ACCESSO E PARCHEGGIO: Il Passo di Zambla si raggiunge con la SP27 di Valle Serina, (imboccata dalla provinciale di Valle Brembana ad Ambria di Zogno) oppure con la SP46 da Ponte Nossa (Val Seriana). Da qui, raggiunto, su strada prima asfaltata e poi sterrata, il Passo della Crocetta, si prosegue in Via del Colle (strada sterrata-pista di sci) fino al cartello indicatore per il Monte Alben, sul lato sinistro, dove si parcheggia con facilità.

ITINERARIO Con me Susi, che sale per la prima volta in Alben in compagnia dell’amica montagnina a quattro zampe Nika e Aldo del CAI Valle Serina, che, abitando a Serina e componente con vari incarichi del CAI Valle Serina (di cui è stato per anni Presidente) sale in Alben per l’ennesima volta, grande esperto quindi che ci fa anche da guida.
Imboccato il sentiero 501 per l'Alben e la Baita Nembrini, saliamo per circa mezz'ora nel bosco tra faggi ed abeti.
Usciti allo scoperto seguiamo il ripido sentiero (sempre ben segnato) del canalone fino al Col dei Brassamonti, dove la vista, che prima si rivolgeva a nord verso la conca di Oltre il Colle, ora si apre ad oriente verso la sottostante Valle del Riso e la Val Seriana fin alla Presolana ed oltre (1755 m; 1.30 ore).
Giunti al bivio, deviando sul sentiero pianeggiante di sinistra, raggiungiamo in breve, su sentiero ben tracciato, la Baita Nembrini (1780 m), annidata tra le rocce del versante orientale dell'Alben, dove sostiamo un momento per lavoretti in loco di Aldo che ci fa visitare la Baita e l’annesso ‘Bus di Ciocc’ .
Rientriamo quindi sul 501, che, in decisa salita, passando sotto il caratteristico Torrione d'Alben, ci porta al Passo la Forca (1848 m).
Al passo, crocevia per le cime d'Alben, sostiamo un momento alla Baita del Gioàn, piccolo bivacco di emergenza ricavato nella roccia e fornito di tutto, ma dove è consentito pernottare solo in caso di estremo bisogno.
Saliamo quindi a Cima Croce, seguendo il sentiero, ben segnalato, che si snoda faticosamente tra i numerosi massi sparsi tra poche macchie verdi. Sostiamo per foto e relax su questa bella cima panoramica specie sulla sottostante a picco conca di Oltre il Colle (1975 m).
Scesi poi al Passo La Forca, imbocchiamo a sinistra il sentiero unificato 501 e 502 per Cima Alben (EE), che presenta alcuni passaggi esposti, ma non difficili, sulla cengia del versante orientale, da affrontare con attenzione.
Curioso e divertente un attraversamento sotto un masso incassato nel crinale che forma una vera e propria grotta.
Seguendo le indicazioni di Aldo, affrontiamo con attenzione anche un tratto di variante esposta sulla Val del Riso e scopriamo, più avanti, appollaiata su un alto torrione, una bella croce, mai notata prima, raggiungibile solo da alpinisti esperti mediante arrampicata molto impegnativa.
Noi ci accontentiamo di scattare foto a distanza.
Continuando su questa impegnativa traccia, che procede in saliscendi tra massi, spuntoni rocciosi e tratti regolari, guadagniamo la cima del Monte Alben (2020 m, 0.45 ore dal Passo La Forca, dove una palina indica erroneamente, a n ostro avviso, un tempo di 30 minuti).
La giornata è bella e la visibilità buona, per cui godiamo di uno splendido panorama a 360°, in particolare verso l’Arera e il gruppo del Redorta a nord, a est verso la Presolana, a ovest verso il Resegone e le Grigne, che fanno da cornice alle lontane sagome del Rosa e del Cervino.
Dopo la meritata sosta con foto e pranzetto di vetta, proseguendo in anello, scendiamo, seguendo prima un tratto del sentiero 530 fino al grande ripetitore, poi , prendendo a sinistra, ci abbassiamo alle Baite delle Casere Alte d’Alben, fermandoci per un po’ di relax, accanto ad un grande masso erratico posto nel bel mezzo di un pianoro erboso.
Proseguendo sul sent. 502, agganciato alle baite, ci abbassiamo al Passo del Sapplì (1492 m) , passando in successione dalla ‘Baita Sura’, dalla cappelletta di San Rocco, dal Cascinetto e dalle varie belle pozze d’abbeverata poste accanto alle baite.
Scendiamo dal Passo del Sapplì e, al bivio Serina-Zambla, Aldo prosegue a sx sul 502 per scendere a Serina, mente Susi ed io proseguiamo a dx in falsopiano per raggiungere il punto di partenza.
Passando quindi in successione ed in lunga camminata dalla Casina Bianca (1407 m), dal Pian della Mussa, dal Pian della Palla, rientriamo al punto di partenza, chiudendo così un bel grande anello-periplo del Monte Alben.
Puoi vedere un bell’anello in Monte Alben, simile a questo, ma meno lungo, sul libro ‘I più bei sentieri della Lombardia Centrale’ di Piero Gritti e Sergio Papucci, Ed. Blu –Torino alle pag. 199-201.