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SABATO 7 marzo 09, sono stato con alcuni colleghi di lavoro in Val
Taleggio. Volevo portarli da Pizzino al Sodadura, passando dal
Gherardi. Ma, ahimé, oggi sulla Val Taleggio ha ristagnato una sacca di
bassa pressione: tutt'intorno era sereno, mentre li era nuvolo e,
ancora peggio, tirava un vento polare!!! Arrivati al Gherardi abbiamo
lasciato metà del gruppo al rifugio, mentre io ed Emanuele siamo saliti
sull'altura dei Mughi dietro al rifugio Battisti. La neve era molto
buona e sicura e l'intenzione era di procedere, ma il vento era davvero
insopportabile quindi siamo rientrati.
Sono comunque soddisfatto del
giro e i miei colleghi sono rimasti veramente affascinati dalla Val
Taleggio. DOMENICA 8 marzo 09, sono andato a Foppolo intenzionatao a salire sul Corno Stella. Anche l'anno scorso ci ero stato ma avevo dovuto abbandonare la salita sulla crestina finale, poco prima della vetta: speravo di riuscire oggi, ma le condizioni della neve non erano buone e così ho rinunciato ancora. La stradina che dalle piste porta al lago Moro è impraticabile: il pendio del Montebello che sovrasta la stradina è stracolmo di neve e con queste temperature c'è il rischio che venga giù tutto! Quindi mi sono accontentato di salire sul Montebello. Ho provato a proseguire in cresta per vedere se riuscivo a raggiungere il passo di Valcervia, ma mi sembrava ugualmente rischioso. Ho incrociato solo un piccolo gruppetto di scialpinisti sul Montebello e poi basta... anche la vetta del monte Toro (che di solito è meta frequentatissima) era priva di persone! Oggi non era la giornata per fare questi giri! Ritornando a casa ho deviato per Pianca e ho provato a fare un giretto verso il Cancervo, ma anche li salendo ho trovato parecchie slavinette e la neve non era per niente bella, quindi anche se era presto, sono rientrato a casa! LUNEDI' 9 marzo 09, con l'amico Piero, compagno dei giretti del lunedi, son salito sul Monte Barbarossa da Teveno in Val di Scalve. Stpendo giretto su neve bella compatta! Giornata un po' freddina, specialmente in quota dove tirava un vento pazzesco! Il vento e la neve riportata ci hanno impedito di raggiungere la cima vera e propria, ma va bene così: eravamo solo una quarantina di metri più giù. Il sentiero verso il Barbarossa è ancora abbastanza sicuro, ma sui monti vicini, Sasna in primis, si vedevano parecchie slavine e movimenti nella neve: durante la primavera in arrivo bisognerà fare parecchia attenzione e scegliere le mete con cura. |
Immagini totali: 44 | Ultimo aggiornamento: 2009.03.09 22:24:48 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |