Up Monte Due Mani dal Culmine di San Pietro –Sabato 20 maggio 2017 Slideshow

Sabato mattina ore 7.30 ritrovo in cortile con Mario e Agostino, destinazione il Monte Due Mani. Partenza subito particolare, Agostino fa il tassista a Milano e questa volta ha voluto prendere la macchina lui, risultato, si va in taxi! All’arrivo al Culmine, spartiacque tra la Val Taleggio e la Valsassina, la giornata promette una mattinata fresca e con un cielo ottimo per le fotografie. Divertente vedere le espressioni dei pochi astanti, visibilmente sorpresi nel vedere degli escursionisti così comodi da arrivare in taxi. Caffettino è via, con un panorama fin da subito spettacolare ed il verde della rigogliosa vegetazione con il contrasto delle dolomitiche e pallide rocce delle Grigne è incredibile. La carrareccia che conduce nel bosco, è piacevole ed in piano, offrendo sempre spunti per uno scatto. Dopo circa una mezzoretta si arriva ad un bivio (non molto ben segnalato) dove la sbarra a destra può ingannare l’escursionista inducendolo a proseguire lungo la carrareccia, al posto di svoltare verso i cascinali della Casera Muschiada che sembrerebbero abbandonati. Qui, un altro cartello un po’ particolare, visto che è girato, indica il sentiero per la bocchetta di Redondello che si raggiunge dopo poco con un primo strappetto in salita. Giunti alla bocchetta, il Due Mani si para davanti e la via di salita è ben visibile oltre la sella e fa capire che sarà impegnativa, escursionistica ma impegnativa. Scendendo verso delle stalle diroccate, si attraversa un faggeto molto bello e fresco, poi si sbuca nei prati della sella, per poi infilarsi nuovamente nel bosco sul pendio del Monte Due Mani. Poco prima della fine del bosco, il sentiero si inerpica severo e prosegue a zig zag per qualche centinaio di metri, fino al un bivio che a sinistra sale con una pendenza leggera, mentra a desta sale ripido verso lo Zucco di Desio. Noi seguiamo a sinistra ed arriviamo ad una sella che offre uno splendido panorama sui laghi di Lecco, Garlate, Annone e Pusiano e verso le cime del Barro e del basso Triangolo Lariano. Da qui, alla cima è un attimo e ci troviamo sotto la croce di vetta e davanti al Bivacco Locatelli Scaioli Milani. Oltre alla soddisfazione per la vetta conquistata, c’è un inaspettato incontro in vetta, a distanza di qualche anno, ritrovo Pietro Pierri, un ex allenatore di pattinaggio in linea, ma soprattutto una persona che ho stimato molto ai tempi in cui mio figlio gareggiava. Sosta panino con ciciarata, foto di rito, sguardo ai nuvoloni e si scende sperando di evitare l’acquazzone. Tutto bene, il rientro è asciutto e la pizzoccherata al rifugio corona degnamente una bella escursione su questa bella montagna, che come tutte la montagne, va rispettata. Qualche indicazione: Andata: ore 2.30 Ritorno: ore 2.00 Dislivello positivo: circa 550 – 600 metri Distanza A+R: circa 10 km

01 PARTENZA
02 LE CIME DELLE GRIGNE OLTRE IL VERDE DEI PRATI
03 IN MARCIA
04 RESEGONE
05 AGOSTINO E MARIO
06 CAPANNO PER BIRD WATCHING
07 INDICAZIONI
08 QUI SI GIRA E ANCHE IL CARTELLO GIRA
09 GRIGNETTA
10 PANORAMA
11 STALLA DIROCCATA
12 ADESSO SI SALE DECISI
13 MA PRIMA UNA FOTO
14 LASCIAMO I RUDERI
15 I LAGHI DI LECCO GARLATE ANNONE E PUSIANO
16 AGGIRIAMO LE ROCCE
17 DAVVERO PANORAMICO QUI
18 MARIO E AGO
19 SERGIONE
20 VETTA
21 PIERO E SERGIO INCONTRO IN VETTA
22 VERSO LE GRIGNE
23 CHE SPETTACOLO
24 TARGA COMEMORATIVA
25 DA DENTRO IL BIVACCO
26 VISIONI OTTAGONALI
27 SE UNO HA SETE HA SETE
28 NUVOLONI MINACCIOSI
29 NOI TRE IN VETTA
30 NOI DAVANTI AL BIVACCO
31 BELLO IN VETTA
32 DIETRO DI NOI LA BRIANZA
33 ANCORA UNO SCATTO CON PIERO
34 IL MONTE ROSA
35 MARIO SULLA VIA DEL RITORNO
36 NEL BOSCO
37 BELLO ANCHE QUI
38 E ALLA FINE PIZZOCCHERATA
39 MONTE DUE MANI - UNA BELLA MONTAGNA
40 ANCORA UN SALUTO DALLA CIMA

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