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Le nostre escursioni hanno come base il Rifugio Albergo Forni (2176 m.), che prende il nome dall'omonimo ghiacciaio, da qui si possono ammirare le bellissime cime dell'Ortles Cevedale.
Costruito nel 1892 da Rinaldo Buzzi la struttura inizialmente era ai piedi del ghiacciaio, da quel giorno ad oggi il ghiacciaio si è ritirato di circa 2 km, senza però perdere tutta la sua maestosità. 1° giorno: il primo giorno, visto il viaggio (3 ore di macchina), abbiamo deciso di non strafare e ci siamo fatti consigliare dal rifugista. Abbiamo preso il sentiero glaciologico, non molto largo ma molto ben segnalato da delle piccole piramidi, il sentiero è costeggiato da piccoli rigagnoli ma anche medi torrenti che vanno tutti a tuffarsi nel grosso torrente Cedec. Gli animali qui non mancano, marmotte e mucche convivono da sempre da queste parti.... dopo 1:30 di cammino siamo arrivati al Rifugio Branca (2493 m.), non siamo molto stanchi e decidiamo di andare a vedere il ghiacciaio da più vicino, in circa 45 minuti siamo sotto, lo spettacolo è fantastico! Al ritorno abbiamo deciso di prendere la strada carrozzabile per fare una sorta di percorso ad anello, ma molto meglio il sentiero del mattino, molto più suggestivo. 2° giorno: il più impegnativo! Siamo partiti di buon' ora dal rifugio, direzione Rifugio Casati (3269 m.). Prendiamo la carrozzabile che porta al Rifugio Pizzini (2706 m.) ci hanno consigliato di fare questa strada all'andata perchè meno ripida, dopo 2 ore di piacevole passeggiata siamo arrivati alla prima tappa, dopo 10 minuti di riposo partiamo per il Casati. Il sentiero è ripidissimo ma nella prima parte è appena stato sistemato e non si corrono rischi, più si sale e più diventa impervio e faticoso. Ma quando si arriva in cima dopo 2 ore tutte le fatiche sono ricompensate, davanti a noi tutta la maestosità dell' Ortles Cevedale. Decidiamo di andare a vedere dei cannoni risalenti alla 1° guerra mondiale che si trovano a mezz'oretta di cammino sopra il ghiacciaio (è consigliato andare con delle corde di sicurezza). Dopo le fotografie di rito ritorniamo verso la nostra base. Al Rifugio Pizzini, invece che tornare dalla carrozzabile fatta all'andata, prendiamo un sentiero panoramico dove ci sono delle trincee risalenti alla grande guerra. In questo sentiero abbiamo trovato una quantità infinita di marmotte e le nostre sempre presenti mucche. Dopo 9 ore di cammino, esausti, arriviamo al Forni, dove per me c'è una bellissima sorpresa, Marco Confortola in persona mi aspetta per darmi il suo libro autografato!!!!! 3°giorno: oggi è l'ultimo giorno e come il primo non dobbiamo strafare perché ci attende il ritorno. Decidiamo di fare il Passo Zebrù 3002 m. Prendiamo il sentiero panoramico per raggiungere il Rif. Pizzini...il giorno prima c'era piaciuta troppo... raggiunto il Pizzini in un' oretta siamo al passo dove abbiamo il piacere di conoscere Maurizio Scalvini, un altro appassionato di montagna nonché fotografo del gruppo di Pieroweb. Questa è stata la nostra gita al Forni, spero vi sia piaciuta!!! |
Immagini totali: 20 | Ultimo aggiornamento: 27/08/09 16.39 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |