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Salita al Rif. Curò', discesa alle Cascate del Serio e a Maslana il 20 sett. 08 |
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Il Rifugio A. Curò e la cappelletta al lago del Barbellino - 20 sett. 08 |
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Come raggiungere Valbondione,... |
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Cartina Alta Val Seriana |
Cartina itinerari Rif. A. Curò |
Cartina Kompass |
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Salita al RIFUGIO ANTONIO CURO' (1915 m.) da Valbondione (900 m.) sul sentiero panoramico CAI 305 (20 sett. 08) PANORAMICHE - FOTOGALLERY |
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Il Rifugio Antonio Curò, situato nella amena ed assolata conca del Bacino del Barbellino, è raggiungibile dal paese di Valbondione, percorrendo una ex mulattiera militare (segnavia CAI 305), ancora ben tenuta, che si snoda in stupendi boschi di faggi ed abeti nel suo primo tratto e poi continua in un ambiente più ampio, dove il bosco cede il posto ad una vegetazione più bassa, cespugliosa e ricca di rododendri e pini mughi. Man mano si sale, è possibile osservare le vallette laterali sottostanti, prima fra tutte la Valle del Coca con la piccola frazione di Maslana. |
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Dal sentiero panoramico 305 al Rifugio A. Curò vista sulla Valbondione - 20 sett. 08 |
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Dopo circa 40' di cammino si incontra un piccolo e panoramico posto di ristoro affacciato su Maslana e poco oltre la stazione della teleferica di servizio al rifugio. Man mano si sale, l'ambiente diviene più aperto e solatio; la mulattiera prende quota con alcune svolte, supera una bella fontana lignea e oltrepassa alcuni corsi d'acqua che scendono dai pendii del M. Cimone, alla nostra destra. Giunti a circa 1600 m, Ih 45' dalla partenza, è possibile, anziché proseguire sulla"panoramica", ma più lunga mulattiera, risalire il cosiddetto "scarico", una sorta di sentiero che si inerpica su uno zoccolo roccioso e permette di accorciare il percorso. Tale sentiero, piuttosto faticoso, consente di vincere gli oltre 200 m di dislivello che ci separano dal rifugio, con un tracciato che si snoda tra roccette, spesso bagnate, il cui transito è facilitato dalla presenza di alcune catene metalliche. Si passa tra cespugli di lamponi e ontani, sotto alcuni piloni dell'alta tensione; superate tre secolari croci in ferro, con un ultimo strappo si reincontra la mulattiera e poco dopo il vecchio rifugio Curò. Superato tale edificio, in breve si raggiunge il confortevole e frequentato rifugio Curò (1915 m, 2 h 30' dalla partenza). Qualora si preferisse percorrere in toto la mulattiera, meno faticosa, più panoramica e spettacolare nella parte intagliata nella parete, va considerata una mezz'ora in più. (Percorso tratto da 'Andar per rifugi ed oltre 3' di Lucio Benedetti e Chiara Carissoni - Ed. Junior) |
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Il rifugio Curò è stato il secondo ad essere inaugurato dal CAI di Bergamo nel 1886, dopo quello di Ca' Brunona. Il nome deriva dall'ing. Antonio Curò allora presidente del CAI-BG. Nel 1895 lo stesso CAI decise di costruire un rifugio più grande, ne venne così costruito uno nuovo poco più ad est del vecchio rifugio a quota 1895 anch'esso dedicato all'ing. Antonio Curò. Nle 1973, su progetto del geom. Luigi Locatelli ne venne costruito un terzo, con circa 100 posti letto, situato in prossimità del lago artificiale del Barbellino a quota 1915 m. E' situato su un'altura dalla quale si domina il grande lago del Barbellino in tutta la sua estensione con in fronte le magnifiche creste del Recastello e del Pizzo Coca con sullo sfondo l'ampio panorama della duplice cima del Monte Torena, |
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Rifugio A. Curò e lago del Barbellino - 20 sett. 08 |
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Il lago del Barbellino è un bacino artificiale situato nella conca del Barbellino sopra Valbondione. E' il più grande lago artificiale delle Orobie Bergamasche, l'invaso riesce a contenere 18,5 milioni di metri cubi d'acqua. La costruzione della diga è stata progettata a partire dal 1917 e terminata nel novembtre del 1931. La diga era stata costruita pensando all'ingente richiesta di energia che serviva alla Valle Seriana, dove l'industria si sviluppava a pieno ritmo. |
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Rifugio Antonio Curò (1915 m.) - Accessi |
Giro dei Laghi Malgina, Celt, Passo Caronella (2725 m) |
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Pizzo Recastelllo (2886 m.) e Pizzo Tre Confini (2823 m.) |
Monte Gleno (2882 m) e Monte Torena (2911) |
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Inaugurazione dell'Osservatorio faunistico e floristico (1320 m.) di Maslana (Valbondione) il 20 sett.08 FOTOGALLERY - VIDEO |
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Sabato 20 settembre 2008 è stato inaugurato l'osservatorio faunistico e floristico di Maslana, a Valbondione. Ricavato da un vecchio bivacco dei pastori sotto una grande roccia che lo copre per buona parte, costruito in pietra con massicce travi in legno lunghe 10 m. con diametro di ben 70 cm. La struttura, voluta dal Parco delle Orobie Bergamasche, dotata di servizi igienici e pannelli fotovoltaici, può ospitatre al suo interno circa cinquanta persone, funzionando come centro di osservazione faunistica, utilizzabile anche dai guardiacaccia della riserva Barbellino e Belviso, dal CAI e dalle scolaresche. |
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L'osservatorio faunistico di Maslana |
Protetto da un enorme masso |
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Visto dal sentiero panoramico per il Curò |
Nel giorno dell'inaugurazione il 20 sett. 08 |
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Garantisce poi un comodo ricovero per i pastori nel corso del loro trasferimento agli alpeggi estivi, ma sarà anche un luogo di vigilanza e primo soccorso nel periodo di maggior afflusso turistico, come in occasione dell'apertura delle cascate del Serio. Il tutto nel contesto di un progetto più ampio che porterà i turisti a visitare la zona delle miniere, gli impianti idroelettrici e la flora di alta montagna. l'osservatorio vuole dare la possibilità a tutti, anche ai disabili, di ammirare da vicino flora e fauna della zona. |
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VIDEO |
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LA LEGGENDA DELLE CASCATE DEL SERIO |
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L'affascinante borgo montano di MASLANA di Valbondione (20 sett. 08) |
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"Ca de Süra " (Case di Sopra) a Maslana di Valbondione - 20 sett. 08 |
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Maslana è un antico insediamento rurale, che si adagia sulle soleggiate pendici meridionali che scendono dal Pizzo Coca (la più alta vetta delle Alpi Orobie, con i suoi 3052 m.). Si trova in una posizione invidiabile, con un'eccezionale vista sulla parte terminale dell'alta Valle Seriana. E' raggiungibile esclusivamente a piedi dalle ultime case di Valbondione (località Grumetti-Pianlivere), situate proprio a ridosso della stazione di partenza della Funivia ENEL che collega il paese con la diga del lago artificiale Barbellino. La durata del percorso è di 30/40 minuti, con un dislivello di circa 250 m. e si svolge lungo una divertente e varia mulattiera. E' costituita da 4 distinti gruppi di baite, ad altezza compresa tra i 1150 m. e i 1200 m. Il più basso e il più grande è chiamato Polli. Gli altri son Caffi, Ca' Süra e Piccinella. |
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FOTOGALLERY |
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Info dettagliate su Maslana |
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