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FOTO dI
ALESSANDRO STEFANELLI (Seriate - Bergamo) - |
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Dai Piani di Ceresola allo Zucco del Corvo a 'zigo-zago' con tanta neve (21 dicembre 08) |
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Come potete immaginare, nemmeno questo fine settimana sono stato in casa: dopotutto, con i regali per Natale ero a posto, il cielo era limpido, le previsioni davano anke temperature piacevoli in quota, quindi non mi sembrava proprio il caso di starmene tra 4 mura!
Stavolta ho scelto i Piani di Ceresola sopra Valtorta come punto di partenza della passeggiata, ma visto il caos già presente al parcheggio, mi son presto dileguato a destra sul sentiero che porta verso il rifugio Grassi. Non c’erano tracce, così ho zizzagato un po’ per il bosco fino ad arrivare al passo Gandazzo (1651m) ed , una volta constatato che le cresta era stata spazzata dal vento e di neve non ce n’era tantissima, mettendomi al sicuro da pericolosi “scarichi”, son salito fino allo Zucco del Corvo. Pochi metri sotto al Passo del Toro la neve accumulata era parecchia, così ho preferito non correre rischi, godermi un limpidissimo panorama a 360° e ridiscendere verso i Piani di Bobbio dove ho accontentato il mio pancino che già da un po’ brontolava!! |
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Ciaspolando nel vento ai Piani dell'Avaro (7 dic. 08) |
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Domenica 7 dicembre ai Piani dell’Avaro è stata una giornata limpida e molto ventosa, che mi ha fatto cispolare solo per un paio di orette verso il Mincucco, che non ho raggiunto, e poi far presto dietro front e scattare qualche foto a ciò che l’aria ha curiosamente modellato |
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ho passato una domenica sotto i fiocchi: stavolta c’era Eusebio a farmi compagnia, e con l’intenzione di salire con le ciaspole al Rif. Calvi siamo partiti verso le 9.00 da Carona. Di questa semplice meta è rimasta solo “l’intenzione” di raggiungerla ed un po’ di foto. Infatti la neve fresca era soffice e leggerissima quindi, nonostante le ciaspole ai piedi, i nostri passi sfondavano fino al ginocchio. Siamo andati avanti così fino al Prato del Lago, raggiunto dopo più di 2 ore di marcia, e li ci siamo fermati. Solo quattro ragazzi dopo averci raggiunto sfruttando le nostre tracce, hanno poi proseguito in direzione del Rifugio Calvi dandosi cambi regolari a batter la neve e scomparendo poi nella nebbia che avvolgeva il sentiero in salita. Ben visibile è rimasto invece il nuovo Crocifisso messo lo scorso autunno dal Gruppo Alpinistico Penne Nere di Boccaleone (BG): ne ho poi approfittato per scattare un po’ di foto a Carona e Pagliari avvolti dal fresco manto bianco.
Con l’arrivo della neve è tornato dopo 10 mesi anche il Pupazzo Freddy: stavolta è stato costruito all’inizio del sentiero perché al Prato del Lago la neve era troppo farinosa e non ne voleva sapere di star unita per dar forma “all’omino bianco” |
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Dalle Baite di Mezzeno alla cima del Monte Vetro con neve fresca - 23 novembre 08 |
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Breve racconto della gita di ieri: freddo pungente al mattino, alle 9.30 c’era -6°c alle Baite di Mezzeno sopra Roncobello (poco più di 1500 m), quindi senza troppo guardarmi in giro, scarponi ai piedi e partenza verso il passo Branchino. Prima mezz'ora di camminata tutta in ombra, ma, una volta arrivato al sole, la situazione si è fatta un po’ più piacevole. Dopo poco più di due ore ho raggiunto la croce del Monte Vetro (2057 m), ma in vetta continuavano ad arrivare folate di aria gelida che, nonostante il sole, mi hanno convinto a scendere un po’ sottocresta prima di concedermi finalmente un po’ di riposo a temperature più accettabili. Sono tornato all’auto quando ormai il sole scendeva dietro le creste e la temperatura “in decisa risalita” segnava -4°C!! |
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Salita dal Passo della Presolana alla Grotta dei Pagani, passando da Baita Cassinelli e Cappella Savina (16 nov. 08) |
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Come previsto venerdì sera dal Rega, il grande sole splendente su tutta la provincia c’era davvero!! Nemmeno una nuvola in cielo, era davvero tanto tempo che non trovavo una giornata così limpida per le mie passeggiate, ed, attratto anche dai centimetri di neve fresca caduti in settimana sopra i 1800 m, ho lasciato l’auto nei pressi del passo della Presolana ed ho iniziato a salire verso la Baita Cassinelli, prima della quale, appena fuori dal bosco ho fatto giusto in tempo a veder tramontar la Luna dietro il pizzo Corzene. Una volta raggiunta la baita, ho tirato dritto verso la Cappella Savina e da lì fino alla Grotta dei Pagani, ancora spoglia delle abituali candele di ghiaccio invernali, segno che forse il freddo vero non è proprio ancora arrivato. Splendida la vista verso il passo Pozzera oltre il quale si vedeva chiaramente il lago d’Iseo e sullo sfondo, oltre le foschie della pianura padana, inconfondibile la linea scura degli Appenini.
