SORGENTI DELL'ENNA Vedeseta (mt.820)
Sorgente torrente Enna (mt. 890) = 1.30 ora Morterone (mt. 1150) = 3 ORE |
Escursione di grande interesse ambientale-naturalistico per la presenza del singolare fenomeno di carsismo sotterraneo, tipico dell'ambiente a substrato calcareo e per la grande varietà di specie vegetali ed animali presenti. Consigliata per uscite scolastiche di studio dell'ambiente e per tutti gli amanti della natura. |
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Vedeseta, punto di partenza per le sorgenti dell'Enna |
Da Vedeseta vista verso la Valle dell'Enna |
La partenza avviene solitamente dal centro di Vedeseta (m. 820), sul lato sinistro della piazza col monumento ai caduti, ma è possibile anche dal ponte della Lavina, m. 680, sulla strada provinciale n° 24 di Valle Taleggio. Comunque i due percorsi, dopo circa 2 km. e mezz'oretta di percorso, si uniscono a quota m. 730. |
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Da Peghera vista verso l'alta valle dell'Enna |
Carrareccia dal Ponte della Lavina nella valle dell'Enna |
Si imbocca la mulattiera che, stretta tra le abitazioni, scende nei prati da sfalcio, dove si incontrano i primi segnavia rosso-bianchi ed il n. 20 del sentiero. Attraversati in falsopiano i prati, si costeggia una stalla fino ad addentrarsi in un bosco di latifoglie. Un tratto di debole discesa porta ad un caratteristico ponticello in legno che permette di superare un torrente. Si oltrepassano alcune cascine fino a risalire un breve tratto dal quale si ridiscende fino ad immettersi nel tracciato che proviene dal ponte di Lavina. |
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Fienagione nei prati di Vedeseta
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Torrentelli scorrono nel bosco lussureggiante |
Sotto archi di grandi olmi |
Giganteschi olmi secolari |
Ora il sentiero si fa più pianeggiante, allungandosi in un bel bosco di faggi. |
Volpe |
Merlo acquaiolo |
Scoiattolo |
Capriolo |
Atamanta con farfalla |
Bardana con maggiolino |
Ortica bianca |
Bardana |
Fino ad anni fa la valle ospitava una splendida colonia di visschio, l'unica esistente in provincia di Bergamo ed una delle più consistenti nel territorio nazionale. Essa formava una vera e propria foresta in miniatura sospesa nell'aria, costituita appunto da migliaia di esemplari di questo famoso arbusto e che si estendeva sui due versanti della valle. Del vischio ora non c'è più traccia, vittima di una insensata attività predatoria negli anni '50 e '60. Sopravvivono ora solo rari esemplari, sparsi quà e là. |
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Stallle-fienili immerse nel verde di prati e boschi |
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Un tratto in salita ci conduce ad uno dei vari ponti in ferro e cemento costruito dalla Società Orobia (ora Enel) per agevolare il lavoro dei guardialinee. Continuando in salita, mai faticosa, si raggiunge un ulteriore ponticello, poco oltre il quale, in una radura sulla nostra destra, una freccia indicatrice invita ad abbassarsi sul greto del fiume, nei cui pressi ci si potrà dissetare con l'acqua ferruginosa di una piccola sorgente. |
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Ponticello in ferro e cemento della Società Orobia |
Sorgente di acqua ferriìuginosa |
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Dopo questa sosta, accompagnati dal rumore del torrente, si attraversa un nuovo ponte poco prima che il sentiero, finora altalenante, inizi a salire con notevole ripidità fino a giungere nell'area dove, sul versante di fronte, vi sono le sorgenti del torrente Enna. Intanto osserviamo una spumeggainte bianca cascata del torrente ('Fiume Latte', bianco come il latte per l'acqua bianca delle cascate) in una profonda marmitta fluviale. |
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Grande cascata in una profonda marmitta fluviale del 'Fiume Latte' |
Il neonato Enna ( a destra) riceve la Remola (a sinistra) |
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Per poter vedere da vicino le sorgenti dell'Enna, occorre attraversare con attenzione il torrente Remola su massi un poco instabili e scivolosi. Raggiunta l'altra sponda, si risale per qualche minuto il ripido pendio lungo un sentierino reso viscido dall'umidità e dal muschio presente sui sassi. |
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Ripida salita alla sorgente-caverna dell'Enna |
L'acqua sgorga abbondante da qwesta caverna |
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Affascinante ed emozionante lo spettacolo delle cascate, formate dall'abbondante acqua appena fuoruscita dalla caverna sotterranea e subito precipitante a valle a salti e cascate che tagliano la scoscesa roccia. Tutta la zona è immersa in una elevata umidità, provocata dai perenni spruzzi dell'acqua scrosciante e saltellante di roccia in roccia, di balza in balza. Ai piedi della salita alle sorgenti vi è un'area attrezzata per una sosta ed eventuale pic-nic nel bel mezzo della natura. |
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Vedi |
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SALITA A MORTERONE |
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Per chi vuole proseguire, l'escursione continua...verso Mortarone, il comune più piccolo d'Italia, accovacciato sul fianco orientale del Resegone.. |
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Panoramica dal Resegone sulla Val Taleggio, le Orobie e le Alpi - foto Marco Caccia |
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Vista su Morterone sulle pendici del Resegone |
Morterone |
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NB. Parti del testo sono tratte liberamente da 'Andar per sentieri' di Chiara Carissoni e Lucio Benedetti
e da ''La Valle dell'Enna' in 'Itinerari nella natura bergamasca', percorso 8 - inserto L'Eco di Bergamo 1999 |