PIANI D'ARTAVAGGIO Percorso fotografico del 14 marzo 2007 |
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1 (Pizzino > Piani d'Artavaggio) - 2 (Piani d'Artavaggio > Rif. Gherardi) - 3 (Avolasio >< Piani d'Artavaggio) 4 (Avolasio > La Sella, 29 ott. 12) - 5 (Avolasio > La Sella 10 apr. 13) 7 (Culmine S. Pietro - Zuc di Maesimo - 19 ott. 2015) 9 Sulle nevi dei Piani d’Artavaggio (1650 m) da Avolasio (1050 m) il 22 dicembre 2020 10 -Sulle nevi dei Piani d’Artavaggio (1650 m) da Avolasio (1050 m) il 29 novembre 2021
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I Piani d'Artavaggio visti dal Cancervo, dal Venturosa, dal Rifugio Gherardi |
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Panoramica dal Cancervo sulle Orobie circostanti con vista sui Piani d'Artavaggio |
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Panoramica dal Venturosa verso la Val Taleggio con i Piani d'Artavaggio, l'alta e la media Valle Brembana |
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Panoramica dal Cancervo verso la Valle Taleggio, il Resegone, le Grigne e oltre |
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Pamoramica dal Gherardi verso i Piani d'Artavaggio e le Grigne 10 marzo 07 |
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1 (Pizzino > Piani d'Artavaggio) - 2 (Piani d'Artavaggio > Rif. Gherardi) - 3 (Avolasio >< Piani d'Artavaggio) |
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Si tratta di un'escursione facile, adatta per tutte le stagioni, tempo e neve permettendo. Per l'intero percorso si calcolano circa 5 ore tra salita da Pizzino di Taleggio (mt. 950 c.) ai Piani d'Artavaggio (mt. 1650), traversata sulla DOL al rif. Gherardi e dicsesa a Quindicina e quindi al punto di partenza, dove abbiamo lasciata l'auto. Offre un percorso vario, in buona salita nella prima parte, in saliscendi e discesa nella seconda; oltre che di grande iinteresse paesaggistico-naturalistico, offre anche molte testimonianze di interesse storico riguardanti il passato di civiltà contadina della Val Taleggio. |
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Raggiunto Pizzino, si prosegue in auto sulla strada con indicazione Rifugio Gherardi, per circa un km. fino alla indicazione segnaletica sulla sinistra 'Località Fraggio'. Posteggiata l'auto, ci si avvia sul sentiero fino a raggiungere in poco tempo la località Fraggio, per la cui approfondita ed esauriente storia si rimanda alla pagina di Sergio Salvetti nel sito Val Taleggio: passato e presente. |
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Ciliegi in fiore in località Fraggio |
Fiori di ciliegio |
Il piccolo antico borgo di Fraggio da tempo è in stato d'abbandono e le costruzioni stanno andando progressivamente in rovina, tante ridotte a ruderi. Non vi abita stabilmente più nessuno. In buono stato rimangono poche costruzioni oltre alla chiesetta quattrocentesca di S. Lorenzo caratterizzata da alcuni accorgimenti costruttivi: il rosone nella facciata, il massiccio portale d'ingresso in pietra viva, il portone in legno, la piccola sagrestia laterale e il tetto particolarmente spiovente che, osservato dall'abside, dà luogo ad un effetto prospettico particolarissimo. |
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Antica chiesetta quattrocentesca di San Lorenzo a Fraggio |
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Una costruzione ristrutturata a modo |
La chiesetta vista da lato |
Lasciata Fraggio, percorrendo il sentiero 155 che sale da Pizzino, si raggiunge, inoltrandosi nella valle, il sentiero 155 che sale da Reggetto, che ci porterà fino ai Piani d'Artavaggio. Oltrepassata una valletta il sentiero in buona salita ci porta in circa mezz'ora all'amena località Bonettto a mt. 1126 con cascinale e pensana. |
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L'antico picccolo borgo di Fraggio |
Salendo il sentiero 150 per Artavaggio |
In vista della località Bonetto (mt. 1126) |
Sota alla cascina di Bonetto |
Il sentiero 150 prosegue attraversando una radura con capanno per uccellagione, prima di giungere ad una dolce conca prativa imbiancata da una estesa fioritura primaverile di crocus. In vista cascinali in disuso. |
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Quel che resta di cascine, stalle, fienili d'un tempo |
Radura con capanno per uccellagione |
Mulattiera tra muri a secco, betulle e faggi secolari |
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Scorcio su prati bianchi di crocus e cascine in disuso |
Crocus vernus in fiore |
Per un buon tratto ci si inoltra nel bosco per poi uscire su aperti pascoli con ampia vista sulla Valle Taleggio e verso il Sodadura. |
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Il sentiero 150 si inoltra nel bosco |
Nel bel mezzo dei boschi |
Il monte Sodadura |
Il sentiero 150 si apre su ampi pascoli ricoperti di crocus in fiore |