NOSTRO PERCORSO
(oltre 11 km per un tempo di circa 6 ore a passo comodo, a livello escursionistico)
Parcheggio Alpe Arera (1600 m) > Rif. Capanna 2000 > Sentiero 244 > Passo di Gabbia (2050 m) > Mandrone (2000 m circa) >Sentiero 218 > Bocchetta di Corna Piana (2078 m) > Ghiaione Corna Piana > Passo Branchino (1821 m) > Sentiero 222 > Baita Branchino (1836 m) > Passo di Val Vedra (1849 m) > Rif. Capanna 2000 > Parcheggio Alpe Arera (1600 m)
Siamo in tre: Prisca con la cagnolina montagnina Stelina, Sara, che percorre il Sentiero dei Fiori per la prima volta, Piero che lo percorre per l’ennesima volta.
Dal parcheggio d’Alpe Arera (1600 m) , raggiungiamo, seguendo il sentiero 221, il Rif. Capanna 2000, incontrando già qui interessanti fioriture., mentre il sereno viene coperto da nebbie sulle cime.
Ci avviamo a sx sul Sentiero alto dei fiori (segnavia CAI 244 ) percorrendo un primo tratto pianeggiante che porta in Val d’Arera , dove il sentiero attraversa i macereti degli ampi ghiaioni che offrono preziose fioriture come l’aglio d’Insubria in piena fioritura.
Saliti al Passo di Gabbia (2050 m) davanti a noi , alla base di possenti bastioni di roccia, si estendono i vasti ghiaioni dolomitici del Mandrone, che si attraversano su un sentiero in falsopiano tra i macereti: questo tratto è ricco di specie dai colori appariscenti e spettacolari, come il giallo moro del papavero dorato o il rosso della silene di Elisabetta; anche le pareti di roccia partecipano alla scenografia, ospitando nella loro cavità inattese meraviglie .
Attraversati i ghiaioni, percorriamo senza perdere quota un pascolo in parte sassoso, poi il sentiero riprende a salire alla base dei contrafforti meridionali della Corna Piana, inerpicandosi tra estese fioriture fino alla Bocchetta di Corna Piana (2078 m)., dove, sull’adiacente cimetta panoramica è posta una croce con campana.
Dalla bocchetta scendiamo al Passo Branchino (1821 m) , all’inizio per disagevole sentiero sul ghiaione ovest della Corna Piana, poi per comoda traccia.
Bella la vista del sottostante Lago Branchino, che, allungando un po’ il percorso, si può raggiungere per una meritata sosta ristoratrice al vicinissimo rifugio omonimo (1787 m).
Noi , per tempi ristretti, dopo breve sosta al passo, imbocchiamo il sentiero 222 e, superate le Malghe e Baite Branchino , raggiungiamo il Passo di Val Vedra (1849 m).
Proseguiamo in lieve saliscendi tagliando le coste erbose dell’alta Val Vedra, dove nel verde spiccano, tra gli altri, il rosa intenso dl rododendro irsuto, il giallo luminoso dei botton d’oro, il viola del fiordaliso alpino e il rosso cupo della nigritella.
Seguono tratti alternati di salita e discesa finché entriamo negli estremi lembi della Val d’Arera per giungere, dopo un’ultima breve salita, poco sotto il Rif. Capanna 2000, dove l’anello del Sentiero dei fiori si conclude..
Dopo una buon ristoro dissetante e rinfrescante, scendiamo al parcheggio d’Alpe Arera, contenti della bella escursione. |