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Al Rifugio Albani a scavalco della Valle Azzurra, salita in tutta la sua estensione il 23 giugno 2015 PERCORSO: In auto fino al parcheggio di Spinelli di Valzurio (1000 m circa in comune di Oltressenda Alta) Indicato per E allenati; km. 19.36 (abbreviabile a piacere in base alle proprie capacità); guadagno/perdita in elevazione (1473/1466 m) ; acqua presente fino a poco oltre Baita Pagherola di mezzo; punti d’appoggio: Baita Valle Azzurra a Valzurio (815 m), Rif. Albani (1939 m) a 30’ dal Passo dello Scagnello (2080 m) ANDATA ( 4 ore) Sul sent. 340 > Baite Moschel (1265 m) Sul sent. 311 > Marmitte dei giganti al torrente Ogna (1300 m circa ) > Baita Pagherola bassa (1500 m) > Baita Pagherola di mezzo (1500 m circa) > presso Baita Pagherola alta (1731 m) > Passo dello Scagnello (2080 m) Sul sent. 401: > discesa al Rif. Albani (1939 m) e alle ex-miniere di fluorite (1900 m circa) RITORNO (3 ore) Sul 401 > Dal Rif. Albani salita al Passo dello Scagnello Sul 311 > Baite del Moschel Sulla strada sterrata > Parcheggio di Spinelli Io e l’amica escursionista Prisca e la sua Stelina, cagnolina montanina EE, saliti con l’auto da Villa d’Ogna a Valzurio di Oltressenda Alta, raggiungiamo in auto il parcheggio poco sopra la frazione di Spinelli, dove lasciamo l’auto. Il cielo è sereno e la giornata promette bene. Per salire alla Baite del Moschel prendiamo il sentiero 340, poi al rientro scenderemo al parcheggio dalla strada sterrata. Bel sentiero che sale tra boschi di faggeta e pineta, seguendo il corso del gorgheggiante torrente Ogna. Alle Baite del Moschel (1265 m) imbocchiamo il segnavia 311 per il Passo dello Scagnello. Poco dopo aver attraversato il torrente Ogna, seguendo le indicazioni andiamo ad ammirare lo spettacolo delle bellissime ‘marmitte dei giganti’, profonde fosse di forma circolare scavate dal torrente nel corso degli anni, che si succedono di cascata in cascata. Raggiunta la Baita di Pagherola bassa (1500 m circa) il panorama si apre a valle sulla Valzurio sottostante e a monte verso le pareti rocciose delle Creste di Valzurio. Seguendo la nuova bella segnaletica da poco posta dal CAI-BG, salendo a tratti sulla sassosa sterrata a tratti su sentiero nell’abetaia, raggiungiamo la Baita Pagherola di mezzo (1630 m) da dove la vegetazione dirada lasciando spazio al verde di magri pascoli dove alpeggiano mandrie e greggi. Distrattamente anziché prendere il 311 che sale a sx proseguiamo sulla sterrata che ci porta ad un punto con binari per carrelli di trasporto materiale di scavo. Rimediamo subito risalendo a vista per ripidi pratoni a riprendere il soprastante sentiero 311. Non tutti i mali vengono per nuocere ! Risalendo i magri pratoni ci compaiono tante stelle alpine ormai in piena fioritura, sul sentiero non avremmo potuto vederle! Ripreso il 311 ora in decisa salita raggiungiamo finalmente il Passo dello Scagnello (2080 m). Sostiamo, pranziamo ci rilassiamo. Nel frattempo le nuvole hanno coperto le cime dei monti, che si scoprono solo a tratti . Scendiamo quindi al Rif. Albani (1939 m), dove sostiamo per un buon caffè e per visitare poco sotto il villaggio delle ex-miniere di fluorite e gli imbocchi delle gallerie . Bellissima la zona dominata in alto dalle pareti rocciose nord della Presolana con vista sulla sottostante Colere e la Valle di Scalve. Risaliti quindi al Passo dello Scagnello, discendiamo alle Baite del Moschel ripercorrendo correttamente il percorso del 311. Dalle Baite scendiamo al parcheggio di Spinelli dalla strada sterrata, abbreviando il percorso con tratti di sentiero-scorciatoia. All’antico casello della ‘Sorgente del freddo’, ora in fase di recupero-restauro, sperimentiamo sopra il casello il freddo che fuoriesce da sotterraneee sorgenti d’aria gelida. I contadini approfittavano di questa particolare fonte naturale di freddo, utilizzandola per la conservazione del latte e dei formaggi nel casello. Terminiamo la bella lunga escursione, chiudendo l’anello terminale Baite Maschel – parcheggio di Spinelli. |
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