Sabato 18 marzo 2017, bella giornata primaverile con cielo sereno, salvo velature in scorrimento.
Siamo in 4 (Susi, Debora, Paolo e Piero, con noi anche l’amica a quattro zampe Nika.
Per me è il terzo ritorno sul Sentiero Passo Lumaca, per Debora il primo, per Susi e Paolo è il loro primo Pizzo Grande del Sornadello.
Prendiamo il sentiero che parte sulla sinistra subito dopo la fontana-lavatoio alle ultime case in alto a Cornalita di S. Giovanni Bianco a circa 550 m, dove parcheggiamo l’auto.
Raggiunto ben presto il bivio al Crocefisso (650 m), prendiamo il sentierino di dx in salita che ci porta con ripidi tornanti sul costone della montagna all’inizio del sentiero ‘Passo lumaca’, che percorriamo per circa ben 500 m di dislivello (da 800 m a 1300 alla Baita del Carlo).
Il sentiero scosceso ed un po’ esposto, impegnativo, messo quasi sempre in sicurezza nei punti impegnativi con semplici paletti e cavi d’acciaio (che ora andrebbero verificati e sistemati perché alcuni hanno ceduto al logorio dell tempo), si percorre per forza a passo lento…di lumaca !
L’ambiente è severo e selvaggio, costellato di imponenti torrioni e guglie affilate.
Dopo breve sosta alla Baita del Carlo (1300 m circa), proseguiamo, sempre in decisa se non ripida salita, per sentiero segnato da bolli rossi sparsi ogni tanto su tronchi di alberi.
Raggiunto il pianoro in vicinanza della Baita bassa di Sornadello (1370 m circa), proseguiamo raggiungendo in breve il pianoro pascolivo della Baita Alta del Sornadello (1407 m), dove sostiamo brevemente.
Da qui, seguendo la traccia segnata da bolli rossi sugli alberi, saliamo nel bosco di faggeta, pestando anche la neve rimasta in zone d’ombra.
In decisa salita arriviamo alla croce del Pizzo Grande (1550 m) del Sornadello, dove sostiamo per il pranzo al sacco e per un momento di relax.
Bel panorama sulla sottostante S. Giovanni Bianco e frazioni, verso Dossena e le cime di Arera, Menna, Grem ed Alben, ancora in parte imbiancate, verso la media e alta Valle Brembana e le sue montagne e verso la Val Taleggio, il Cancervo e il Venturosa.
Dopo sosta prolungata, scendiamo dal lungo canalone centrale, che ci porta in direttissima verso Cornalita.
Ci abbassiamo con molta attenzione, specie nel primo tratto (EE), molto ripido e con fondo erboso scivoloso.
Andiamo a ‘scoprire’ una piccola sorgente con soprastanti grotte in un anfratto roccioso.
Seguiamo le indicazioni per Cornalita e ci abbassiamo verso est su ripida traccia, poco marcata e bollata con sbiaditi e opachi bolli rossi.
In questo tratto prestiamo attenzione perché è facile perdere la traccia.
Arrivati in corrispondenza di un grosso masso con le scritte dei sentieri, svoltiamo a sinistra per la Valle delle Foppe e a questo punto il sentiero torna ad essere evidente: non ci rimane che seguirlo a lungo sino al suo termine, all’Agriturismo Casa Eden e, da li, in breve all’auto..
Bella escursione con percorso ad anello, impegnativa soprattutto in salita ma anche, per buon tratto, in discesa. Appagante per i sentieri e le tracce ‘divertenti’ oltre ai panorami che variano ad ogni piè sospinto, spettacolari i panorami dalla vetta del Pizzo Grande del Sornadello.