Lunedì 28 ottobre 2024, bel tempo annunciato dopo giorni di pioggia, saliti a Piazzatorre in alta Valle Brembana, io e mio figlio Raffaele, che sale in Pizzo Badile per la prima volta, , parcheggiata l’auto in località Piazzo (1112 m) di Piazzatorre (il punto più in alto del paese), imbocchiamo, accanto al Palaghiaccio, il sentiero CAI 121.
Iniziale salita dei 14 ripidi tornanti di stradina cementata, che ci conduce prima al guado del torrente che scende dalle Torcole, per riproporci poi altri dieci tornanti che ci portano ad una prima casera, Casera di Torcola Vaga (1486 m).
Abbandoniamo la stradina gippabile a dx diretta al Rif. Gremei, per avviarci su sentierino-traccia che si stacca in salita verso sinistra tra i grandi prati del Monte Torcola Vaga.
Seguendo la traccia non sempre ben evidente, superata la casera, saliamo, passando per altra baita-casera con abbeveratoio nei pressi del crinale. Man mano si sale il panorama si apre verso il Pizzo Badile e il monte Secco da un lato e verso la lontana costiera del Tre Signori. Con un lungo traverso, passando per un ‘altra baita con stallone incrociamo il sentiero 119, proveniente dal Monte Torcola, che imbocchiamo alzandoci poi sul costolone soprastante a percorrere una evidente variante alta in direzione del visibile Forcolino di Torcola.
Raggiunto quindi il Forcolino di Torcola (1856 m), corredato di un roccolo , ci si apre il bel panorama verso le vallate e le cime orobiche dell'alta Valle Brembana.
Il cielo si mantiene sereno offrendo buona visibilità a nord verso le alte cime orobiche di Val Brembana della conca dei Laghi Gemelli e del Calvi.
In leggera discesa, ora sul sentiero 117, raggiungiamo la bella Baita dei cacciatori (1750 m circa) e, poco più avanti, I Baitelli (1748 m), una baita ben ristrutturata del Comune di Branzi.
Ci godiamo oltre allo spettacolo delle cime orobiche gli splendidi colori autunnali dei larici anche secolari .
Poco oltre siamo al Monte Colle, un dosso pianeggiante dominato da una grande rustica croce di legno sbilenca, da dove ammiriamo un bellissimo panorama (dalla vallata di Carona a quella di Foppolo coronate dalle loro splendide montagne ).
Risaliamo poi, dalla Casera del Monte Colle (1750 m), verso il Passo di Monte Colle, entrando così sul sentiero 118, che sale tra maestosi larici secolari, splendidamente colorati d’autunno, sul versante nord del Pizzo Badile, da dove, con facile traverso raggiunge il Passo di Monte Colle (1938 m).
Al Passo il panorama si apre anche sulla vallata di Piazzatorre e le sue estese pinete, oltre che sugli erbosi dossi d’avvio alle cime del Monte Secco, e, a sinistra, sull’elegante lariceto da cui spunta il Pizzo Badile.
Imboccato a sx il sentierino di salita alla cima del Pizzo Badile, lo seguiamo, salendo in decisa e poi ripida salita tra i larici il filo del crinale, spostandoci poi sulle ripide balze erbose del dente finale dove la traccia è minima, ma abbastanza evidente, essendo stata sistemata.
Mentre saliamo con attenzione l’impegnativo ripido strappo finale alla cima, a pochi passi dalla cima, un passo più lungo della gamba mi provoca dolore al muscolo adduttore della gamba sinistra, mi fermo e , prima di aggravare la situazione, dico a mio figlio di salire alla crocetta di vetta da solo.
Raffaele in breve tempo tempo raggiunge per la prima volta la vetta del Pizzo Badile (2044 m) , cima panoramicissima a 360° verso le Alpi Orobie a nord e le Prealpi Orobie, le valli e la pianura a sud.
Si gode , complice il cielo sereno, un bellissimo panorama !
Scattate a belle foto scende. Nel frattempo il dolore alla gamba mi è passato ed insieme scendiamo, rifacendo il percorso di salita fino al Passo del Monte Colle, dove sostiamo per un buon pranzetto al sacco e un po’ di relax.
Dal Passo, chiudendo così un perfetto giro ad anello, scendiamo direttamente a Piazzatorre, percorrendo il sentiero 118.
Nella discesa passiamo prima dalla Baita di Monte Secco (1837 m) e poi dal Baitello-ex roccolo del Luciano per percorrere poi il sentiero che scende a tornanti nella lunga pineta-faggeta fino a terminare in località Piazzo, dove abbiamo parcheggiata l’auto.