CIMA CADELLE (2483 m.) il 27 settembre 2009 |
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Cima molto attraente, frequentemente salita sul sentiero normale, al confine tra le Orobie bergamasche e quelle valtellinesi, si estende su tre interessanti creste, la prima verso SW si collega al Monte Valegino tramite il Passo di Porcile, interessa la nostra salita.
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PERCORSO = E per gran parte , EE per il tratto dal Passo di Porcile a Cima Cadelle = oltre 3 ore di salita, meno di tre ore di discesa) San Simone-Baita del Camoscio (1750 m.) > Passo di Tartano (2108 m.) sul sentiero 101 > Lago di Porcile alto (2095 m.) sul sentiero 201 > Passo di Porcile (2290 m.) > Cima Cadelle (2483 m.) e ritorno seguendo il medesimo percorso di salita. |
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Panoramica tentando di salire dall difficile cresta SW di Cima Cadelle |
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Siamo in 11, partiamo dalla Baita del Camoscio (risalendo 5’ di strada sterrata da San Simone) e, seguendo il sentiero 101, raggiungiamo facilmente il Passo Tartano (2095 m.) in meno di due orette. A questo punto prendiamo il sentiero 201 che ci porta prima ai Laghi del Porcile e poi all'omonimo passo (2290 m.). Interpretando male un cartello ci indirizziamo verso Cima Cadelle salendo la cresta SW, che si rivela di difficile percorrenza in un intercalare di erba e roccette, anche perché abbiamo con noi tre amici a quattro zampe, per cui facciamo dietro-front e, tornati al Passo di Porcile , scendiamo per qualche metro verso Foppolo per prendere il sentierino-traccia che si stacca sulla sinistra. Il sentierino segnato con qualche ometto in pietra ci porta in breve sotto la pietraia del Cadelle. Qui il sentiero si inerpica e in poco tempo si vincono gli ultimi 200 metri di dislivello fino a raggiungere una selletta e da lì in breve su facile cresta alla cima. Sulla vetta si staglia una particolare statua in metallo raffigurante un bellissimo angelo a tre facce, protettore delle tre vallate verso le quali rivolge lo sguardo, perché non abbia più a verificarsi un disastro come quello abbattutosi sulla Valtellina e sulla Val Brembana con l’alluvione del luglio 1987. Dopo sosta pranzo al sacco scendiamo, mentre purtroppo le nebbie e le nuvole non ci permettono di godere del bellissimo panorama. Rifacciamo a ritroso il percorso seguito in salita, facendo una sosta al Lago alto di Porcile , limpidissimo e solitario specchio d’acqua, che, insieme al Lago basso di Porcile colora di blu la testata della Val Lunga ed un’altra sosta al Passo di Tartano con i resti delle trincee scavate durante la prima guerra mondiale 1915-18 (Linea Cadorna) , che furono utilizzate solo per esercitare le truppe, perché la guerra non arrivò a toccare direttamente le Orobie, ma si fermò sull'Adamello. Rientriamo quindi lungo il sentiero 101 alla Baita del Camoscio. Purtroppo il cielo a tratti nuvoloso non ci ha premesso di realizzare un servizio fotografico come desiderato. |
Salendo dal Passo di Porcile (2209 m.) a Cima Cadelle (2483 m.) sul sentiero |
PERCORSO IN FOTOGALLERY |
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Salendo dal Passo di Porcile (2209 m.) a Cima Cadelle (2483 m.) sul sentiero (2) |
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