SENTIERO DEI FIORI ‘Claudio Brissoni’ ad anello da Capanna 2000 il 17 luglio 2018
IL SENTIERO DEI FIORI 'Claudio Brissoni' .
Le pendici del Monte Arera ogni estate si colorano di spettacolari fioriture: un giardino botanico d'alta quota lungo cui si snoda un bel sentiero. Nel Parco delle Orobie Bergamasche tra Valle Brembana e Seriana, in Alta Valle Serina, nel Comune di Oltre il Colle (BG) Il ‘Sentiero dei fiori Claudio Brissoni’ , escursionistico e non impegnativo (se non su brevi tratti) , che si sviluppa in giro ad anello, nel suo percorso alto attraversa ad una quota media di 2000 m., i ghiaioni della Val d’Arera e del Mandrone sfiorando alla base le incombenti pareti rocciose dell’Arera e della Corna Piana per concludersi al Passo Branchino, nel percorso basso, lungo un agevole sentiero, si snoda sulle coste erbose dell’alta Val Vedra e sui gradoni rocciosi degli ultimi contrafforti dell’Arera. Il giro completo ad anello si può percorrere in circa 4 ore di buon passo, a queste va aggiunto il tempo di salita dai punti di partenza (Alpe Arera, Baite di Mezzeno, Valcanale).
Il "Sentiero dei Fiori Claudio Brìssonì" si può raggiungere scegliendo uno dei percorsi sotto indicati:
- da Oltre il Colle (1038 m): da sud, dal Rifugio Capanna 2000 (Oltre il Colle), raggiungibile, quest'ultimo, a piedi in circa 40 minuti , partendo dal parcheggio in Alpe Arera (1600 m), presso il Rifugio privato S.A.B.A., raggiunto da Zambla Alta di Oltre il Colle su nuova strada asfaltata.
- da Roncobello (1009 m): superata la frazione di Capovalle si sale in auto per la carrozzabile fino al parcheggio alle Baite di Mezzeno (1592 m) e si prosegue lungo il sentiero CAI n. 219 fino al passo Branchino (1821 m).
- da Valcanale (987 m): si segue la strada sterrata che s'inoltra nel bosco fino a 1100 m circa. Lasciata qui l'auto si imbocca a destra un'ampia mulattiera; giunti al rifugio Alpe Corte (1410 m), si segue il sentiero CAI n. 218 che porta al Passo Branchlno (1821 m).
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MIO PERCORSO
Parcheggio Alpe Arera (1600 m) > Rif. Capanna 2000 > Sentiero 244 > Passo di Gabbia (2050 m) > Mandrone (2000 m circa) > Quota 2160 sopra Passo di Corna Piana (2130 m) > Sentiero 218 > Bocchetta di Corna Piana (2078 m) > Ghiaione Corna Piana > Passo Branchino (1821 m) > Sentiero 222 > Baita Branchino (1836 m) > Passo di Val Vedra (1849 m) > Rif. Capanna 2000 > Parcheggio Alpe Arera (1600 m)
Difficoltà. E
Dislivello: positivo 1287 m, negativo – 1116 m
Distanza : km 13,28
Tempi: anello completo circa 6 ore (solo Sentiero fiori da Capanna 2000 : 4 ore; 4,30 h con salita al Passo di Corna Piana))
Sono in solitaria e percorro il Sentiero dei fiori per l’ennesima volta con giro ad anello dal Rif. Capanna 2000, questa volta con salita alla quota 2160 m sopra il Passo di Corna Piana ( 2130 m).
Il 17 luglio 2018 , giornata di bel tempo dopo le piogge del giorno precedente.
Dal parcheggio d’Alpe Arera (1600 m) , raggiungo, seguendo il sentiero 221, il Rif. Capanna 2000, incontrando già qui interessanti fioriture.
Mi avvio, poco sopra il rifugio, a sx sul Sentiero alto dei fiori (segnavia CAI 244 ) percorrendo un primo tratto pianeggiante che porta in Val d’Arera , dove il sentiero attraversa i macereti degli ampi ghiaioni che offrono preziose fioriture come l’aglio d’Insubria in piena fioritura.
Salito al Passo di Gabbia (2050 m) davanti a me, alla base di possenti bastioni di roccia, si estendono i vasti ghiaioni dolomitici del Mandrone, che attraverso su un sentiero in falsopiano tra i macereti: questo tratto è ricco di specie dai colori appariscenti e spettacolari, come il giallo moro del papavero dorato o il rosso della silene di Elisabetta; anche le pareti di roccia partecipano alla scenografia, ospitando nella loro cavità inattese meraviglie, anche se quest’anno i fiori sono piuttosto malconci per le forti piogge dei numerosi temporali anche con grandine, Al bivio dei sent. 244 e 218, anziché lasciare il 244, continuo e lo salgo, imboccando prima del Passo di Corna Piana (1230 m), il sentiero che porta alla salita ‘Variante alpinistica’ in Arera dal versante nord, percorrendolo fino alla quota 2160 m, dove mi fermo per il pranzetto al sacco con davanti le possenti pareti rocciose del versante nord d’Arera.
Ho modo qui, oltre che di godere lo spettacolo del panorama e delle stelle alpine, di rivedere la parte iniziale della ‘Variante alpinistica’ in Arera, fatta nel 2011.
Scendo poi ad immettermi sul sent. 218.
Attraversati i ghiaioni, percorro senza perdere quota un pascolo in parte sassoso, poi il sentiero riprende a salire alla base dei contrafforti meridionali della Corna Piana, inerpicandosi tra estese fioriture fino alla Bocchetta di Corna Piana (2078 m)., dove, sull’adiacente cimetta panoramica è posta una croce con campana.
Dalla bocchetta scendo al Passo Branchino (1821 m) , all’inizio per disagevole sentiero sul ghiaione ovest della Corna Piana, poi per comoda traccia.
Bella la vista del sottostante Lago Branchino, che, allungando un po’ il percorso, potrei raggiungere per una meritata sosta ristoratrice al vicino rifugio omonimo (1787 m).
Io , per tempi ristretti, dopo breve sosta al passo, imbocco il sentiero 222 e, superate le Malghe e Baite Branchino , raggiungo il Passo di Val Vedra (1849 m).
Proseguo poi in continuo saliscendi tagliando le coste erbose dell’alta Val Vedra, dove nel verde spiccano, tra gli altri, il rosa intenso dl rododendro irsuto, il giallo luminoso dei botton d’oro, il viola del fiordaliso alpino e il rosso cupo della nigritella.
Seguono tratti alternati di salita e discesa finché entro negli estremi lembi della Val d’Arera per giungere, dopo un’ultima breve salita, poco sotto il Rif. Capanna 2000, dove l’anello del Sentiero dei fiori si conclude.
Dopo una buon ristoro dissetante e rinfrescante, scendo al parcheggio d’Alpe Arera, contento della bella escursione con anello completo del Sentiero dei fiori, percorso con l’aggiunta della salita opzionale al Passo di Corna Piana e all’inizio della’ Variante |