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Partiamo il giorno 5 agosto, la giornata promette bene c'è un bel sole la mattina alle 8,30. Gli zaini sono belli pieni con tutto l'occorrente per passare la notte al rifugio. Lasciamo le macchine a Lizzola e da qui si parte attraverso la valle che porta al lago e al passo Bondione che dà sfoggio di se con i suoi bellissimi fiori.Sul ns cammino incontriamo un allevatore che vive ormai da tre mesi solo, in alpeggio con le sue mucche: ci fermiamo a scambiare due chiacchiere con lui, ha voglia di parlare con qualcuno. Riprendiamo il sentiero e guardiamo il cielo: il tempo sta cambiando, arrivano nuvole minacciose, scende la nebbia. Ci fermiamo a mangiare e facciamo una piccola riunione per decidere il da farsi. Il Pizzo Tre Confini si intravede nella nebbia, dall'alto dei suoi 2.824 metri: ci sta chiamando e noi decidiamo di rispondergli. La salita è impegnativa, la nebbia è ormai fitta ma il richiamo è troppo forte.Arriviamo in vetta e ci stringiamo tutti intorno alla croce per suonare la campana. Dopo le foto di rito iniziamo a scendere prendendo per la Val Cerviera: la soddisfazione è tanta, le emozioni sono incontrollabili... Ormai è pomeriggio avanzato, sarà meglio dirigerci verso il Rifugio Barbellino. Lungo il sentiero la fauna ci accoglie con le sue diverse specie: innumerevoli marmotte fanno capolino dalle loro tane, i camosci scendono in cerca di cibo e, per mia gioia, una vipera si attorciglia su se stessa prima di nascondersi sotto a un sasso. Eccoci qui dopo dieci ore di cammino; ci hanno assegnato la camera mansardata così possiamo dormire tutti insieme. Dopo aver festeggiato il compleanno di Piero e Fulvio con torta e spumante, la giornata è proprio finita: ognuno nel suo sacco lenzuolo e ci vediamo domani...La mattina il sole sta spuntando dietro il Torena e Fulvio e Sergio decidono di affrontare lo Strinato; il resto del gruppo si dirige verso il sentiero che porta al lago di Malgina dove ammiriamo l'imponente panorama verso le cime del Recastello, Tre Confini, Gleno, Strinato. Il lago è come un diamante incastonato tra le rocce, è di rara e pura bellezza. Prima di partire, ci siamo dati appuntamento verso le 12,30 al rifugio Curo': i due ragazzi sono già lì che ci aspettano per pranzare seduti sull'erba; noi abbiamo un po' sforato sui tempi ma il gruppo si riunisce. Scendiamo per un tratto sul sentiero panoramico del Curo' per poi deviare verso quello impervio e faticoso che ci riporterà a Lizzola. Questa esperienza resterà per sempre nel mio cuore un po' affaticato come per sempre rimarrà dentro di me la gioia di aver incontrato queste persone speciali lungo il “sentiero” della mia vita. |
Immagini totali: 23 | Ultimo aggiornamento: 15/08/09 19.09 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |