Sabato 8 aprile 2023, approfittando della bella giornata annunciata, ma sarà così solo per la mattinata, io e l’amica Erica con la sua montagnina a quattro zampe Dori, saliamo in auto dalla Val Brembana a Valtorta, al capolinea della Val Stabina in Alta Val Brembana.
Dopo breve visita al centro del paese, raggiungiamo in auto la frazione Grasso (1206 m) , dove pargheggiamo l’auto (possibile parcheggiare, specie nei giorni feriali, anche più avanti al Cantello).
In pochi minuti a piedi raggiungiamo Cantello (1044 m), risaliamo la breve scalinata e visitiamo la piccola contrada composta di poche case unite da un porticato centrale e dotata di una vicina piccola bianca chiesetta.
Imbocchiamo poi l’evidente sentiero (ma non segnalato) che prende avvio acciottolato tra le prime due case all’ingresso della contrada.
Risaliti in traverso un prato al primo bivio proseguiamo sul sentiero di dx che ci conduce, in decisa salita superando una stalla, a raggiungere un sentiero che in falsopiano seguiamo a sx fino al bivio successivo.
Ci immettiamo sul sentiero che sale a destra e diviene, poco più avanti, se pur per breve tratto, mulattiera acciottolata dove compaiono sbiaditi segni bianco-rossi di segnavia.
Al termine dell’acciottolato, pieghiamo a destra su sentierino tracciato nel prato, verso la baita ‘Brusada’, dove facciamo breve sosta ed ammiriamo la bella vista panoramica verso la costiera Baciamorti-Aralalta, Cima di Piazzo, Cornetta, Corna Grande.
Risaliamo poi il prato obliquamente a sinistra seguendo la traccia nell’erba per rientrare nel bosco di faggeta.
Ora, in decisa salita, seguendo il sentiero stracolmo di foglie secche, raggiungiamo la strada agrosilvopastorale Valtorta-Ornica nel punto in cui, ad una curva, è dotata di ampio slargo per parcheggio delle auto autorizzate al transito.
Attraversata la strada, entriamo, sul lato opposto, nell’evidente prosecuzione del sentiero precedente che continua prima in faggeta e poi in abetaia fino ad entrare in decisa salita nei prati della Pigolotta.
Dalla fitta ed alta vegetazione che caratterizza la zona , entriamo quindi in una grande radura prativa ondulata contornata in alto da belle baite ristrutturate, da dove la vista spazia su alcune belle cime delle Orobie, dal lontano Menna ai più vicini Baciamorti-Aralalta, Sodadura, Cima di Piazzo, Cornetta, Corna Grande.
Man mano saliamo, ci si presenta non la prevista-desiderata distesa di crocus bianchi, viola e lilla, ma macchie modeste di crocus cresciuti modestamente sparsi qua e là, mentre più abbondante la presenza di fiori blu-violetti di Scilla bifolia (Scilla silvestre).
Ci godiamo comunque i fiori presenti, mentre il sole ci lascia e il freddo ci invita a coprirci per benino.
Raggiungiamo quindi la graziosa stilizzata Cappella (datata 24 settembre 1972 – costruita dagli e Annovazzi) e lì godiamo i fiori presenti.
Ci gustiamo poi un buon pranzetto al sacco e un po’ di relax per poi attardarci a passeggiare ai prati e alle baite della Pigolotta.
Nelle prime ore del pomeriggio, con cielo nuvoloso, facciamo ritorno al punto di partenza, cercando di ripercorrere al meglio a ritroso il percorso dell’andata memorizzato e ci riusciamo con solo qualche titubanza momentanea risolta osservando meglio il percorso.
Rientriamo quindi a Cantello e Grasso, contenti di avere riscoperto questo gioiello fiorito delle Orobie di Alta Val Brembana quest’anno fiorito purtroppo scarsamente, non come nel 2018 quando si potevano ammirare stupende distese di fiori.
N.B. Si può salire alla Pigolotta anche salendo da Valtorta in auto fino al bivio a dx per Grasso-Cantello, lasciare l’auto (divieto di transito) e proseguire a sx a piedi per la frazione Costa da dove continuare per strada o per sentieri-mulattiere fino alla Pigolotta.