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Pier 01.11.14 Io e l’amico Sergio sfruttiamo al meglio l’ennesimo spettacolare fine settimana con una uscita in Val Brembana per conquistare una vetta Seriana e una Brembana, seguendo un percorso inusuale. Partiti da Carona, passando per il rif. Longo e il passo Selletta, puntiamo alla Bocchetta di Podavitt. Qui scendiamo dal versante opposto nella ombrosa Val d’Ambria, sfruttando il caratteristico e provvidenziale cengione che taglia in diagonale gli impressionanti strapiombi. Fortunatamente il nevaio alla base arriva contro le pareti, quindi non dobbiamo fare manovre complicate per attraversarlo (a parte indossare i ramponi). Puntiamo alla evidentissima forcella che taglia la cresta alla sinistra della valle, salendo su sfasciumi e “delicate” roccette. Attraversata la forcella evitiamo di scendere e ci spostiamo subito a destra attraversando alcuni canalini (uno con neve) su roccia molto solida, quindi puntiamo direttamente alla vetta del Pizzo dell’Omo salendo su belle placconate di sanissima roccia. Arrivati alla sella sfasciumosa si sale facilmente alla vetta alla nostra sinistra. Qui volendo (e noi volemmo!) si raggiunge la vetta gemella disarrampicando una paretina di circa 3 metri. Dall’Omo puntiamo al Diavolo superando la cima con omino che si trova tra i due. La discesa da questa anticima è sul versante Seriano, per un ripido canalino misto roccia/erba, per poi recuperare la cresta più sotto. Tornati in cresta scendiamo al Passo del Diavolo e ci troviamo la strada sbarrata da due gendarmi. Entrambi si superano a destra (Val d’Ambria). Il primo non presenta difficoltà, mentre il secondo è un po’ più complicato e forse converrebbe, dopo averlo aggirato per un quarto, risalirlo fino alla sommità. In ogni caso si deve arrivare all’intaglio proprio sotto alle pareti del Diavolone! Dall’intaglio si sale verso sinistra una prima placchetta di una decina di metri, seguendo un’evidente fessura (II°). Poi risaliamo alcuni massi appoggiati e attraversiamo, verso sinistra, un colatoio sfasciumoso e ci portiamo sotto l’evidente canalino che taglia in diagonale, sempre verso sinistra, la parete. Risalito il canalino (II°) ci troviamo in cresta. Seguendo la cresta e dopo avere fotografato due bellissime pernici bianche, si attraversa una bella e divertente placconata (II°) e poco dopo ci si ricongiunge alla normale. In vetta ci godiamo il sole e lo stupendo panorama. Ci sembra incredibile che sia il primo novembre! |
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