MercoledƬ 9 marzo 2022, annunciata bella giornata!
Cosa volere di meglio se non salire in montagna !
Sono in solitaria e ho in mente di rifare un bel percorso che mi era piaciuto, salire a Caā€™ San Marco dalla famosa Via Priula per poi proseguire al Passo e pestare un bel poā€™ di neve salendo in Cima Valle e dintorni!
Raggiunto in auto, salendo dalla provinciale di Valle Brembana, Ponte dellā€™acqua (1280 m) di Mezzoldo, lascio lā€™auto in uno degli slarghi della strada vicino al punto di partenza segnalato da cartello indicatore ā€Via Priulaā€™ ā€“ Strada Priula - Ponte dellā€™acqua-Ca San Marco, h 1.30 sent. 114 ā€.
Mi avvio sulla stradetta a tratti con neve ghiacciata, passo accanto allā€™ex-Rist. Rossi, per deviare subito a dx dove la stradetta diviene subito mulattiera che sale a tornanti nellā€™abetatia in decisa salita conservando in parte lā€™antico selciato.
Per buon tratto poi la Via Priula sale sgombra di neve, che invece comincia a tratti piĆ¹ in alto verso quota 1650 m ed oltre.
Uscendo dallā€™abetaia ed entrando nel pascolo della Casera Alpe Ancogno Soliva (1650 m) il sentiero prosegue per gran parte sgombro di neve che compare invece nel tratto finale prima di raggiungere la Casera Alpe Aga (1759 m).
Il panorama si allarga verso il sottostante Lago di Valmora ghiacciato e la sua vallata e verso la costiera del Mincucco-Colombarolo-Ponteranica, monti ben conosciuti perchĆ© saliti piĆ¹ volte.
Dalla Casera, raggiunto ben presto il Rif. Passo San Marco 2000 (1830 m), devio a sinistra e raggiungo Caā€™ San Marco (1830 m) da dove proseguo per il Passo San Marco seguendo la Via Priula (sent. 101) sgombra per gran parte dalla neve perchĆ© esposta al sole.
In decisa salita raggiungo Passo San Marco (1992 m) dove la neve ricompare alla grande.
La conca rivolta a nord-ovest verso la Valle di Albaredo (Sondrio), carica di neve, presenta poche tracce nella neve di scialpinsiti, ciaspolatori ed escursionisti.
Calzati i ramponi, mi risulta abbastanza facile salire il primo tratto del sent. 101 fino al primo scollinamento, dove la vista spazia verso la soprastante Cima Villa (2050 m) che intendo salire, verso il Pizzo delle segade (2168 m), il Fioraro (2341 m) e, piĆ¹ lontano, verso le Alpi Retiche.
Salgo quindi con attenzione, seguendo labili tracce esistenti, in ripida salita puntando i ramponi su neve dura, sulla Cima Villa (2050 m), dove la vista spazia a 360Ā° verso la Valle Brembana a sud e verso la Valtellina e le Alpi Retiche a nord.
Qui sosto un bel poā€™ , baciato dal sole e spazzato dal vento, a godermi lo splendido panorama e anche un buon pranzetto al sacco.
Sono solo quindi non cedo alla tentazione di salire al vicino Pizzo delle Segade (2168 m), la cui salita ĆØ giĆ impegnativa senza neve!
Disceso poi con grande attenzione dalla Cima Valle al colletto sottostante del sent. 101, salgo sulla cimetta di fronte panoramica sulla Valle di Albaredo che mi permette di godere bellissimi panorami da altri punti di vista insieme ad affondi nella neve rammollita dal sole nelle calde ore pomeridiane.
Rientrato al Passo San Marco, per compiere un bel percorso ad anello, decido di scendere non dal percorso di salita della Via Priula, ma dalla strada prov.48 del Passo San Marco, ricoperta solo per brevi tratti dalla neve per cui mi risulta facile il cammino e non necessario lā€™uso dei ramponi, riposti nello zaino.
Seguendo letteralmente il percorso della strada nei suoi ampi panoramici tornanti, disceso al Rif. San Marco 2000 (1830 m), mentre il sole si abbassa dietro i monti , mi abbasso alla Casera Alpe Aga e a seguire fino alla Madonna delle nevi (1350 m) nella luce del tramonto, rientro al Ponte dellā€™acqua (1280 m) chiudendo un bellā€™anello, felice di averlo percorso per la seconda volta percorrendo in salita la vecchia bella mulattiera della Via Priula e pestando neve ancora abbondante sul versante valtellinese oltre il Passo San Marco !