foto di GESSICA E PAOLO (Gessica Locatelli - Paolo Fadda) (Calusco d'Adda- BG) - |
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IN GRIGNETTA , salendo dal Sentiero n° 2 Senigaglia EE e scendendo dal n° 7 'Cresta Cermenati il 27 giugno 2010 |
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Oggi sveglia presto la nostra meta è la cima della grignetta.
Arrivati a Ballabio seguiamo le indicazioni per i Piani Resinelli 1100m.., e dopo diversi tornanti si arriva al parcheggio, proseguiamo sulla strada che prima asfaltata poi diventa sterrata. |
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FERRAGOSTO 2009 AL RIFUGIO BARBELLINO - 15-16 agosto |
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Sabato 15 agosto siamo partiti di buon mattino in direzione Valbondione.... Alle 8 siamo già lì e c'incamminiamo sulla strada che dal paese porta al Rifugio Curò (1895 m.), è una dolce salita di h 2.30, dolce ma non ti fa mai tirare il fiato. Fa molto caldo e facciamo 2 o 3 soste, alle 11.00 siamo comunque al rifugio, pranziamo e poi un bel pisolino non ce lo toglie nessuno..... nel pomeriggio riprendiamo la strada per il Rifugio Barbellino (2100 m.) e ci fermiamo a fare un po' di fotografie, decidiamo di arrivare fino al lago naturale e di non continuare perché il sole ci ha stancati parecchio, per la sera ci fermiamo a dormire al rifugio, domani ci vogliamo alzare presto per fare il giro dei laghi.... |
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Domenica 16 agosto abbiamo passato una notte quasi in bianco quindi alle 6.45 siamo già in piedi, una lunga e abbondante colazione e via....decidiamo di fare il giro al contrario da come viene proposto in tutti gli itinerari trovati sul web, quindi scendiamo verso il Rifugio Curò, dopo dieci minuti di cammino prendiamo l'indicazione per al Lago della Malgina (2339 m.), lo spettacolo è incantevole, siamo soli, siamo noi e la natura....il percorso non è molto duro, il sentiero è ben segnalato e molto battuto, questa è la strada anche per raggiungere il Pizzo del Diavolo della Malgina. In un'oretta siamo al lago. Giusto il tempo di qualche scatto e ripartiamo per il Lago Gelt (2562m.), il famoso lago a forma di cuore, anche per questo tratto ci vuole un'oretta. Qui le tappe sono d'obbligo, si vedono paesaggi fantastici che è obbligatorio fermarsi ad ammirare. Eccoci arrivati al lago, il cielo inizia ad annuvolarsi e ripartiamo. Siamo arrivati al tratto più duro di tutto il percorso, la salita alle bocchetta (2730 m.) questo pezzetto se pur non lunghissimo è veramente molto ripido, ma più si sale e più il lago Gelt prende la forma di cuore. La discesa non è meglio della salita è molto ripida e ci vuole un pizzico di attenzione. Siamo arrivati ad un edificio dell' AEM di Milano con un piccolo laghetto alle sue spalle,fatto il Passo di Caronella (2612 m.), poco più sotto, troviamo un'antica polveriera risalente alla prima guerra mondiale ora trasformata in bivacco e lasciamo i nostri saluti su di un piccolo diario riposto in una cassettina di legno. Da lì una lunga e panoramica discesa di 1.30 minuti ci porta dritti al Rifugio Barbellino.
Il sentiero è molto ben segnalato, è quasi impossibile perders, i cmq seguire sempre CAI 308-310.
