Lunedì 3 maggio 2021, annunciata splendida giornata e così sarà!
In solitaria mi ispira di risalire, dopo l’ultima salita invernale con neve del 24 febbraio scorso, a Ca’ e Passo San Marco per vedere la situazione attuale dopo le abbondanti nevicate invernali e primaverili.
Lascio l’auto sullo slargo del tonante 9 (1600 m circa), proseguo a piedi lungo la strada ripulita dalla neve (ma sconsigliata alle auto per raggiungere i rifugi).
Ben presto, superata l’Alpe Monte Nuovo (1650 m circa), notata la presenza di fiori sui prati a monte, risalgo a vista in decisa e anche ripida salita fino a raggiungere su un dosso panoramico con una baita,dove ammiro, oltre ai panorami sul paesaggio circostante di monti e valli, estese fioriture di Crocus vernus e di Scilla bifolia nei prati rinverditi.
Sceso sulla strada asfaltata salgo al curvone della Casera Alpe Aga(1759 m).
Di fronte all’arrotondata sagoma bianca del monte Montù (1854 m) che mi si staglia davanti mi ispira a salirlo, anche se prima voglio salire ai rifugi e al Passo San Marco. Salirò al Montù al rientro pomeridiano.
Raggiunta facilmente la Cantoniera di Ca’ San Marco (1830 m) su stradetta ripulita dalla neve anche se con pareti di neve accumulata a monte e a valle, seguendo la Via Priula, sgombra di neve, risalgo facilmente al Passo San Marco (1992 m) dove la vista si allarga verso la Valtellina e la catena innevata delle Alpi Retiche.
Mentre mi godo un buon pranzetto al sacco, ammiro il bianco panorama della neve ancora accumulata sul versante valtellinese del Passo San Marco scattando foto panoramiche. Per rientrare ai rifugi scelgo di scendere dalla strada asfaltata, ancora ricoperta in parte da neve, ma dove è facile il passaggio sul lato a valle per lo più sgombro da neve.
Superato grande ammasso di neve di una valanga discesa dal Pizzo delle segade, e facendo comunque attenzione a possibili ultimi distacchi di sassi e terriccio, facilmente discendo al Rif. Passo San Marco 2000.
Bellissimi i panorami sulla conca del San Marco e verso valli e monti circostanti, che riconosco ormai per bene.
Disceso alla Casera Alpe Aga (1759 m), come programmato, seguendo l’evidente traccia nella neve ,salgo, pestando sempre neve, in decisa salita, sul costone dell’ondulato montel Montù (1854 m) fino a raggiungerne la cima per la prima volta.
Splendidi i panorami dalla cima che mi godo per la prima volta sui conosciuti monti circostanti che oggi osservo da un nuovo punto di vista. Disceso alla Casera Alpe Aga, mi abbasso un poco seguendo la strada per risalire sul dosso panoramico con baita salito il mattino e rigodermi lo spettacolo dei panorami e dei fiori.
Mi abbasso infine sulla sottostante strada e qui mi godo lo spettacolo finale di estese azzurre fioriture di Scilla bifolia nei prati da poco rinverditi.
Scopro anche una panoramica rustica croce lignea, prima mai notata, posta su un dosso come a protezione dei prati. Rientro infine al punto di partenza al tornate 9 seguendo la strada asfaltata, contento del bel percorso che mi ha offerto lo spettacolo di cime ancora ben innevate, di una nuova cima salita per la prima volta, pure ben innevata, quella del Montù e di verdi prati colorati da estese fioriture primaverili. Buona visione !