Per chiare tracce a mezza costa, oltrepassando alcuni scarichi di neve, sono sceso fino al passo Pozzera, per poi ridiscendere dalla valle dell’Ombra lungo tutta la costa del pizzo Corzene.
Ritornato di nuovo al sole, mi sono concesso una mezzoretta di relax prima di far ritorno all’auto più che soddisfatto. |
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Dalla Baite di Mezzeno ...tour dei Laghi Gemelli, Colombo, Becco, Pian Casere e Marcio (9 nov. 08) |
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Ieri mattina non ero convintissimo di partire per i monti, il cielo era un po’ nuvoloso ed a terra c’erano i segni della pioggerella notturna, ma poi dopo aver gironzolato qualche minuto per casa, ho preparato lo zaino e via. L’itinerario è stato molto semplice, dalle baite di Mezzeno fino al rif. Laghi Gemelli e da lì, giro dei laghi Colombo, Becco, Marcio, Pian di Casere e rientro, ma non lo avevo mai fatto con la neve: anche il cielo con qualche squarcio di sereno e molte nubi e nebbie basse, ha contribuito a creare dei “quadretti” davvero unici. I laghi sono tutti ben gonfi d’acqua e non tutti gli animali al pascolo sono già tornati a valle: 5 cavalli stavano ancora tranquillamente mangiando erba poco sotto il lago Colombo! |
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Dai Piani dell'Avaro al Triomen con la prima neve (2 novembre 08) |
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Domenica ho approfittato di alcune schiarite nel cielo orobico per passeggiare nella zone dei piani dell’Avaro: son partito con mio padre e mio fratello senza avere una meta precisa, semplicemente in direzione del monte Avaro, ma passo dopo passo ci siamo trovati sulla vetta del monte Triomen. Splendida la veduta verso i laghetti di Ponteranica ormai ghiacciati, verso il passo S.Marco, anch’esso in configurazione invernale con strada chiusa al traffico e verso la valle con le nebbie in sollevamento.
Con piacere abbiamo incontrato sulla via del rientro un camoscio solitario intento a rimuovere con gli zoccoli ed il muso la poca neve sul terreno per riuscire a mangiare quel poco di erba che sbucava. Ben c’è stata, alla fine della camminata, una bella taragna con carne a RistOrobie presso la pista di sci di fondo e ciliegina sulla torta della bella giornata, aver conosciuto ed aver scambiato qualche chiacchiera con Roberto Regazzoni
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Sabato 11/10 ho sconfinato, mi sono fatto tentare da un semplice itinerario fatto tempo fa da mio papà, per ripercorrerlo insieme a mio fratello.
Siamo partiti dalla località Fabrezza (circa 1h 40min di auto da Seriate) in Val Camonica, con l’intenzione di percorrere la Val Salarno fino ad arrivare al Rifugio Prudenzini (2235m). Il percorso è molto facile, strada/mulattiera ben larga (potrei tornarci quest’inverno x una bella ciaspolata), un po’ più ripida durante la prima oretta di cammino, ma visto che eravamo intenti a guardare i primi colori autunnali ed i paesaggi sconosciuti, siamo arrivati alla diga abbastanza comodamente. Dal Lago Salarno in poi la valle si apre lasciando gustare agli escursionisti una splendida vista sui monti, tutti sopra i 3000 m, che sovrastano il rifugio Prudenzini e che fanno da contorno al ghiacciaio dell’Adamello, di cui si intravedono un paio di “lingue”.
Dal rifugio Prudenzini oltre che partire per la vetta dell’Adamello, le cartine la danno a 5 ore di cammino, si snodano altri interessanti percorsi ed itinerari in quota…… da tenere in considerazione ormai per la prossima stagione. |
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Al Rifugio Benigni con la prima neve il 5 ottobre 08 |
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Dopo la gran nebbia trovata sul Pizzo Tornello 2 settimane fa, finalmente una bella giornata di sole! Per niente appesantito dalle costine con polenta fatte in casa a S.Brigida la sera prima, son partito di buon' ora, stavolta con mio padre, alla volta del rifugio Benigni. So che avete già tante immagini di queste zone, magari vi mancano quelle con le prime candele di ghiaccio della stagione e la prima neve, dal canaletto (quasi completamente ghiacciato) fino alla vetta della cima Piazzotti. Ridiscendendo verso il passo di Trona e la val Pianella, ho fatto un inutile tentativo di avvicinamento x scattare qualche foto decente ad uno stambecco comodamente seduto al caldo del’ultimo sole, ma dopo avermi sospettosamente guardato x un paio di volte, con un paio di trotterellate si è spostato a mangiare gli arbusti sul versante opposto.
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Salita al Pizzo Tornello da Vilmaggiore di Scalve il 21 settembre 08 |
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Domenica 21 settembre pur sapendo che le previsioni meteo non erano il massimo, sono salito con Daniele al pizzo Tornello, partendo da Vilmaggiore di Scalve.
Camminata senza difficoltà ma abbastanza lunga visto che la vetta l’abbiamo raggiunta dopo 3 ore e 50 minuti di cammino. Per tutto questo tempo abbiamo sperato che man mano che ci alzavamo di quota nuvole e nebbia si diradassero ed invece abbiamo preso una bella fregatura!!! Visibilità zero fino in vetta!! Anke le capre che erano in alpeggio estivo stavano pian piano tornando a valle mentre noi salivamo….. forse era meglio se le seguivamo. |
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Cascate del Serio in notturna il 19 luglio 08 |
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Sabato 19 luglio pomeriggio ho coinvolto un po’ di amici nella passeggiata a Maslana per vedere le Cascate del Serio in notturna. Purtroppo mi sono abbastanza spazientito durante la salita perché la gente era talmente tanta che eravamo in coda fermi sul sentiero (2 ore e un quanto per salire a Maslana invece dei soli 45 minuti!!). Pensavo si ad un po’ di folla….. ma non ne immaginavo tanta!
Le nuvole basse e la nebbia si sono fermate giusto sopra le creste del rifugio Curò, lasciando visibile la bocca di caduta del primo salto: incredibile sembrava quasi che la cascata scendesse dalle nuvole, l’atmosfera si è fatta poi ancora più emozionante e surreale perché per i primi minuti di apertura dell’acqua la valle si è ammutolita, la gente ha osservato lo spettacolo in silenzio. |
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Escursione...in gommone! Rafting a Morgex (Asta) su Dora Baltea il 13 luglio 08 |
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Per stavolta niente passeggiate: abbiamo organizzato una domenica diversa, ed in 8, giusti giusti per completare il gommone, siamo andati in Val d’Aosta x provare qualcosa di nuovo, il Rafting. Abbiamo cominciato ad osservare il fiume poco dopo Aosta, mentre salivamo in auto verso il punto di partenza, di acqua ce n’era, ma sembrava tranquillo…… ecco appunto, sembrava: non dico altro, lascio parlare le immagini.
Comunque niente di pericoloso: superdivertente, soprattutto se il posto assegnato dalla guida è sulla parte anteriore del gommone (ma quanta acqua in faccia!!) |
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Salita al Pizzo di Petto e al Vigna Vaga il 7 luglio 08 |
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Rieccomi, stavolta in compagnia, pronto per un altro giretto tra i monti: la meta fissata è il Pizzo di Petto. Partenza da Colere lungo le piste di sci ripidissima, nella prima mezzora ho rischiato di giocarmi le gambe, rovinandomi la giornata, ma una volta regolata l’andatura su un passo lento e costante, siamo pian piano arrivati fino alla Baita Pozzera. Da li il sentiero sale un po’ più dolcemente verso il passo Fontanamora, fino a bivio che indica il sentiero per la croce del Pizzo di Petto. Salita tra prati erbosi piuttosto ripidi fino ad arrivare al piccolo “terrazzo” dove è posta la croce di vetta con incredibile vista verso tutta la Val di Scalve.
Ora indovinate un po’ chi ci ha raggiunto in vetta? La nebbia!! Di nuovo! Ed allora pausa relax finita: visto che una volta ridiscesi di sole se ne vedeva gran poco, abbiamo camminato ancora un po’ raggiungendo prima il passo Fontanamora e poi, poco sopra, la vetta del monte Vigna Vaga, dal quale si intravedeva appena appena tra le nebbie il laghetto Spigorel in val Sedornia, mentre si distingueva benissimo la “lingua” delle nuove piste di sci di Lizzola. Ormai è l’una passata, io ed Eusebio ci siamo guardati e ………….per oggi può bastare: nebbia o non nebbia fuori i panini, si mangia!.
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La salita alla vetta del monte Visolo partendo dal passo della Presolana è una facile passeggiata di poco più di due ore, che porta ad ammirare le pareti della “Regina delle Orobie” da un punto di vista privilegiato. Durante la salita è stata una piacevole sorpresa sbucare un cresta vicino alla Corna delle 4 Matte con i 4 appuntiti denti davvero particolari. Peccato per la solita nebbia in vetta che continua a perseguitare le mie escursioni di giugno e che mi ha fatto desistere dallo scendere per il sentiero, comunque segnato ma a me sconosciuto, che dalla vetta del Visolo porta alla Cappella Savina. |
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Salita da Valzurio al passo Scagnello e al Ferrantino e Ferrante il 21 giugno 08 |
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Previsioni meteo del w/e azzeccate! Sole e caldo in pianura e tante nuvole basse e nebbia già dal mattino sulle vette dei monti. Questo è quello che ho potuto,,mio malgrado, constatare durante la camminata di sabato 21/06, quando partendo da Valzurio sono salito verso il passo Scagnello e da li fin sul monte Ferrantino e Ferrante. Peccato per il panorama che è stato nascosto dalle nubi per tutta l’escursione a parte brevissimi scorci di sereno, ma le nubi risalivano dalle creste talmente veloci da richiudere immediatamente la vista verso la valle e le vette circostanti. Nota positiva: visto che per arrivare in vetta ci ho messo poco più di 4 ore, sarebbe stata davvero dura col sole a picco per tutto il percorso, con la nebbiolina invece mi sono mantenuto un po’ al “fresco”.
previsioni meteo del w/e azzeccate! Sole e caldo in pianura e tante nuvole basse e nebbia già dal mattino sulle vette dei monti. Questo è quello che ho potuto mio malgrado constatare durante la camminata di sabato 21/06, quando partendo da Valzurio sono salito verso il passo Scagnello e da li fin sul monte Ferrantino e Ferrante. Peccato per il panorama che è stato nascosto dalle nubi per tutta l’escursione e parte brevissimi scorci di sereno, ma le nubi risalivano dalle creste talmente veloci da richiudere immediatamente la vista verso la valle e le vette circostanti. Nota positiva: visto che x arrivare in vetta ci ho messo poco più di 4 ore, sarebbe stata davvero dura col sole a picco per tutto il percorso, con la nebbiolina invece mi sono mantenuto un po’ al “fresco”. |
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Apertura della Baita Armentarga del G. A. Penne Nere di Boccaleone il 1 giugno 2008 |
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A gennaio, insieme al pupazzo di neve Freddy, di cui abbiamo trovato i resti al Prato del Lago (i rami delle braccia e la corteccia che faceva da cravatta), avevo mandato alcuni scorci invernali della Baita Armentarga del G.A. Penne Nere di Boccaleone (BG). Domenica 1 giugno c’è stata l’apertura stagionale della Baita, che il G.A. chiama “Festa dell’albero” perché nell’occasione vengono piantati alcuni pini per rimboschire un po’ la zona. Viene sempre celebrata la SS Messa nella chiesetta retrostante la Baita, in un ambiente davvero unico. Nonostante il cielo non fosse proprio azzurro, fortunatamente di pioggia non se n’è vista: abbiamo invece visto e gustato i cotechini alla piastra che, in via del tutto eccezionale, ci sono stati offerti. |
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Ho recuperato tempo prezioso per le escursioni in questi giorni di megaponte iniziando dalla gita di giovedì 01 maggio. Partendo da Lonno ho passeggiato salendo le due semplici vette del monte Podona (1192 e 1227 mt), dal culmine del quale si gode di un’ottima vista a 360°. Peccato che le nuvole e le prime gocce di pioggia abbiano interrotto l’inizio del mio pisolino, convincendomi a scendere prima del previsto verso Salmezza, bellissimo piccolo borgo inserito in una valle dal verde davvero brillante. |
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Nella passeggiata del sabato, questa volta è venuto mio fratello a farmi compagnia: il tempo non era un gran che e l’itinerario è stato molto semplice, salita lungo la Valzurio. Ormai è rimasta solo qualche macchia di neve, e tra i tanti fiori che coloravano i prati abbiamo trovato anche il primo “fungo” della stagione, pensiero simpatico lasciato da qualche scultore del luogo. La passeggiata si è conclusa una volta raggiunte le baite Pegherola, anche se i percorsi che si snodano lungo la valle sono davvero allettanti, dal Ferrantino al monte Zuccone, dal Rif. Albani al rif. Olmo fino al passo Pozzera e se si vuole si può proseguire per le grotte dei Pagani o salire sul Monte Corzene. |
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Lunedì di Pasquetta sul Monte Guglielmo (sopra Zone BS): altra giornata limpida alla partenza e visto che il giorno prima a Bergamo nevicava, nessuna sorpresa nel trovare un po’ di neve fresca sul percorso, quantità che è andata aumentando fino ai 20 cm della vetta.
Panorama diverso dal solito, con il Lago d’Iseo in primo piano, le torbiere ed il monte Bronzone sopra Tavernola B.sca, mentre dall’altra parte la vista si perde nel bianco delle prime vette dolomitiche. |
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I miei soliti compagni di viaggio hanno dato forfait questa volta, lasciandomi in gita solitaria verso il Rif. Benigni (2222 m.). Nella notte un velo di neve è caduto sul sentiero ma si è presto sciolto sotto il sole del mattino. Ho trovato solo tre persone sul percorso, che si sono fermate sotto l’ultimo canale (sono stati necessari i ramponi per farmi salire in sicurezza), quindi al rifugio mi sono gustato per una buona mezz'oretta la pace ed il silenzio dell’alta montagna. Le prime nuvole all’orizzonte mi hanno poi convinto ad iniziare il rientro; presto si è poi coperto anche il cielo sopra il rifugio ed il meritato panino me lo sono mangiato sotto il passo Salmurano. |
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In Val Sediornia con neve...sotto e...sopra! (8 marzo 08) |
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In questo fine settimana il tempo non è stato dalla nostra parte, forse ci eravamo abituati troppo bene alle belle giornate limpide delle scorse settimane, ma, tutto sommato, in montagna, piuttosto che la pioggia, è meglio una bella nevicata! Questo è quello che ci siamo trovati sabato 08/03
salendo in Val Sedornia fino al Lago
Spigorel (invisibile perchè ancora
completamente coperto dalla neve),
sotto le pareti dell'imponente Vigna
Vaga. Da queste parti vale davvero la pena di tornarci dopo una bella nevicata perchè la parte centrale del percorso, nel bosco, è quasi pianeggiante, offre degli scorci da vera e propria cartolina, soprattutto se lo si percorre con ciaspole in neve fresca. |
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Panorami dal Monte Misma ...caldo vento e cieli limpidi! (2 marzo 08) |
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Domenica di relax, ma la giornata limpida
meritava una sbirciatina al panorama da un buon
terrazzone, quindi per stavolta niente levataccia alle 6 del mattino, ma
colazione con comodo alle
9, preparazione dello zaino e via verso il
Monte Misma. Durante la salita
bosco fiorito e temperatura più che
primaverile; in cima, alla croce, vento,
vento, vento.