Abbiamo diviso il percorso in 2 il tempo per il giro dei laghi con varie soste per fotografie e per ammirare il panorama è stato in tutto di 5 ore mentre la discesa dal Rifugio Barbellino a Valbondione
è stata di circa 3 ore. |
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Alla Sagra del Monte Menna in allegra compagnia il 2 agosto 2009 |
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Anche se le previsioni meteo c'erano state avverse, di prima mattina siamo partiti alla vota di Zogno (punto di ritrovo del gruppo di Piero), da lì siamo partiti per Zorzone, un' allegra risalita e tra qualche chiacchiera e tra molti scatti siamo arrivati in poco meno di 1:30 al Sagra del Monte Menna! |
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TRE GIORNI A SPASSO PER IL GHIACCIAIO FORNI - 25-26-27 luglio 2009 |
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Le nostre escursioni hanno come base il Rifugio Albergo Forni (2176 m.), che prende il nome dall'omonimo ghiacciaio, da qui si possono ammirare le bellissime cime dell'Ortles Cevedale.
Costruito nel 1892 da Rinaldo Buzzi la struttura inizialmente era ai piedi del ghiacciaio, da quel giorno ad oggi il ghiacciaio si è ritirato di circa 2 km, senza però perdere tutta la sua maestosità. 1° giorno: il primo giorno, visto il viaggio (3 ore di macchina), abbiamo deciso di non strafare e ci siamo fatti consigliare dal rifugista. Abbiamo preso il sentiero glaciologico, non molto largo ma molto ben segnalato da delle piccole piramidi, il sentiero è costeggiato da piccoli rigagnoli ma anche medi torrenti che vanno tutti a tuffarsi nel grosso torrente Cedec. Gli animali qui non mancano, marmotte e mucche convivono da sempre da queste parti.... dopo 1:30 di cammino siamo arrivati al Rifugio Branca (2493 m.), non siamo molto stanchi e decidiamo di andare a vedere il ghiacciaio da più vicino, in circa 45 minuti siamo sotto, lo spettacolo è fantastico! Al ritorno abbiamo deciso di prendere la strada carrozzabile per fare una sorta di percorso ad anello, ma molto meglio il sentiero del mattino, molto più suggestivo. |
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2° giorno: il più impegnativo! Siamo partiti di buon' ora dal rifugio, direzione Rifugio Casati (3269 m.). Prendiamo la carrozzabile che porta al Rifugio Pizzini (2706 m.) ci hanno consigliato di fare questa strada all'andata perchè meno ripida, dopo 2 ore di piacevole passeggiata siamo arrivati alla prima tappa, dopo 10 minuti di riposo partiamo per il Casati. Il sentiero è ripidissimo ma nella prima parte è appena stato sistemato e non si corrono rischi, più si sale e più diventa impervio e faticoso. Ma quando si arriva in cima dopo 2 ore tutte le fatiche sono ricompensate, davanti a noi tutta la maestosità dell' Ortles Cevedale. Decidiamo di andare a vedere dei cannoni risalenti alla 1° guerra mondiale che si trovano a mezz'oretta di cammino sopra il ghiacciaio (è consigliato andare con delle corde di sicurezza). Dopo le fotografie di rito ritorniamo verso la nostra base. Al Rifugio Pizzini, invece che tornare dalla carrozzabile fatta all'andata, prendiamo un sentiero panoramico dove ci sono delle trincee risalenti alla grande guerra. In questo sentiero abbiamo trovato una quantità infinita di marmotte e le nostre sempre presenti mucche. Dopo 9 ore di cammino, esausti, arriviamo al Forni, dove per me c'è una bellissima sorpresa, Marco Confortola in persona mi aspetta per darmi il suo libro autografato!!!!! 3°giorno: oggi è l'ultimo giorno e come il primo non dobbiamo strafare perché ci attende il ritorno. Decidiamo di fare il Passo Zebrù 3002 m. Prendiamo il sentiero panoramico per raggiungere il Rif. Pizzini...il giorno prima c'era piaciuta troppo... raggiunto il Pizzini in un' oretta siamo al passo dove abbiamo il piacere di conoscere Maurizio Scalvini, un altro appassionato di montagna nonché fotografo del gruppo di Pieroweb. Questa è stata la nostra gita al Forni, spero vi sia piaciuta!!! |
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