Toh che mi si presenta l'occasione di salire al Santuario del Perello, non comodamente in auto, come spesso faccio, ma a piedi, a mo' di pellegrinaggio, come facevo da piccolo, quando da Algua salivamo a piedi al Perello !
Debora ci propone e noi,
Carmen, che non è mai salita al Perello ed io, che invece salgo per l'ennesima volta, accettiamo ben volentieri.
Ci ritroviamo al punto di partenza, a Rigosa-Piazzol de Fopp-Località Boschi (600 m circa) sulla SP 28 (Algua-Selvino) prima dei tornanti di salita dalla valle di fondo all'abitato di Rigosa.
Con noi anche la mamma di Debora, nativa di Rigosa, da una vita affezionata al Perello.
Caspita, alla partenza due gocce ci mettono in crisi, ma fiduciosi che siano passeggere, iniziamo il cammino.
Pochi minuti dopo le nuvole si diradono e ben presto compare il sereno ed anche il sole !
Percorriamo per un tratto la strada sterrata che in lieve pendenza risale nella valletta, seguendo le chiare indicazioni, che danno anche la distanza in metri, iniziando dai 2000 mt. che dobbiamo percorrere.
Ad un certo punto la sterrata diviene mulattiera che risale in buona pendenza nel folto bosco di latifoglie che ci regala ombra e frescura.
Nel bosco bellissime fioriture di colorati e profumati rossi ciclamini ci accompagnano nel cammino.
Man mano si sale la pendenza aumenta fino a divenire in decisa e, nello strappo finale, anche in ripida salita.
Raggiungiamo il Santuario di Nostra Signora del Perello (912 m) dopo un'ora circa di cammino.
Visitiamo il bel complesso del Santuario, uno dei più antichi e frequentati della provincia di Bergamo.
Restaurato con gran proprietà e gusto in tempi recenti è meta di molti pellegrini, provenienti anche da lontano.
Consumiamo in tranquillità, accomodandoci ai tavoli con sedili in pietra disposti sul piazzaletto antistante la chiesa superiore, il pranzetto al sacco, brindando poi alla salute di Carmen, rientrata, dopo un anno di assenza forzata, nelle nostre escursioni.
Dopo la sosta prolungata al Santuario, per passare a Selvino, imbocchiamo il sent. CAI 514 , la mulattiera senz'altro più nota e frequentata dai Selvinesi e, anticamente, dai numerosi pellegrini che salivano al Santuario del Perello in occasione della festa annuale.
Bellissima passeggiata questa consigliabile alle famiglie considerando il percorso breve in facile saliscendi.
Lungo il percorso si trovano anche due punti di sosta attrezzati, presso la sorgente Cantor e poco oltre. Prima delle sorgenti, verso il monte, si possono vedere i ruderi di un vecchio 'culsiner' (forno per cuocere il sasso per la produzione della calce).
Giunti a Selvino in via Salmezza (900 m), seguiamo la via che ci porta ad agganciare la SP 28 che scende a Rigosa con alcuni ampi tornanti.
Dove possibile, abbreviamo la discesa, tagliando i tornanti, seguendo tracce di vecchi sentieri ormai in disuso, divenuti ora scorciatoie , raggiungendo così la frazione Foppa di Rigosa, dove Debora e mamma, accogliendoci nella casetta nativa, ci offrono dissetante e rinfrescante anguria.
Ci attardiamo un bel po' per poi scendere insieme al punto di partenza, a chiudere il bel giro ad anello iniziato la mattina a Rigosa-Piazzol de Fopp (600 m circa) sulla SP 28 (Algua-Selvino).
Felice la mamma di Debora per aver fatto un bel giro al Perello in nostra compagnia, contenta Debora di averci avuto in compagnia, soddisfatta Carmen, e noi insieme a lei, di aver ripreso a camminare dopo un anno di fermo forzato e di essere andata al Perello per la prima volta, felice io di aver ripercorso cari sentieri della fanciullezza !