28 novembre 2018, annunciata bella giornata, con Prisca e la sua cagnolina montagnina Stelina e con Francesco, salgo per l’ennesima volta volentieri in Cima Grem.
Raggiunta in auto Zambla Alta, dal Passo di Zambla passiamo al bivio alla Santella (Cappella della Madonna di Caravaggio).
Qui, seguendo l'indicazione C.A.I. 'Cima di Grem', seguita la stradina sterrata, raggiungiamo uno slargo, dove parcheggiamo l’auto.
A piedi, disceso un breve tratto sulla stradetta sterrata, imbocchiamo il sentiero 223 per Cima Grem.
Il primo tratto di sentiero, in facile salita, si snoda in un valloncello, tra boschi di latifoglie con alti faggi secolari; la vista dà sul versante nord dell'Alben e sulla sottostante Val del Riso con l'abitato di Cantoni d'Oneta in primo piano.
Splende il sole e la temperatura non è fredda.
Dopo un'ora circa di cammino su bel sentiero in decisa salita anche a tornanti il bosco si dirada per lasciare man mano spazio agli estesi pascoli della vicina Baita di Mezzo (1447 m) dove la vista si allarga ad est sulla Valle Seriana.
Ben visibili i resti delle antiche miniere di calamina: scavi, imbocchi di gallerie, scarichi di materiale estratto, ricoveri per i minatori,...
Sul declivio erboso ci sono alcune grandi pozze, abbeveratoio per le mandrie all'alpeggio nei mesi estivi.
In breve tempo raggiungiamo la Baita Alta (1631 m), dove , lasciando il sentiero 223 che prosegue per il Bivacco Mistri, scegliamo di deviare sulla variante di sinistra per raggiungere la vetta percorrendo il ripido, impegnativo sentiero di cresta.
Dalla Baita Alta, raggiunta la cresta panoramica sulla conca di Oltre il Colle, ne risaliamo un buon tratto in ripida e faticosa salita fino a raggiungere l'anticima a quota 2001, dove inizia la neve (15 cm circa) non ghiacciata, come temevamo, anzi ammorbidita dal sole.
Quindi non calziamo i ramponi, ma procediamo con la dovuta attenzione.
Davanti a noi la cresta affilata di Cima Grem innevata con buona traccia di escursionisti passati prima di noi, oltre si staglia la maestosa mole del Pizzo Arera.
Percorsa con attenzione l'affilata cresta, raggiungiamo CIMA GREM (2049 m) sulla quale si staglia la solida croce di ferro alta circa 3 mt., posta nell'agosto 1962 in memoria di Don Severino Tiraboschi di Gorno.
Il panorama a 360° spazia sulle Alpi Orobie a nord, con in fronte il massiccio roccioso del Pizzo Arera e, lontano, il Pizzo del Diavolo, sulla conca di Oltre il Colle e sulle Prealpi Orobie a sud fin verso il Resegone e la Pianura Padana e verso la Val del Riso e la Valle Seriana.
Ci tratteniamo in vetta per il pranzetto al sacco in compagnia di altri escursionisti tra i quali Oriano che si presta per farci foto e l’amico Matteo.
Ci attardiamo ad ammirare il panorama, scattando fotografie anche panoramiche.
Dopo la sosta in vetta, scendiamo sempre con attenzione, alla Bocchetta di Grem (1976 m) dove rientriamo sul sentiero 223, unificato col sentiero 263, che discendiamo ben tracciato sulla neve, fino al Bivacco Mistri, dove ci viene offerto un buon caffè.
Da qui ci abbassiamo sul 223 ai pascoli della Baita Alta, dove incontriamo cavalli al pascolo.
Scendiamo infine al Colle di Zambla, dove ammiriamo i colori del tramonto sulla conca di Oltre il Colle e le sue cime.