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Salita da Colere al Rifugio Albani (1939 m.) con la prima neve il 20 ottobre 2010 |
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Oggi io e Augu decidiamo di andare al Rif. Albani. Con la macchina percorriamo tutta la Valle Seriana fino al Passo della Presolana , da dove scendiamo in Val di Scalve per raggiungere Colere, dove parcheggiamo l'autonle parcheggio della seggiovia. Ci inoltriamo in prato molto ripido su un sentiero ben marcato che si perde nel bosco sovrastante, per riprendere poi il sentiero N 403 che porta al rifugio. Si guadagna quota con una serie di tornanti,con pendenza relativamente accentuata,tra il ghiaieto e il rado pascolo, per raggiungere il gruppo di vecchi caseggiati della miniera posti a 1868 m,si passa poco sotto gli edifici e, subito dopo, si risale il dosso con alcuni tornanti fino al Rif.Albani posto a 1939 m..
Tempo di percorrenza dell'escursione circa ore 2.30.
La zona intorno al Rif.Aalbani è ricca di fossili marini che indicano l'inconfondibile origine marina di tutto il gruppo di monti circostanti; da osservare pure il vicinissimo "mare in burrasca" fenomeno carsico unico del genere in bergamasca. Dal rifugio panorama sulla bellissima parete nord della presolana,terminante con l'elegante ed aereo spigolo nord, sul Pizzo Ferrante e su tutti i monti che a nord e ad est contornano la Val di Scalve: dal Venerocolo' ai Campelli dal Cimon della Bagozza al Pizzo Camino |
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Salita da Franciscio di Campodolcino al Rifugio Chiavenna in Alpe Angeloga il 21 settembre 2010 |
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Con la macchina raggiungiamo Fraciscio 1341 m, frazione di Campodolcino. Qui termina la strada e si prosuegue per mulattiera sul fondo della Val Rabbiosa in un bosco di conifere, avendo sulla destra il torrente che scende dai vari laghi dell Alpe Angeloga. E' una bella giornata di inizio settembre. Si procede sul sentiero che sale a sinistra con numerose svolte ,guadagnata quota si prosegue verso est, sbucando sul piano con il lago del'l Angeloga e il Rifugio Chiavenna 2044 m ,ore 2.15 sempre dominati dal Pizzo Stella 3163 m. Per altre informazioni puoi consultare qui: |
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Da Laveggiolo di Gerola Alta salita al Rif. Trona Soliva (1907 m.) nella Valle della Pietra il 24 luglio 2010 |
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Con l'auto, arrivati a Morbegno (Valtellina), proseguiamo per la Val Gerola, dove, superato l'abitato di Gerola Alta, arriviamo alla frazione di Laveggiolo, dove, alla fine del borgo, dove termina la strada, parcheggiamo l'auto.
Qui troviamo i segnavia per il Rif. Trona Soliva a ore 1.30 e il Rif. FALC a ore 2.30.
Ci incamminiamo sulla strada sterrata per circa 500 m fino ad incrociare sulla sinistra il Sentiero della Memoria che in leggera discesa si inoltra subito nel bosco, passando per alcune baite e ruderi sempre in piano raggiungiamo un ponticello di legno dove è posta un'area di sosta con un segnavia su pietra con indicazione Castello.
Il sentiero ora comincia a salire con ripidi tornanti fino ad incrociare la strada sterrata che percorriamo per alcune centinaia di metri fino a ritrovare il sentiero che all'ombra di faggi e abeti ci porta ad incrociare nuovamente la strada sterrata, che tra non molto permetterà di raggiungere il Rif. Trona Soliva i con mezzi (solo gestore del rif. e propietari di casere)
Adesso procediamo in piano tra i prati e davanti a noi possiamo ammirare il Pizzo di Trona con il suo lago e la sua diga, il Tronetta, il Pizzo Varrone, la diga del Lago d'Inferno e il Pizzo Tre Signori e ,sulla nostra sinistra, la Diga di Pescegallo.
Proseguiamo ancora in leggera discesa tra i prati e con la compagnia di alcune curiose marmotte arriviamo al Rif. Trona Soliva.
Un particolare ringraziamento alla giovane gestore del rifugio MONTANI ELISA e company Per altre informazioni puoi consultare qui: |
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Salita in Val Camonica dal Rif. Tassara al Rifugio Tita Secchi (2357 m.) |
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Con l'auto, seguendo la statale 42 del Lago d'Iseo arriviamo a Bienno, da dove, seguendo le indicazioni per il Passo Croce Domini SPBS345, raggiungiamo
il Rif. Tassara,dove lasciamo l'auto nell'ampio parcheggio.
pochi metri dopo il parcheggio troviamo subito il sent. n18 per il Lago della Vacca e il Rif. Tita Secchi.
Il sentiero all'inizio è ampio e sale dolcemente tra prati in fiore poi pian piano la pendenza si accentua ma sempre in modo dolce non ci sono strappi che tagliano le gambe e il fiato. Adesso il sentiero si restringe e diventa di pietre costeggiando le pendici del Monte Cadino, non manca molto al Passo di Val Fredda a 2321m., con un ultimo strappo siamo al passo dove vi e' posta una croce e i segnavia per il Passo della Vacca e il Rif. Tita Secchi.
Proseguiamo in discesa per circa 300 m poi il sent.diventa pianeggiante e, seguendo a mezza costa le pendici del Monte Frerore, arriviamo al Passo della Vacca 2359 m.
Ii segnavia indicano il Ri9f. Tita Secchi a 20' e su di un sasso troviamo un'idicazione del vecchio Rif. Rosa; ci addentriamo nel valico superiamo alcune pozze d'acqua e come d'incanto ci troviamo di fronte il Riof. Tita Secchi con il Lago della Vacca e la sua diga.
Per raggiungere il rifugio dobbiamo scendere alcuni metri, passare sul ponticello di ferro ai piedi dell a diga e con alcuni gradini saliamo passando dalla casa dei guardiani della diga fino al rifugio. |
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Salita dai Rif. Tavecchia, Madonna della Neve, Santa Rita in Val Biandino al Rif. FALC |
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Arrivati ad Introbio seguiamo le indicazioni per la Valle del Bitto che ci porta su una strada sterrata percorribile con mezzi propri fino al primo ponte, poi, se si ha um mezzo 4x4 si puo' raggiungere il secondo ponte, dove parcheggiamo, per l'ultimo tratto ci si può avvalere del trasporto jeep (a pagamento) fino al Ri Tavecchia.
Dal Tavecchia in circa 15' si arriva al Rif. Madonna della neve,da qui sulla sinistra si imbocca il sentiero n.° 38 per il Rif. Santa Rita che si snoda tra prati e solo nell'ultimo tratto su rocce.
Tempo di percorrenza circa un'ora e mezza.
Arrivati al Santa Rita si prosegue quasi in piano, poi tra saliscendi arriviamo allo strappo finale che ci porta al Rif. FALC e al Lago d'Inferno ai piedi del Pizzo Tre Signorii.
Da qui chi vuolqui vediamo e può raggiungerne e la vetta in circa un'ora e mezza. |
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Salita da Baiedo di Pasturo al Rifugio Riva (1054 m.) il 2 dicembre 2009 |
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Salita da Pasturo in Valsassina al Rifugio Pialeral, 1400 m., il 28 novembre 2009 |
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Salita al Rifugio Pialeral da Pasturo sul sentiero n 33, sentiero facile a parte tre strappi fuori dalla carreggiata principale, si pò salire previo permesso (per adesso difficile da ottenere) anche con automezzo.
