Al Rifugio Grassi e allo Zuc di Cam da Ceresola (Valtorta) il 13 novembre 2014 |
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Per chi non s'accontenta! |
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...di pochi passi, ma ama camminare tre ore per arrivarci, sostare, magari pernottare
per poi salire al Pizzo Tre Signori e/o proseguire sul Sentiero delle Orobie Occidentali
RIFUGIO ALBERTO GRASSI(mt. 1987) Proprietà: SEL (Società Escursionisti Lecchesi), via Roma 51 (LC), tel. 0341-283075
Apertura: |
Può essere considerato il più occidentale tra i rifugi delle Orobie. Posto nei pressi del passo del Camisolo (2020 mt), è situato in posizione panoramica, nella parte alta di una zona pascoliva. È l’ideale punto di partenza per la salita al Pizzo dei Tre Signori (vedi la foto sopra) e posto tappa per gli escursionisti che percorrono il sentiero delle Orobie Occidentali. La costruzione fu edificata dai soci della Società Escursionistica Lecchese (S.E.L.) in memoria dei soci deceduti nel corso della prima guerra mondiale. Distrutto nel corso della seconda guerra mondiale e poi ricostruito, è infine stato ristrutturato in anni recenti. La zona dove sorge il rifugio è nota per l’alpeggio estivo e per la produzione di un ottimo “Formai de mut”. Un tempo era invece conosciuto per le attività estrattive. Per anni il materiale ferroso venne impiegato per produrre chiodi nelle numerose fucine presenti nella valle Brembana. Di quella dura attività rimangono oggi, a testimonianza, solo le discariche delle miniere. La zona circostante il rifugio presenta, a primavera e in estate, fioriture molto belle di crochi e di primule. L’escursionista, prestando attenzione, può inoltre imbattersi in caprioli e in camosci, che numerosi popolano la zona, così come le marmotte. Accessi - Escursioni | |
I Piani di Ceresole, uno dei punti di partenza |
Passo di Gandazzo, 1660 m., dopo un'ora e più di salita |
Lasciata l'auto nel piazzale della stazione sciistica di Ceresola, si inizia la salita nei pressi della partenza della seggiovia per i Piani di Bobbio, imboccando il sentiero (meglio chiedere in loco!), che ci porta, dopo un'oretta di salita, a raggiungere il Sentiero delle Orobie 101, proveniente dai Piani di Bobbio, al Passo del Gandazzo (m. 1660) |
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"Dar da bere agli assetati"...una sorgente preziosa! |
Passo del Toro (1925 m.) e Monte Foppabona |
Si prosegue a destra sul sentiero 101, che si inerpica, zizzagando, lungo la dorsale dello Zucco del Corvo, superando in breve 300 m. di dislivello fino a giungere, non prima di una breve sosta ad una piccola ma preziosa sorgente, al Passo del Toro (m. 1935). |
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Splendide distese di rododendri sulle pendici del Foppabona |
Il Pizzo Tre Signori (2554) e, in primo piano, la tartaruga |
Dopo una breve salita si giunge sugli alti pascoli, dove il sentiero si fa pianeggiante e piacevole da percorrere tra il Monte Foppabona e lo Zuc di Cam, passando nelle vicinanze di una caratteristica montagnetta a forma di tartaruga. |
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In lontananza appare la meta: il Rifugio Grassi |
Ormai ci siamo |
Dopo alcuni saliscendi, si scende alla Bocchetta di Foppabona, poco sopra l'omonima casera e sorgente. Una breve salita e poi una splendida traversata tra estensioni di rododendri, ci porta alla conca di Camisolo ed in vista del Rifugio Grassi (m. 1987). |
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Il Rifugio Grassi, molto frequentato da escursionisti |
Al Grassi...chi si ferma, chi riparte per altre mete... |
Nelle vicinanze del rifugio si possono osservare i depositi di spolverino da miniera, che testimoniano per secoli nel passato l'estrazione di minerali di piombo argentifero, che veniva poi lavorato a valle, specie nelle zone lecchesi di Premana ed Introbio. |
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Il Grassi e la "sua montagna", il Pizzo Tre Signori |
Da qui si parte per salire in vetta al Pizzo Tre Signori |
Il Rifugio, con accanto la 'sua' montagna, il Pizzo Tre Signori, in posizione panoramica verso il versante bergamasco, recentemente ristrutturato, si presenta funzionale ed accogliente ed offre col cuore agli escursionisti ottima accoglienza. |