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Bella, lunga (complessive 5/6 ore di cammino) camminata in quota 1800/1900 sui fianchi dei Tre Pizzi, della Mencucca e del Corno di Ronconbello in un vario saliscendi sempre immersi in una folta ed alta vegetazione di abeti, larici e, soprattutto, alti mughi. Accanto a tratti di cammino facile, ci sono altrettanti tratti di percorso impegnativo per il sentiero con fondo martoriato da grosse radici in superficie, per passaggi su pendii ripidi e scoscesi, per segni poco visibili nella discesa finale. Data la scarsità d'acqua in quota, meglio rifornirsi alle Baite di Mezzeno, oppure all'acquedotto sul sentiero 11. Abbiamo scelto di salire al Sentiero dei Roccoli partendo dalle Baite di Mezzeno (mt. 1591), anziché da Capovalle (mt. 1132), portandoci quindi già in quota; qui abbiamo lasciato la seconda auto, mentre la prima in località Sottocorna (mt. 1139), poco prima di Capovalle di Roncobello. Questo percorso è possibile solo se si dispone di due auto. Con una sola conviene ridurre il percorso, oppure partire da Capovalle e seguire il percorso ad anello consigliato sulla Carta dei sentieri di Roncobello allegata. Dalle Baite di Mezzeno, sul percorso del sentiero 215-217 per i Laghi Gemelli e i Tre Pizzi, giunti al'acquedotto, deviamo a sx. seguendo l'indicazione, segnata su un masso, 'Tre Pizzi' sul sentiero 217. In meno di un'ora saliamo al pianoro di Monte Campo a quota media 1850/1900, incontrando prima il Capanno di Monte Campo, poi la Baita Monte Campo (mt. 1878). Superata una caratteristica pensana, lasciamo il sentiero 217 (che sale ai Tre Pizzi a dx.) per entrare invece sul Sentiero dei Roccoli 15 a sx, segnato su un masso. Scesi nel grande vallone tra i Tre Pizzi e lo Spondone, risaliamo in quota sulle pendici del Pizzo Veroppio, dove incontriamo il Roccolo del Veroppio (mt. 1860) situato poco sotto il sentiero. Sostiamo un momento per osservare le caratteristiche di un tipico roccolo delle montagne orobiche. A questo punto il sentiero 16, che sale da Capovalle, si unisce per un tratto al nostro 15. Scendiamo poi su sentiero 'sommerso' tra i mughi verso l'avvallamento del Lagasöl (mt. 1862), che, nel periodo delle piogge, si riempie d'acqua nella parte più bassa. Il sentiero 15 risale poi sulle pendici della Mencucca divenendo a tratti ripido ed impegnativo anche per il fondo disconnesso e solcato continuamente da grosse e contorte radici di abeti, larici e mughi che intralciano il cammino. Sul colletto, in posizione panoramica, sostiamo al Roccolo dei Larici, chiamato anche 'del Meschino' (mt. 1899), dove siamo ospitati per il pranzo al sacco dai proprietari del roccolo. Dopo prolungata sosta, ripreso il cammino, raggiungiamo in poco tempo il Roccolo della Fontana (mt.1866), dove giunge da destra anche il sentiero che sale da Caprini di Roncobello. Siamo in cresta e quindi godiamo di splendide viste panoramiche sulla Valle di Roncobello da un lato e sulla Val Fondra dall'altro. Proseguiamo ora su sentiero sempre impegnativo, a tratti scosceso, con fondo sconnesso, sempre tra fitta vegetazione di alti mughi, fino a raggiungere il quarto roccolo, il piccolo Roccolo del Corno (mt. 1814), situato in ottima posizione panoramica su un' altura del Monte Corno. Da qui iniziamo una lunga, impegnativa, faticosa discesa di 600 mt. di dislivello, all'inizio su tracce di impervio sentiero non ben visibili, ma poi su sentiero segnato da 'Cente', un anziano abitante della località Cornello. Entrati nell'abetaia, il sentiero diviene agevole e dopo lunga discesa ci troviamo al Cornello (mt. 1246) di Roncobello, dove ci intratteniamo col sig. 'Cente', Innocente Milesi, che ha il merito di tenere aperto con la sua cura il tratto inferiore del sentiero che collega Cornello al Roccolo del Corno. Dal Cornello ci trasferiamo alla località Sottocorna (mt. 1139), dove, saliti sulla nostra auto parcheggiata il mattino, torniamo alle Baite di Mezzeno a recuperare l'altra auto lì parcheggiata |
Immagini totali: 55 | Ultimo aggiornamento: 2008.05.22 18:59:03 | Generato da JAlbum 7.3 & Chameleon | Aiuto |