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L’idea prende vita di notte: non riusciamo a dormire e allora perché non andare a trovare la montagna mentre ancora sta sonnecchiando? Detto fatto; saltiamo in piedi come due grilli, in cinque minuti siamo vestiti e lo zaino è pronto. Alle 4,30 siamo in macchina diretti verso Schilpario sotto un cielo stellato che così bello non si vede neanche in estate. Poco prima delle 6 siamo al parcheggio di Schilpario pronti per la nostra avventura; fa freddo, il termometro segna 13 gradi sottozero ma siamo belli imbacuccati, accendiamo la luce frontale e ci inoltriamo nel bosco. Sembra un paesaggio incantato di quelli che si raccontano nelle favole, un silenzio assoluto rotto solo dallo scricchiolio della neve sotto i nostri scarponi. Il cielo inizia a tingersi di rosa, arriva l’alba alle nostre spalle mentre il sentiero davanti a noi è ancora al buio. Che meraviglia pian piano le cime più alte si illuminano e restiamo per un po’ di tempo in contemplazione; è veramente suggestivo percorrere un sentiero quando il mondo sta ancora dormendo. Arriviamo ai Campelli, la Madonnina è ancora all’oscuro della giornata soleggiata che le aspetta. Pausa tè caldo per scaldarci un po’ ma velocemente riprendiamo a camminare perché fermi si congela. Ecco che spunta il sole dietro il Cimon della Bagozza, ci illumina il sentiero e ci scalda in fretta; guardiamo in alto verso il Monte Campioncino e siamo un po’ titubanti sul da farsi perché non abbiamo le ciaspole, sul sentiero non è ancora passato nessuno e non possiamo utilizzare le tracce di altri escursionisti. Ma basta auto-convincersi che ce la si puo’ fare e si arriva ovunque! Infatti alle 9 del mattino siamo in vetta al Campioncino: non è stato poi così difficile, anche se si sprofonda in un metro di neve è tutta esperienza accumulata…. La vista è di quelle che ti entrano dentro e ti sconvolgono l’anima: siamo proprio soli quassu’, le montagne così vicine mettono soggezione. Abbiamo tutto il tempo per guardarci attorno e per scattare fotografie, è meraviglioso godersi il silenzio e la pace che questi luoghi sono in grado di donarci. Dopo essere tornati “con i piedi per terra” decidiamo di scendere anche perché in lontananza iniziano a spuntare i primi sci alpinisti. Noi ce ne andiamo, lasciamo a loro e agli altri tantissimi escursionisti che incontriamo sul sentiero in salita la magia di questi luoghi che noi abbiamo gustato in completa solitudine. |
Immagini totali: 28 | Ultimo aggiornamento: 08/03/10 20.26 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |