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Val di Scalve: terra selvaggia e silenziosa al cospetto della Regina Presolana, un mondo a sé dove anche l’aria sembra diversa. Ci inoltriamo lungo il sentiero 412 che parte da Vilmaggiore e risaliamo il fitto bosco di abeti e larici costeggiando il torrente Tino. Si segue la segnaletica per il Pizzo Tornello fino a sbucare nella vallata con ripidi pendii erbosi fino ad un enorme omino in pietra alto circa 3 metri. Da qui risalendo per tornanti si arriva al lago di Varro dove la nebbia inizia a galoppare velocemente. Costeggiato il lago, risaliamo per un ripido canale di sfasciumi fino ad arrivare ad una selletta dove si scorge la candida croce del pizzo. In breve si raggiunge la vetta putroppo bottino magro anche stavolta sempre per colpa della nebbia, foto di rito e pezzo di cioccolato e poi via giù di nuovo, fa veramente freddo. Scendendo deviamo per vedere la baita di Varro, molto spartana ma davvero carina, corremmo risalire per vedere il lago di Cornalta ma ormai “vedere” è una parola grossa, c’è sempre più buio quindi lasciamo perdere e scendiamo per lo stesso sentiero della salita. Percorso lungo, da mettere in conto almeno 4 ore per raggiungere la vetta ma molto panoramico con una bella giornata: noi non ci abbiamo azzeccato con il meteo e non abbiamo incontrato anima viva per tutto il percorso tranne un bel gregge di capre! |
Immagini totali: 32 | Ultimo aggiornamento: 08/09/10 22.36 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |