GiovedƬ 23 gennaio 2010, annunciata bella giornata con temperatura mite in montagna!
Cosa volere di meglio se non salire in montagna !
Sono in solitaria e ho in mente di fare qualcosa di nuovo...son salito molte volte a Ca' e Passo San Marco, ma non sono mai salito dalla Via Priula !
Detto fatto, oggi l'occasione giusta per salire a Ca' San Marco per la prima volta dalla famosa Via Priula!
Raggiunto in auto, salendo dalla provinciale di Valle Brembana, Ponte dell'acqua (1280 m) di Mezzoldo, lascio l'auto in uno degli slarghi della strada vicino al punto di partenza segnalato da cartello indicatore Strada Priula - Ponte dell'acqua-Ca San Marco, h 1.30 sent. 114 ..
Mi avvio sulla stradetta, passo accanto al Rist. Rossi, per deviare subito a dx dove la stradetta diviene subito mulattiera che sale a tornanti nell'abetatia in decisa salita conservando a tratti l'antico selciato.
Per buon tratto la Via Priula sale sgombra di neve, che invece comincia piĆ¹ in alto verso quota 1650 m ed oltre.
Infatti, uscendo dall'abetaia ed entrando nel pascolo della Casera Alpe Ancogno Soliva (1700 m circa) il sentiero diviene innevato e il colore verde dell'abetaia viene sostituito da quello bianco splendente della neve.
Raggiunta senza problemi la Casera, sosto e, visto a tratti il fondo del sentiero ricoperto da neve dura se non ghiacciata, calzo i ramponi.
Cammino ora sicuro di non scivolare anche perchĆØ la salita diviene sostenuta con tratti ripidi.
Raggiungo ben presto la Casera Alpe Aga (1759 m) dove il livello della neve supera i 70/80 cm, calcolati sui grossi blocchi di neve scivolati dal tetto in lamiera della casera.
Il panorama si allarga verso il sottostante Lago di Valmora ghiacciato e la sua vallata e verso la costiera del Mincucco-Colombarolo-Ponteranica, monti ben conosciuti perchĆØ saliti piĆ¹ volte...senza neve.
Dalla Casera, raggiunto ben presto il Rif. Passo San Marco 2000 (1830 m), devio a sinistra e raggiungo Ca' San Marco (1830 m) da dove proseguo per il Passo San Marco seguendo la traccia nella neve segnata da escursionisti che mi hanno preceduto.
In decisa salita su traccia visibile nella neve a tratti molle con possibili affondi, a tratti dura dove vengono utili i ramponi sono al Passo San Marco (1992 m).
Non sono solo, altri escursionisti e alcuni sci alpinisti sono al Passo.
Nella conca rivolta a nord-ovest verso la Valle di Albaredo (Sondrio), abbondantemente innevata, la strada ĆØ tutta battuta-tracciata dalle motoslitte, dagli scialpinsiti, dai ciaspolatori e dagli escursionisti.
Mi risulta quindi facile salire il primo tratto del sent. 101 fino al primo scollinamento, dove la vista spazia verso la soprastante Cima Villa (2050 m) che intendo salire, verso il Pizzo delle segade (2168 m) il Fioraro (2341 m) e, piĆ¹ lontano, verso le Alpi Retiche.
Salgo quindi, seguendo tracce esistenti, in ripida salita puntando i ramponi su neve dura, sulla Cima Villa (2050 m), dove la vista spazia a 360 gradi verso la Valle Brembana a sud e verso la Valtellina e le Alpi Retiche a nord.
Qui sosto un bel po' , baciato dal sole, a godermi lo splendido panorama e anche un buon pranzetto al sacco.
Sono solo quindi non cedo alla tentazione di salire al vicino Pizzo delle Segade (2168 m), la cui salita ĆØ giĆ impegnativa senza neve!
Disceso poi dalla Cima Valle al colletto sottostante del sent. 101, salgo sulla cimetta di fronte panoramica sulla Valle di Albaredo che mi permette di godere bellissimi panorami da altri punti di vista.
Rientrato poi al Passo San Marco, per compiere un bel percorso ad anello, decido di scendere non dal percorso di salita della Via Priula, ma dalla strada prov. del Passo San Marco, ricoperta abbondantemente dalla neve battuta dalle motoslitte per cui mi risulta facile il cammino e non necessariol'uso dei ramponi, che pure calzo ancora.
Seguendo letteralmente il percorso della strada nei suoi ampi panoramici tornanti, disceso al Rif. San Marco 2000 (1830 m), mentre il sole si abbassa dietro i monti , mi abbasso alla Casera Alpe Aga e a seguire fino al nono tornante, dove termina la strada ricoperta dalla neve.
A questo punto tolgo i ramponi e, disceso alla Madonna delle nevi (1350 m) nella luce del tramonto inoltrato, rientro al Ponte dell'acqua (1280 m) chiudendo un bell'anello, felice di averlo percorso cos' ampio per la prima volta testando la vecchia mulattiera della Via Priula e in solitaria sulle nevi del San Marco !