Il rifugio è accogliente, aperto anche nella stagione invernale tutti i sabati e le domeniche, ottimo punto di partenza
per raggiungere il Rif. Brioschi (Grigna Settentrionale) in tre ore circa. |
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In compagnia di Piero mercoledì 20 agosto 2008 siamo saliti per la prima volta sul Corno Stella in una giornata con cielo prima sereno, ma poi, dalla tarda mattinata, coperto da nuvoloni, che riducono di molto la visibilità ed abbassano notevolmente la temperatura. Incontrati sul percorso numerosi escursionisti e alcuni amici stambecchi. Bella la salita al Corno Stella, che impegna meno di due ore partendo dall'arrivo della seggiovia Foppolo>Montebello, di cui si può approfittare nel periodo estivo (aperta negli weekend a luglio e tutti i giorni ad agosto fino alla penultima domenica del mese). Salendo invece a piedi da Foppolo si impiega un'ora in più. |
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Mai finora così in alto! Al Rifugio Mantova, a quota 3535 mt. sotto la Cima Vioz (3644), in Valfurva (14 agosto 08) |
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Oggi 14 agosto 2008 si avvera il nostro sogno: salire al Rif. Mantova sul Monte Vioz a 3535 m.
Con la macchina si arriva fino a Pejo Fonte, si prende la telecabina e poi la seggiovia che ci portano al 'Doss dei gembri' (2225 m) ad un primo rifugio dove tanti escursionisti si preparano per la salita al Monte Vioz, seguendo il sentiero 105. La mulattiera, fatta dai soldati austriaci durante la prima guerra, si inerpica subito e, dopo un primo tratto di sentiero sterrato, ci troviamo tra sassi e rocce che coprono il fianco della montagna. Il passo e il respiro si fanno sempre più pesanti specialmente dopo aver passato i 3200 m. Lo spettacolo che ci circonda è indescrivibile... tra nuvole e sprazzi di sereno si vedono i ghiacciai del Cevedale, la cima del Vioz e il lago Caraser. Saliamo sempre più, ogni tanto uno sguardo all'insù per vedere se vediamo il Mantova, ma ancora non si vede...èe coperto dalle nuvole, poi, all'improvviso, uno sprazzo di sereno ed eccolo lì che si staglia nel cielo azzurro in tutta la sua maestosità; ci siamo, manca poco, adesso si vede anche la grande croce in legno posta a pochi metri dal rifugio. Ce l'abbiamo fatta, è stata durissima, ma ne è valsa la pena per lo spattacolo che si è presentato davanti ai nostri occhi. Auguro a tutti gli appassionati della montagna di andare una volta nella vita al Rif. Mantova sul Vioz per provare quella splendita emozione che ci ha accompagnato per tutta la strada.
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Salita da Carona al Rif. Longo il 21 giugno 2008 - IMMAGINI IN FOTOGALLERY |
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Scrive Piero: Ritorno al Rifugio Longo con gli amici PierCesare ed Augusta (=PierAugu) che son saliti per la prima volta portando con sé Batida e Briciola, due simpatiche cagnoline, la prima di un anno, la seconda con ben 4 anni per zampa. Classica camminata facile che impegna per circa due ore e mezza di regolare salita su strada in terra battuta e mulattiera-sentiero. Giornata calda con qualche nuvola nel primo pomeriggio. Dopo un pranzetto genuino al Rifugio dagli amici Enzo, Rossella e Valerio siam saliti al Lago del Diavolo sul quale galleggia l'ultima poca neve rimasta. |
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Salita al Rifugio Rosalba (mt. 1730) in Grignetta dai Piani Resinelli il 2 maggio 2008 |
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Oggi 2 maggio 2008 abbiamo realizzato il sogno di Augu: andare al Rif. Rosalba in Grignetta.
Lasciata l'auto ai Piani dei Resinelli presso l'ex Rifugio Alippi, imboccato il sentiero N°9 delle Foppe, ci inoltriamo in un bosco di faggi. Dopo vari saliscendi oltrepassiamo una vecchia frana e diamo inizio alla salita. Ci soffermiamo tante volte per ammirare il panorama fino a giungere ad un tratto del sentiero leggermente esposto che superiamo agevolmente servendoci delle staffe d'acciaio e di una corda fissa. Proseguiamo per un tratto in piano raggiungendo una grande raduna cosparsa di pinnacoli rocciosi. Da qui il sentiero si inerpica sino a raggiungere il Rifugio Rosalba. |
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Salita al Rif. Marisa Consiglieri e al MONTE CORNIZZOLO (1241 m.) il 5 aprile 2008 |
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Ieri, sabato 5 aprile 2008, abbiamo fatto la prima escursione dell'anno, salendo sul Monte Cornizzolo.
Siamo partiti dall'Alpe del Giumello (loc.Campora) che si raggiunge facilmente anche in macchina. Da qui, seguendo la strada asfaltata(privata, della quale possono usufruire solo i mezzi che portano in cima chi fa' parapendio o volo a vela. Noi, dopo qualche centinaio di metri, ci siamo inoltrati nel bosco seguendo l'unico sentiero che porta al Rif. Marisa Consiglieri posto su un ampio terrazzo da dove si ammirano i laghi di Oggiono, Pusiano, Segrino e una parte del Lago di Como con la stupenda visuale sui Corni di Canzo, il Resegone, la Grigna, i monti della catena mesolcina e su tutta la pianura padana. |
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LE 'PIRAMIDI' DI ZONE (BS) l'11 novembre 07 |
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Ieri toccata e fuga alle 'piramidi' di Zone.
Abbiamo preso l'autostrada MI-VE, siamo usciti a Rovato, prendendo poi la strada statale per Iseo, che costeggia la sponda bresciana del Lago d'Iseo fino al paese di Marone, dove si svolta a destra seguendo le indicazioni per Zone. Le piramidi si trovano nella piccola frazione di Cislano poco prima del paese di Zone. Lasciata la moto nel piccolo parcheggio di circa 30 posti, seguendo poi il sentiero che si snoda prima in un prato poi nel bosco si arriva, dopo 10 minuti circa, su dei terrazzi naturali, dove, oltre che ammirare le piramidi, si gode anche di uno stupendo panorama su Montisola e il Lago d'Iseo. |
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SALITA A SAVOGNO (932 m) IN VALCHIAVENNA il 4 novemre 2007 |
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4 novembre 2007...
oggi la nostra escursione e' all'antico paese di Savogno (932 m) sito in Valchiavenna nel cuore delle Alpi Retiche. Il borgo montano giace su un solatio e panoramico terrazzo soprastante le cascate dell'Acquafraggia.
Savogno si raggiunge soltanto a piedi per vari sentieri, in circa un'ora di cammino. |
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Arrivati a Savogno raggiungiamo il sagrato della cinquecentesca chiesa di S.Bernardino dove ammiriamo il panorama sulla Valchiavenna, dove in fondo tra le varie cime osserviamo anche quella del Monte Legnone e Legnoncino (così mi hanno detto alcuni escursionisti).
Mmangiamo al sacco godendoci il panorama e c'è il tempo per goderci anche il bel sole; peccato che il tempo voli quando si e' in splenditi posti come questo, ma purtroppo dobbiamo cominciare la discea riproponendoci di tornare magari con l'amico Piero. (Testo di Piercesare Scorti) |
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Al RIFUGIO GHERARDI AI PIANI D'ALBEN IN VALTALEGGIO nella splendida giornata del 2 novembre 2007 |
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...siamo saliti in un'ora partendo da Quindicina (Pizzino di Taleggio), gustoso pranzetto al Rifugio, gestito da volontari dell'Operazione Mato Grosso e poi una bella passeggiata panoramica e divertente sui Piani d'Alben con i nostri amici a quattro zampe Briciola, Batida e Spike |
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Salita al RIF. CAZZANIGA-MERLINI dalla Culmine S. Pietro sabato 20 ottobre 2007 |
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Oggi siamo andati al Rif. Cazzaniga-Merlini (1889 m), partendo dalla Culmine San Pietro (1350 m) seguendo la strada agrosilvipastorale che porta ai Piani d' Artavaggio (1637 m). Sono sei km di salita dolce che non ti taglia né il fiato né le gambe (meno male!!!). Il sottobosco è fantastico con i colori dell'autunno e il sentiero è ricoperto di foglie di faggi e betulle, sembra di camminare in alcuni punti su di un morbito tappeto. AI Piani d'Artavaggio abbiamo trovato il laghetto ghiacciato d'altronde la temperatura di notte e scesaa meno 4°. Del rifugio Cazzaniga sai tutto, comunque è bello ed accogliente ed io mi sono mangiato un bel piatto di arrosti con polenta... buoniii. Adesso faccio parlare le fotografie.
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AI LAGHI GEMELLI (14 luglio 07) |
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Si parte da Carona in alta Val Brembana, si attraversa il lago sulla diga di sbarramento proseguendo poi sulla sinistra fino ad incontrare l'imbocco del sentiero CAI 211 che porta al rifugio. |
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SALITA AL RIFUGIO GRASSI (30 giugno 07) |
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Lasciata l'auto nel piazzale della stazione sciistica di Ceresola, si inizia la salita nei pressi della partenza della seggiovia per i Piani di Bobbio, imboccando il sentiero (meglio chiedere in loco!), che ci porta, dopo un'oretta di salita, a raggiungere il Sentiero delle Orobie 101, proveniente dai Piani di Bobbio, al Passo del Gandazzo (m. 1660). |
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Salita in GRIGNONE (2412 m) il 12 agosto 07 |
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Oggi 12-08-2007 si parte per raggiungere il Rif. Brioschi posto in vetta al Grignone (Grigna sett. - 2412 m.)
il punto di partenza e dal Cainallo seguendo il sentiero n° 25 via della Ganda che all'inizio si inoltra nello splendido bosco di faggi, con i suoi saliscendi e nella sua frescura ci godiamo gli splenditi panorami che ci accompagneranno per tutta la nostra ascesa. Usciti dal bosco si prosegue per prati dove troviamo una baita con stalla per mucche e ovile per capre, proseguiamo fino a raggiungere il rif. Bogani (1816 m.) qui facciamo la prima sosta con un caffè e una fetta di torta (ricotta e noci) preparata dal gestore del rif. Riprendiamo a salire seguendo sempre il sentiero 25 arrivando per la seconda breve sosta alla madonnina di bronzo con lo sguardo rivolto verso valle. Un breve tratto di saliscendi e a volte pianeggiante ci porta al primo tratto esposto dove una catena passamano ci facilita il passaggio, subito dopo dobbiamo risalire un breve tratto verticale con l'aiuto di una fune d'acciao, proseguendo la nostra ascesa troviamo un altro tratto assicurato da una catena che passa vicino ad una buca dove una targa ricorda una delle vittime di questa ferrinia e stupenda montagna, palestra di molti noti scalatori. Siamo arrivati cosi al ghiaione dove fai un passo avanti e due indietro con ripide serpentine arriviamo alla parete rocciosa dove una catena di circa 40m fissata alla roccia ci aiuta a superarla con l'ultimo sforzo e finalmente davanti a noi il rif Brioschi con il suo splendido panorama su (quel tratto del lago di Como). E' fatta adesso ci riposiamo ed aspettiamo che ci raggiungano gli amici del CAI di clusone poi tutti assieme pranziamo al sacco passandoci le varie (cibarie)la fame e' tanta percio' assaggiamo tutto quello che c'e.Godiamo il piu' possibile della splendida giornata prima di incamminarci verso il fondovalle dove arriviamo stanchi ma appagati nel cuore dei meravigliosi panorami che questa bella e ferrigna montagna ci ha offerto. |
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AL RIFUGIO COCA (1892 m) |
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Da Valbondione parte il sentiero CAI 301 per raggiungere il Rif. Coca (1892 m). Sono 1220 i metri di dislivello tra boschi di faggi e larici, seguendo poi il corso del fiume Serio tra guadi e ponticelli si ammirano le cascate e la stupenda vegetazione prevalentemente di rododendri. Si raggiunge così un pianoro erboso dove è' visibile il rifugio Coca. Alle nostre spalle si ammira il gruppo della Presolana e sulla destra il pizzo Curò' e la sua diga. Dal rifugio parte il sentiero per il Lago di Coca detto anche la Perla delle Orobie. Peccato che quel giorno ha cominciato a piovere e al lago (1951 m.) alcuni fiocchi di neve cosi mi e' stato detto da alcuni escursionisti di ritorno. Io purtroppo non sono riscito a vederne. |
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