ITINERARIO
Sabato 18 gennaio 2025, prevista bella giornata fredda ma col sole che intiepidisce la temperatura e così sarà.
Sono con Erica che compie questo bel percorso per la seconda volta, mentre io lo compio per l’ennesima volta.
Prima di incamminarci sul percorso ad anello dei Tre Faggi, sostiamo un attimo alla chiesa di Fuipiano , da dove godiamo un bel panorama sull’interra Valle Imagna.
Raggiunto il centro abitato, facciamo poi breve visita al bellissimo borgo antico di Arnosto, ben restaurato, con le case antiche in pietra, portali ad arco, tracce di affreschi, dai caratteristici tetti valdimagnini ‘a piode’ , coperti di un manto di lastre di calcare, dove hanno sede il Comune, la Biblioteca e il Museo di Fuipiano Valle Imagna.
Salita poi Via Milano, parcheggiata l’auto nei parcheggi nella zona del bacino dell’acquedotto in via Milano (1050 m circa) ci incamminiamo sulla stradina asfaltata-cementata a modo che si alza dolcemente tra bosco e ampie radure aperte sul bel panorama della Valle Imagna e del Resegone.
Ad un primo bivio con Crocefisso (punto di partenza-arrivo del nostro giro ad anello), tenuta la sinistra (sentiero 579), proseguiamo sulla stradetta per breve tratto per poi imboccare il sentiero vero e proprio 579 che sale a dx in decisa e anche ripida salita tra roccioni al Passo-Bocca del Grassello (1390 m).
Dal passo seguendo a sx il sentiero 571 attraversando la faggeta saliamo alle pendici della cima dello Zuc de Valmana, dove, poco oltre la Malga Cucco (1510 m), imboccando un sentiero a dx saliamo dal versante nord-ovest in decisa salita e pestando neve all’elaborata croce di vetta della Zuc de Valmana (1546 m), da dove si gode un bel panorama sulla Valle Imagna baciata dal sole, verso I Canti, il Resegone e le Grigne.
Sostiamo in vetta un bel po’ ammirando i panorami baciati dal sole e godendo un buon pranzetto al sacco.
Ritorniamo poi, abbassandoci lungo il sentiero di salita, attraversando il bosco di faggeta (sentiero 571) al Passo-Bocca del Grassello (1390 m).
Rientrati nella luminosa faggeta, risaliamo , pestando neve, ai pratoni sommitali, che, ripidi solo nel primo tratto, si fanno poi dolci e ci accompagnano alla graziosa Madonnina dei Canti (1563 m), dove il panorama si apre anche sulla Val Taleggio.
Seguendo il sent. 571, in bel saliscendi e pestando neve piuttosto ghiacciata, con suggestivi passaggi tra rocce a picco sulla valle, passiamo in cresta allo Zuc di Pralongone (1503 m).
Attraversando splendida faggeta, ci abbassiamo fino ad uscirne proprio di fronte ai magnifici secolari Tre Faggi (1399 m), purtroppo uno è spezzato col tronco disteso a terra che non ha retto per la vetusta età, la malattia e il peso della neve.
Siamo in un ambiente veramente suggestivo: queste maestose sagome, che si stagliano in posizione panoramica sulla dorsale della montagna risultando visibili da buona parte della valle, sorgono presso un tempietto dedicato alla Madonna circondato da moderni ‘dolmen’ che suggeriscono un’architettura celtica; spettacolare la vista sulla Valle Imagna.
Abbassandoci verso destra negli estesi pascoli, e poi in decisa discesa, ci abbassiamo alla stradetta agrosilvopastorale.
Dopo un breve tratto su sterrata, rientriamo nella faggeta per uscirne all’altezza del bivio incontrato in salita al mattino, dove chiudiamo l’anello e da dove rientriamo con breve discesa al punto di partenza contenti per la bella escursione.
Per questo itinerario puoi consultare il libro ‘I più bei sentieri della Lombardia Centrale’ di Piero Gritti e Sergio Papucci- Ed. Blu-Torino alle pag.135-136