tramonto che illuminano la costiera Cavallo Secco

Salita invernale da Sparavera di Mezzoldo al Rif. S. Marco 2000 del 6 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita alle Cime di Barbignaga 2368 m (Val Camonica) il 27 febbraio 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale da Sparavera di Mezzoldo al Rif. S. Marco 2000 del 6 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale da Sparavera di Mezzoldo al Rif. S. Marco 2000 del 6 marzo 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale da Sparavera di Mezzoldo al Rif. S. Marco 2000 del 6 marzo 2010 - FOTOGALLERY

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Salita alle Cime di Barbignaga 2368 m (Val Camonica) il 27 febbraio 2010
Oggi escursione nella terra dei Camuni,meta la prima delle Cime di Barbignaga monti che già conosciamo per il vasto panorama che si gode dalla cima, ma ci torniamo con piacere tutti gli inverni. Prendiamo la vecchia mulattiera che porta verso il Rifugio Colombè ,sui 1500 mt si trova la neve fresca caduta ieri 20 30 cm, anche con le ciaspole si fatica abbastanza la neve è pesante tende a fare lo "zoccolo", al Colombè breve sosta per riconpattare il gruppo, ripartiamo seguendo le tracce degli scialpinisti, passiamo sotto la cima Colombè puntiamo ad una depressione che si affaccia sulla Valsaviore, ora percorriamo la cresta ovest in compagnia di un fastidioso vento, giunti all'anticima si vede la piramide della vetta che raggiungiamo in breve, spettacolare il panorama, veloce discesa verso il rifugio dove facciamo lo spuntino ,nel frattempo il cielo si è velato, a malincuore abbandoniamo questo magnifico poggio panoramico. Compagni di escursione Dario Claudio Giovanni (testo Giovanni Gervasoni)

Salita alle Cime di Barbignaga 2368 m (Val Camonica) il 27 febbraio 2010 - FOTOGALLERY

Salita alle Cime di Barbignaga 2368 m (Val Camonica) il 27 febbraio 2010 - FOTOGALLERY

Salita alle Cime di Barbignaga 2368 m (Val Camonica) il 27 febbraio 2010 - FOTOGALLERY

Salita alle Cime di Barbignaga 2368 m (Val Camonica) il 27 febbraio 2010 - FOTOGALLERY

Salita alle Cime di Barbignaga 2368 m (Val Camonica) il 27 febbraio 2010 - FOTOGALLERY

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Salita invernale con neve al Grignone-Rifugio Brioschi (2410 mt.) domenica 14 febbraio 2010
Giornata dalle previsioni incerte ma che poi si è rilevata abbastanza buona. Avendo a disposizione solo mezza giornata, essendo solo e non volendo rischiare di dover ravanare nella neve opto per il sempre bello e battuto percorso per il Grignone, così facendo partendo alle 6.50 poco dopo le 13 sono a casa stanco ma soddisfatto

Salita invernale con neve al Grignone-Rifugio Brioschi (2410 mt.) domenica 14 febbraio 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale con neve al Grignone-Rifugio Brioschi (2410 mt.) domenica 14 febbraio 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale con neve al Grignone-Rifugio Brioschi (2410 mt.) domenica 14 febbraio 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale con neve al Grignone-Rifugio Brioschi (2410 mt.) domenica 14 febbraio 2010 - FOTOGALLERY

Salita invernale con neve al Grignone-Rifugio Brioschi (2410 mt.) domenica 14 febbraio 2010 - FOTOGALLERY

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Tracciato percorso GPS-Piazzatorre-Torcole
Tracciato GPS


Ciaspolata ad anello:

Pizzino Gherardi Sodadura Piani d’Artavaggio

il 10 gennaio 2010

Profilo altimetrico e dati - Grafico - Sodadura
Profilo altimetrico e dati
Ritorno alla montagna dopo quindici giorni di fermo e 3 Kg presi causa feste e ferie al mare Partenza da Pizzino causa neve caduta nella notte10 cm alla partenza circa 40-50cm in alto, salito al Rif. Gherardi sfruttando le tracce di una macchina sino a Quindicina poi quelle di un ciaspolatore e uno a piedi sino al Gherardi. Da qui sino al Sodadura dovrò batterla tutta da solo con le ciaspole, la neve non è delle migliori. Mi conforta almeno il tempo visto che sono riuscito a bucare le nebbie fitte che mi hanno accompagnato sino al Gherardi. Arrivato al Cesare Battisti traccio il sentiero in cresta tra i pini mughi. Arrivo in cima al primo cucuzzolo che sono assai affaticato, proseguo lentamente sino alaa dase della piramide del Sodadura dove vista la pendenza tolgo le ciaspole e proseguo con attenzione poiché la neve è ventata e qui ne è rimasta poca di fresca e quella sotto è dura visto che son senza ramponi devo picchiare con forza lo scarpone nella neve così facendo iniziano a prendermi i crampi, ma per fortuna manca poco alla vetta. Foto di rito e poi scendo su bella traccia verso il Rif. Nicola immergendomi nuovamente nella nebbia. Mi rifocillo velocemente e poi inizio a seguire la pista battuta sino al ex Albergo di Artavaggio per prendere poi la nuova strada che mi riporterà a Pizzino per mia sfortuna non è ancora passato nessuno quindi altra sfacchinata. Circa a 1400 m trovo finalmente una traccia di ciaspolatori che mi agevolerà il rientro a Pizzino Bella gita anche se faticosa con questa neve fresca e i 3 Kg in più

