20 novembre 2017, annunciata bella giornata, con Prisca con la sua cagnolina montagnina Stelina e con Susi con la sua quattro zampe Nika, salgo per l’ennesima volta volentieri in Cima Grem.
Raggiunta in auto Zambla Alta, dal Passo di Zambla passiamo al bivio alla Santella (Cappella della Madonna di Caravaggio).
Qui, seguendo l'indicazione C.A.I. 'Cima di Grem', seguita la stradina sterrata sulla sinistra, raggiungiamo uno slargo, dove parcheggiamo l’auto.
A piedi, disceso un breve tratto sulla stradetta sterrata, imbocchiamo il sentiero 223 per Cima Grem.
Il primo tratto di sentiero, in facile salita, si snoda in un valloncello, tra boschi di latifoglie con alti faggi secolari; la vista dà sul versante nord dell'Alben e sulla sottostante Val del Riso con l'abitato di Cantoni d'Oneta in primo piano.
Splende il sole e la temperatura è mite.
Dopo un'ora circa di cammino su bel sentiero in decisa salita anche a tornanti il bosco si dirada per lasciare man mano spazio agli estesi pascoli della vicina Baita di Mezzo (1447 m) e la vista si allarga ad est sulla Valle Seriana.
Ben visibili i resti delle antiche miniere di calamina: scavi, imbocchi di gallerie, scarichi di materiale estratto, ricoveri per i minatori,...
Sul declivio erboso ci sono alcune grandi pozze, abbeveratoio per le mandrie all'alpeggio nei mesi estivi.
In breve tempo raggiungiamo la Baita Alta (1631 m), dove , lasciando il sentiero 223 che prosegue per il Bivacco Mistri, scegliamo di deviare sulla variante di sinistra per raggiungere la vetta percorrendo il ripido, impegnativo sentiero di cresta.
Dalla Baita Alta raggiunta la cresta, panoramica sulla conca di Oltre il Colle, ne risaliamo un buon tratto in ripida e faticosa salita fino a raggiungere l'anticima a quota 2001, dove inizia la neve non ghiacciata , come temevamo, anzi ammorbidita dal sole.
Quindi non calziamo i ramponi, ma procediamo con la dovuta attenzione.
Intanto si sono sparse sopra di noi nuvole inaspettate , che ,pur lasciando a tratti spazio ai raggi del sole, ci nascondono alcune cime circostanti, tra le quali quella del Pizzo Arera.
Salendo incontriamo amici che frequentano, per programmare le proprie escursioni, il mio sito www.pieroweb.com.
Si complimentano, ringraziandomi del servizio che offro loro.
Percorsa con attenzione l'affilata crest, raggiungiamo CIMA GREM (2049 m) sulla quale si staglia la solida croce di ferro alta circa 3 mt., posta nell'agosto 1962 in memoria di Don Severino Tiraboschi di Gorno.
Il panorama a 360° spazia sulle Alpi Orobie a nord, con in fronte , ma oggi poco visibile, l massiccio roccioso del Pizzo Arera e, lontano, il Pizzo del Diavolo, sulla conca di Oltre il Colle e sulle Prealpi Orobie a sud fin verso il Resegone e la Pianura Padana e verso la Val del Riso e la Valle Seriana.
Ci tratteniamo in vetta per il pranzetto al sacco in compagnia di altri numerosi escursionisti.
Ci godiamo a tratti qualche apertura delle nuvole e un po’ di sole.
Ci attardiamo ad ammirare il panorama, scattando fotografie anche panoramiche.
Dopo la sosta in vetta, scendiamo sempre con attenzione, alla Bocchetta di Grem (1976 m) dove rientriamo sul sentiero 223, unificato col sentiero 263, che discendiamo ben tracciato sulla neve, fino al Bivacco Mistri.
Qui, lasciato il sent. 223, che prosegue a destra, continuiamo sul sent. 263 che si abbassa a destra in direzione del Bivacco Telini.
In circa 20’ , su sentiero erboso ora senza neve in comoda discesa, siamo al Bivacco Telini (1647 m) con accanto la bella Madonnina, posta sopra una struttura metallica circolare, panoramica verso la Valle del Riso, l’Alben e la Valle Seriana.
Siamo al tardo pomeriggio e si annuncia il vicino tramonto.
Dopo numerose foto, risaliamo sul sentiero 263 a riprendere, tramite un sentiero di raccordo segnalato, la Baita Alta di Grem, dove rientriamo sul sent,. 223 salito la mattina.
Da qui scendiamo verso il Colle di Zambla, ammirando i colori del tramonto.
Rientriamo al punto di partenza, all’auto, quando ormai si stanno esaurendo le ultime luci della giornata.