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Ci sono giorni in cui si sente il bisogno di respirare un po’ di “aria fresca”, nel senso che si desidera staccare la spina per qualche ora per ricaricare un po’ le batterie.
Sabato scorso era uno di questi giorni e così, dopo aver svolto una piccola mansione domestica, sono andato a Valmadrera e sono salito alla Piana di San Tomaso, dove si trova l’omonima chiesetta.
Lasciata la macchina in località Belvedere, mi sono incamminato lungo il sentiero n°1, che si sviluppa su un ben tenuto acciottolato fino alla Piana.
La salita è adatta a tutti, è discretamente ripida ma mai esagerata e buona parte del percorso si sviluppa all’ombra della fronde degli alberi.
La primavera, dona al percorso degli scorci dai colori vivissimi e le bianche pareti rocciose del Corno Birone, del Prasanto e del Moregallo, contrastano con il blu del cielo ed il verde di campi e pascoli.
Lungo il percorso ci si imbatte in alcuni fontanini curati dal Gruppo O.S.A. di Valmadrera dove è possibile rinfrescarsi.
Dopo un dislivello di circa 200 metri, si arriva al cospetto della chiesetta e dei casolari dell’agriturismo.
Tutto è molto ben tenuto, compresi i bagni pubblici (cosa rarissima).
Non ho molto tempo, scatto qualche foto e mi siedo su una panca della zona ristoro, davanti al bar O.S.A.. tempo di mangiare un panino, un caffè e si rientra.
Durante la discesa mi fermo a visitare il fontanino di Piott, mi godo qualche istante di solitudine e poi riprendo a scendere.
Mezz’oretta dopo, l’escursione è finita, sono alla macchina, ripongo lo zaino nel baule, un sorso d’acqua fresca dalla bottiglia riempita al fontanino e pian piano riprendo la mia strada per rientrare a casa.
E’ stata un’escursione semplice ma molto bella tra i boschi ed i pascoli della mezza costa. Meritava, ci tornerò sicuramente con un po’ più di tempo da spendere in questo luogo molto bello.
Alla prossima
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