Rifugio Balicco (1995 m) e Bivacco Zamboni (2007 m) ad anello il 1 aprile 2019

Escursione pomeridiana al Rifugio Balicco (1995 m), al Bivacco Zamboni (2007 m) ad anello sui sentieri 214A-214 e tracce –varianti a vista pestando neve in quota il 1 aprile 2019

PERCORSO ANDATA = 2 ore Fraccia (1600 m) > Sentiero 124A > Sentiero 124 fin poco oltre la Baita Arletto (1860 m) > Lasciato il sent. 124, saliamo per tracce a sx fino all’incrocio col sentiero 101 (omone di pietre) > Bivacco Zamboni (2007 m) > Rifugio Balicco (1995 m)
RITORNO= 1 ora e mezza Dal Rif. Balicco sul sent. 124 prima e sul 124A poi, passando dalla Casera Azzaredo (1795 m) , fino alla Fraccia Escursione fattibile in mezza gioranata !
DIFFICOLTA’: E
DISTANZA: km 7,46
DISLIVELLO : 707 m
TEMPI: complessive 3 ore e mezza
ATREZZATURA: scarponi invernali (Ramponcini e ghette nello zaino)
ACQUA: presente

Dal sent. 101 vista a sud verso Monte Cavallo a sx e Monte Fioraro a dx

In compagnia di Susi e la sua brava amica a quattro zampe NIka, che fanno questo percorso per la prima volta, mentre io per l’ennesima volta, eccettuando la bella variante lontana dai classici sentieri, fatta anche da me per la prima volta.
Il primo aprile 2019, bella giornata, serena con innocue nuvolette primaverili in cielo con buona visibilità utile per scattare foto.
Partiti a pranzo assolto, percorsa in auto la strada per il Passo San Marco, superata la località Madonna delle nevi (1336 m), parcheggiamo l’auto nello slargo al primo tornante subito dopo la località Fraccia (1600 m).
Imbocchiamo sulla dx il bel sentiero-mulattiera 124A , da poco sistemato a modo in direzione Rifugio Balicco e Bivacco Zamboni.
Il primo tratto è abbastanza pianeggiante ed alterna tratti nel bosco e nei pascoli fino a giungere ad un torrente, che si guada.
Con percorso a tornanti guadagniamo quota fino ad incrociare il sentiero 124 che seguiamo, pestando neve, fin poco oltre la Baita Arletto (1860 m), dove a sinistra imbocchiamo una labile traccia di sentiero, che sale a raggiungere una baita in una radura pascoliva con fontana-abbeveratoio.
Continuando seguendo la traccia ci alziamo sulla cresta del costone innevato che seguiamo pestando bella neve fino a raggiungere a vista il sentiero 101 proveniente dal Passo San Marco.
Bellissimo camminare nella neve affondando piacevolmente un bel po’ !
Salendo ancora raggiungiamo l’alto omone di pietre (2050 m circa), appena sopra il sent. 101 e sottostante il canale di salita al Passo di Budria.
Qui sostiamo per un breve ristoro e un po’ di relax, ammirando il panorama sulla bella conca di origine glaciale che ospita in posizione centrale il Bivacco Zamboni (2007 m) e più in basso il nuovo Rifugio Balicco (1995 m) con accanto la Baita Laghetti (1963 m). Seguendo poi il tracciato del sent. 101 ci abbassiamo quindi al bel Bivacco Zamboni (2007 m), da dove, passando dentro il grande recinto di pietre per ricovero animali (‘bareck’) , ci abbassiamo al Rifugio Balicco (2007 m) - http://www.rifugiomarcobalicco.it/il-rifugio.
Scendiamo poi, percorrendo il bel sentiero 124, ammiriamo poco sotto il rifugio, il recente alto omone di pietre ornato di bandierine colorate che domina la vallata.
Ripassiamo alla Baita Arletto per poi scendere a destra alla Casera Azzaredo (1795 m).
Entrati poi sul sent. 214A, ripercorrendolo in senso inverso rispetto al percorso di salita del mattino, rientriamo al punto di partenza, contenti entrambi della bella escursione pomeridiana, specie Susi che l’ha compiuta per la prima volta e le è piaciuta molto ed io che ho scoperto una bella variante non segnalata per compiere un bel giro ad anello..
Risaliremo ancora e andremo oltre, al Passo di Budria e sul Monte Tartano.