MONTE BERLINGHERA (1930 m) - TERMENONE (1854 m)

Dopo il mio primo anello in Berlinghera de14 dicembre 2013, sceglo di ritornarci portando gli amici Prisca, Sara e Gabriele, che fanno questo percorso per la prima volta, per godere insieme dei spettacolari panorami sul Lago di Como.
Martedì 13 gennaio 2015, di buon’ora da Lecco sulla superstrada SS36 raggiungiamo Gera Lario sul versante occidentale dell’alto Lago di Como , da dove saliamo a Bugiallo e, da lì alla chiesetta di San Bartolomeo (1024 m) dove parcheggiamo l’auto.
Imboccato il segnavia dell’Alta Via del Lario, ci inoltriamo nel bosco raggiungendo e superando alcune villette in corrispondenza di un grande prato, proseguiamo per un ulteriore tratto nel bel bosco di pini cembri fino a entrare su una larga carrareccia.
Seguiamo quest’ultima, a tratti ripida, finché, a un bivio, i segnavia indirizzano su un ripido tratturo che giunge a una baita isolata in una radura, in pratica una scorciatoia che riporta sulla carrareccia più in alto; per quest’ultima saliamo comodamente fino alla bella conca degli alpeggi di Pescedo e dell’Alpe di Mezzo (1536 m).
Raggiunte le baite dell’Alpe, proseguiamo in decisa salita, mentre si apre sempre di più la fantastica visione del bacino del Lago di Como, purtroppo oggi in parte offuscata dalla presenza di nuvole basse che coprono il cielo sopra il lago, fino a guadagnar, la cresta che scende dal Pizzo Sasso Canale in corrispondenza dell’estremità superiore del Termenone (1854 m), un lunghissimo muro che separava le proprietà dei pascoli.
Da questa selletta il panorama si estende magnificamente a 360°: a sud il lago, a nord ed est la Valchiavenna e la Bregaglia.
In vetta brevissima sosta giusto per scattare alcune foto…il cielo si è ricoperto di nuvole anche sopra di noi oltre che sul lago e tira un vento gelido che ti trapassa le ossa anche se siamo ben coperti.
Dalla sella, seguendo il filo della cresta erbosa ci dirigiamo verso il vicino Monte Berlinghera, per una traccia non segnalata ma sempre abbastanza evidente che risale il promontorio raggiungendone la sommità. Seguiamo la esile traccia che si abbassa verso sud su pendii erbosi, evitando alcuni salti rocciosi, e poi tagliamo il pendio raggiungendo la evidente Bocchetta di Chiaro, dove si erge un grande pilone della linea elettrica (1666 m).
Qui ci ripariamo in una piccola radura riparata dal vento per consumare il pranzetto al sacco prendendo così tempo nell’attesa che poi il freddo ed il vento cessino.
Ci gustiamo anche un bicchierino di liquore al ginepro di Prisca che ci riscalda a modo.
Purtroppo però il cielo si rannuvola ancora di più, il freddo e il vento continuano per cui decidiamo di non salire in Berlinghera ma di rientrare al parcheggio e di abbassarci dal freddo della montagna al tepore della riva del Lago di Como, recandoci a visitare la splendida Abbazia cistercense di Piona, situata sul percorso di ritorno a casa (http://www.cistercensi.info/piona/ - http://www.abbaziadipiona.it/ )

Seguiamo un evidente sentiero non segnalato che incide il versante ovest della montagna, e poi, tenendoci prevalentemente a nord, risaliamo a tornanti il pendio boscoso fino a uscire sulla cresta ovest dov’è collocata una croce. Qui ci fermiamo per il pranzetto al sacco e un po’ di relax . Da qui saliamo senza problemi il ripido pendio di erba e roccette, raggiungendo la cima del Monte Berlinghera (1930 m), subito sotto la quale sorgono le rovine del piccolo sacrario dedicato ai caduti della 2a guerra mondiale (1930 m,un’oretta dalla Bocchetta di Chiaro). Visione unica sul sottostante Pian di Spagna, sul dirimpettaio Pizzo Sasso Canale, la bassa Valchiavenna, il Lago di Como, ecc… Gli scatti fotografici non si contano! Per una veloce discesa, seguendo un’ evidente traccia non segnalata, a tratti ripida sul pascolo erboso e nella pineta di pini cembri, scendiamo verso i villaggi di Pescedo e dell’Alpe di Mezzo, dove recuperiamo la carrareccia percorsa all’andata, per la quale torniamo a S. Bartolomeo