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Testo by Andrea:
Partiamo dalle Baite di Mezzeno, saliamo dal sentiero per il Passo Mezzeno ma in corrispondenza di un bacino svoltiamo a sinistra per le Baite di Campo, poi laghetto dei Tre Pizzi e vetta del Pietra Quadra (traliccio del Soccorso Alpino, 2356 m.), prima cima di giornata! Dalla vetta seguiamo un tracciolino che a mezza costa e con attenzione per l’erba scivolosa e l’esposizione ci porta sotto il Monte Spondone (2445 m.), che in breve per erto costolone erboso raggiungiamo. Proseguiamo lungo il filo di cresta, con attenzione in un breve tratto roccioso ed esposto, scendiamo fino ad una selletta e poi su ancora per cresta erbosa fino alla vetta del Tonale (2425 metri). A questo punto la traversata si fa più bucolica, per evidente sentiero ripido (omini) scendiamo al Passo del Tonale (2281.) e risaliamo al Pizzo delle Orobie (2340 m.), quarta cima del nostro giro. Dalla vetta proseguiamo sempre per la cresta fino ad un turrito gendarme che aggiriamo sul versante nord, scendendo prima un canale e seguendo poi una spettacolare cengia che, senza perder quota, ci deposita all’ampio Passo di Val Vegia (2164 m.).
Davanti a noi l’ultima cima di questa “spina dorsale” che stiamo percorrendo, è il Pizzo dell’Orto (2276 m.) che raggiungiamo e dalla cui cima ammiriamo uno splendido panorama su Branzi e l’alta Val Fondra. È quasi ora di pranzo, che consumiamo in quel paradiso che è il laghetto di Val Vegia, appena sotto il passo; con la pancia piena scendiamo per malagevole pietraia fino al superbo Laghetto della Paura già ghiacciato (1924 m.), qualcuno tenta di camminarci sopra e il ghiaccio regge. Euforici per la bella traversata raggiungiamo il Rifugio Laghi Gemelli dove un ottimo Braulio convince me e Marco ad aggiungere la chicca di giornata… il severo Monte Corte! (2495 metri). Per raggiungerlo non abbiamo moltissime ore prima del tramonto quindi acceleriamo, raggiungiamo il Passo dei Laghi Gemelli e attacchiamo la prima bastionata di roccette seguendo gli omini (si resta nell’ambito del I° grado); dopo questo tratto il Corte presenta un ripido pendio erboso che dà del filo da torcere alle nostre forze residue, inaspettamente però finisce prima del previsto ed eccoci sulla cresta terminale, a tratti esposta e da affrontare con piede fermo e concentrazione in particolare in due punti: un esposto traverso in discesa da destra a sinistra (I/II°) da attaccare in corrispondenza di un omino e, dopo un tratto semplice, un’esile e breve crestina rocciosa esposta da salire sul filo (II°) che fa però più impressione che difficoltà.
In vetta la gioia è molta ma il giro non è finito, ci vuole infatti la dovuta concentrazione in discesa e, una volta tornati al passo, l’ultima cima di giornata, in breve, cioè lo spuntone chiamato Cima Papa Giovanni Paolo II (2230 m.). È ormai pomeriggio inoltrato, scendiamo godendoci i colori autunnali sotto il Monte delle Galline, poi Passo Marogella, Baite di Mezzeno, il resto del gruppo che ci aspetta e la birra finale a suggellare la stupenda traversata che forse chiude degnamente la stagione escursionistica e dà l’inizio (speriamo) a quella invernale
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