A sud era ben
visibile tutta la fascia Appeninica e da ovest a est ecco
alcune foto
orobiche con la poca neve rimasta e.... il Monte Rosa! |
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Invernale sul Monte Sasna (23 febb.08) |
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Siamo partiti da
Nona, frazione di Vilminore di
Scalve, con l'intenzione di raggiungere il
Passo Manina e,
successivamente salire in vetta al monte Sponda Vaga, ma, una
volta
arrivati al passo e visitata la bella chiesetta dedicata alla Madonna
Pellegrina (particolare perché, essendo sul confine delle due valli di
Scalve
e Seriana, ha due altari rivolti uno verso Lizzola e l'altro
verso
Vilminore) abbiamo cambiato meta salendo a destra in
direzione del
monte Sasna (2229 m). E' uno dei punti più panoramici che conosca: dalla vetta si distinguono tutte le principali cime orobiche, dalla Presolana all'Arera, il Diavolo di Tenda e di Malgina, il Coca, il Redorta ed il Gleno per citarne solo alcune. |
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Invernale sul Monte Campione e Campioncino (16 febb. 08) |
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Sabato scorso (16/02) sono ripartito con la solita buona compagnia, verso una metà nuova e tutto sommato fuori dai soliti itinerari, il monte Campione e Campioncino in valle di Scalve. La temperatura alla partenza da Fondi, poco sopra Schilpario, era davvero rigida, -7, ma già si vedevano i primi scorci di sole ed azzurro sbucare dalla nebbia, quindi con fiducia ci siamo incamminati di buona lena verso la valle, un po’ x scaldarci ed un po’ per raggiungere il sole il prima possibile, raggiungendo prima il rifugio Cimon della Bagozza, poi il passo Campelli ed infine le nostre vette, meta della nostra passeggiata. Il paesaggio è stato davvero fantastico. |
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*** FOTOGALLERY *** |
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Salita invernale al Rif. Capanna 2000 (3 febbraio 08 - Sentiero 221) |
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Ddiciamo che ci ho preso gusto: ieri l'escursione ci ha portato ad una meta piuttosto semplice, il Rifugio Capanna 2000. Quasi 2 ore di cispolata, l'ideale per testare i nuovi scarponi ed evitare che un percorso troppo lungo facesse venire fiacche ai piedi. Durante la salita il cielo si è fatto tutto scuro e, come speraravamo, chi siamo goduti una mezzoretta di buona nevicata. Arrivati al rifugio che abbiamo trovato piacevolmente aperto, è arrivato anche un po' di sole e durante l'immancabile panino ci ha fatto compagnia un passerotto in attesa di beccare le briciole rimaste a terra.
Peccato che la nebbia abbia sempre coperto la vetta dell'Arera innevata di fresco, ma verso il Grem e la pianura la vista è stata comunque appagante. |
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Domenica di neve e sole...con valanga, ai Piani dell'Avaro (20 gennaio 08) |
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Ieri ci siamo goduti un'ottima domenica di sole ai Piani dell'Avaro, lasciando l'auto a Cusio, con le nostre fidate ciaspole abbiamo percorso il sentiero nel bosco sbucando in prossimità
della pista di fondo. Percorrendo
la parte alta dei Piani dell'Avaro,
siamo arrivati fino alla Santella della
Madonna, punto panoramico dove
si distinguono dall'alto i paesi sottostanti,
fino poi ad arrivare, dalla parte opposta, sotto le pendici del Monte Avaro.
Lì abbiamo visto in diretta lo staccarsi di una piccola valanga (che poi, vista da vicino,
tanto piccola non era), esperienza unica, visto anche che si è fermata circa mezzo metro sopra la traccia da noi percorsa. |
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Ciaspolata a Baita Armentarga (1815 m) in un mare di neve fresca (13 gennaio 2008) |
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Alcune immagini: l'Aga vista dal Lago del Prato, uno scorcio della Baita Armentarga (1815 m.), il simpatico Pupazzo Freddy che abbiamo costruito al Lago del Prato in prossimità del bivio rif. Calvi-Longo e lasciato a custodia della valle in questi gelidi mesi invernali ed infine, naturalmente, noi 'ciaspolati' ...in posa!
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Salita in Alben (1 nov. 2007) |
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Giornata tanto pessima in pianura quanto attraente in quota! Molto particolare la foto "Effetto Nebbia" con l'ombra della montagna, della croce e di me stesso proiettati non sul terreno, ma sulla fittissima nebbia sottostante, con l'aureola arcobaleno provocata dalle goccioline di umidità in sospensione.
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