Vedi itinerario direttamente in Google Heart

Ciaspolata ad anello: Pizzino Gherardi Sodadura Piani d’Artavaggio il 10 gennaio 2010 - FOTOGALLERY

Ciaspolata ad anello: Pizzino Gherardi Sodadura Piani d’Artavaggio il 10 gennaio 2010 - FOTOGALLERY

Ciaspolata ad anello: Pizzino Gherardi Sodadura Piani d’Artavaggio il 10 gennaio 2010 - FOTOGALLERY

Ciaspolata ad anello: Pizzino Gherardi Sodadura Piani d’Artavaggio il 10 gennaio 2010 - FOTOGALLERY

Ciaspolata ad anello: Pizzino Gherardi Sodadura Piani d’Artavaggio il 10 gennaio 2010 - FOTOGALLERY

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Tracciato percorso GPS-Piazzatorre-Torcole
Tracciato GPS


Salita alle Torcole da Piazzatorre

il 26 dicembre 2009

Profilo altimetrico e dati - GraficoTorcola-Soliva-e-Vaga
Profilo altimetrico e dati

Sgambata post mangiata natalizia e preparatoria al proseguo di S. Stefano. Per non accumulare troppe calorie decido di andare sulle Torcole. Parto presto per poter tornare all’ora di pranzo, la neve non è eccesiva ma è già consolidata visto che è stata lavata dal finale dell’ultima perturbazione per poi prendere la gelata di questa notte. Il torrente che scende è gonfio di acqua modello primavera. Parto dalla zona palazzetto del ghiaccio e seguendo la stradina passo per il rifugio Gremei per poi portarmi sul Torcola Soliva. Abbandonato le piste metto le ciaspole, la neve è abbastanza dura e le ciaspole non lasciano quasi traccia. Ora rimanendo sullo spartiacque mi porto sul Torcola Vaga godendomi lo splendido panorama. In discesa sui tratti ripidi la ciaspole non mi danno sicurezza, preferisco allora toglierle e per fortuna lo scarpone riesce a lasciare un' impronta sufficiente a rendere il passo sicuro. Rimetto le ciaspole solo più in basso quando inizio a bucare la crosta gelata. Alle 12 sono di nuovo alla macchina pronto per il rientro per il pranzo con conseguente nuovo accumulo non di neve ma di grasso

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Salita alle Torcole da Piazzatorre il 26 dicembre 2009 - FOTOGALLERY

Salita alle Torcole da Piazzatorre il 26 dicembre 2009 - FOTOGALLERY

Salita alle Torcole da Piazzatorre il 26 dicembre 2009 - FOTOGALLERY

Salita alle Torcole da Piazzatorre il 26 dicembre 2009 - FOTOGALLERY

Salita alle Torcole da Piazzatorre il 26 dicembre 2009 - FOTOGALLERY

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Tracciato percorso GPS-Campione
Tracciato GPS


Salita dai Campelli di Schilpario-Rifugio Bagozza

al M. Campioncino e Campione

l'8 dicembre 2009

 

Profilo altimetrico e dati - Campione Campioncino
Profilo altimetrico e dati

Oggi bellissima gita in Val di Scalve. Sono con Giovanni e Claudio con il suo cane Lady. Parcheggiato la macchina in località iniziamo a camminare subito su neve buona poiché compattata dalle motoslitte, calzeremo le ciaspole solo sotto il M. Campioncino. Raggiunto il M. Campioncino visto che è presto e la giornata è splendida saliamo anche al M. Campione scendiamo nella conca verso la val Camonica per poi tagliare a mezza costa per prendere la cresta est (c’è un solo punto un po’ affilato e ripido che richiede un po’ di attenzione se affrontato con le ciaspole specialmente in discesa). Si scende ora nella conca dove c’è una baita per mangiare appoggiati al muro riscaldati dal bel sole. Si torna ora passando dal passo dei Campelli. Ci fermeremo poi all’accogliente rifugio Cimon della Bagozza per berci una birretta

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Salita dai Campelli di Schilpario-Rifugio Bagozza al M. Campioncino e Campione l'8 Dicembre 2009  - FOTOGALLERY

Salita dai Campelli di Schilpario-Rifugio Bagozza al M. Campioncino e Campione l'8 Dicembre 2009  - FOTOGALLERY

Salita dai Campelli di Schilpario-Rifugio Bagozza al M. Campioncino e Campione l'8 Dicembre 2009  - FOTOGALLERY

Salita dai Campelli di Schilpario-Rifugio Bagozza al M. Campioncino e Campione l'8 Dicembre 2009  - FOTOGALLERY

Salita dai Campelli di Schilpario-Rifugio Bagozza al M. Campioncino e Campione l'8 Dicembre 2009  - FOTOGALLERY

Salita dai Campelli di Schilpario-Rifugio Bagozza al M. Campioncino e Campione l'8 Dicembre 2009  - FOTOGALLERY

Salita dai Campelli di Schilpario-Rifugio Bagozza al M. Campioncino e Campione l'8 Dicembre 2009  - FOTOGALLERY

Salita dai Campelli di Schilpario-Rifugio Bagozza al M. Campioncino e Campione l'8 Dicembre 2009  - FOTOGALLERY

Salita dai Campelli di Schilpario-Rifugio Bagozza al M. Campioncino e Campione l'8 Dicembre 2009  - FOTOGALLERY

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