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Fine settimana con tempo incerto e quindi, ancora una volta, la gita di due giorni in Svizzera salta.
L’idea per oggi è di salire al Grand Turnalin in Valle d’Aosta, ma un post su FB dell’amico Roberto ci fa optare per cambiare meta e dirigerci al Passo Bernina per salire il Piz Cambrena.
Lungo la strada il cielo si mantiene molto nuvoloso e lungo l’Engadina piove pure, ma arrivati all’alba al Passo, il cielo inizia ad aprirsi.
La neve non è delle migliori per via delle temperature altine e dell’alta percentuale di umidità nell’aria, ma tracciamo salendo gli ampi pendii intervallati da tratti più ripidi.
Mano a mano che saliamo il cielo si pulisce sempre di più ed il panorama si manifesta in tutto il suo splendore e la qualità della neve migliora.
Risalito anche il tratto a fianco della seraccata arriviamo sul ghiacciaio e poi alla base del canale che ci dovrebbe portare sul pendio finale.
Dalle ripide pareti si staccano piccole slavine e non siamo certi che ci siano le sufficienti condizioni di sicurezza per salire. Io e Andrea andiamo in esplorazione, ma saliti una cinquantina di metri scarsi decidiamo che non è il caso di proseguire. La neve non ci piace ed il Sole scalda già troppo (anche se sono solo le 10) e quindi scendiamo raggiungendo gli amici che ci aspettano sul pianoro prima del canale.
Mentre ci prepariamo al rientro al Passo Bernina una slavina di medie dimensioni scende a fianco del percorso che avremmo dovuto seguire, fossimo stati lì probabilmente ci avrebbe preso!
Senza esitazioni e contenti per la scelta di rinunciare giriamo gli sci e ci godiamo una bellissima sciata sugli ampi pendii che ci portano in breve alla macchina. Anche gli amici incontrati sul percorso rinunciano alla salita e tutti insieme brinderemo alla bella gita ed alla saggia decisione di rinunciare alla vetta al birrificio Monte Spluga!
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