La frazione di Via Piana, posta a 913 m sul livello del mare,
si trova sulle pendici di un rilievo chiamato Monte delle Miniere.
Su entrambi i fianchi della valle che separa questa frazione da
Pusdosso sono ancora abbastanza riconoscibili gli antichi scavi
minerari che furono eseguiti sia in galleria, sia a cielo aperto.
Le prime miniere si trovano a poche decine di metri dalle abitazioni,
ma la maggior concentrazione è nella parte più alta della valle,
sopra i 1100 metri.
Forcella
- Narra la leggenda che di questa frazione fosse il simpatico personaggio
che fece entrare nella tradizione popolare il nome di Fondra.
Si racconta che un giovane di Forcella, recatosi a Roma per lavoro,
si era sposato con una ragazza romana.
Quando decise di ritornare
al paese natìo, cercò in tutti i modi di convincerla a lasciare
senza rimpianti la città, e per raggiungere il suo scopo s'improvvisò
poeta inventando una breve poesia che decantava le bellezze dei
luoghi d'origine. Il cantico cominciava così: "Roma l'è bela,
ma Fundra l'è so sorela...
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Molto bella è
la posizione geografica di Forcella che, arroccata su un poggio,
domina dall'alto il fiume Brembo, la strada provinciale, l'abitato
di Fondra, la dirimpettaia Forcella di Bordogna e la cascata, mentre
sulla costa a sinistra si dispiegano le altre frazioni.
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Un
'antica mulattiera di cui si sono perse le tracce la collegava a
Moio de' Calvi. Tra le case di pietra spicca un'abitazione con la
facciata affrescata in modo elegante e signorile. Sembra che i proprietari
siano stati in grado di realizzarla grazie alla "dote" di un bambino
che avevano adottato: alle famiglie adottive veniva, infatti,
assegnato un piccolo patrimonio (un tempo si adottavano i bambini
proprio per avere in cambio un'entrata sicura). |
La frazione
di Cornelli probabilmente prende il suo nome dal bergamasco
"corna", infatti si trova sopra le rocce che sovrastano Fondra.
Anche qui si trovano edifici che risalgono al 1600.
Cornelli è caratterizzata
da un pianoro dove venivano coltivati segale, granoturco e canapa.
Quest'ultima, una volta filata, era utilizzata per la realizzazione
di rustiche stoffe.
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Foppa
è la frazione che negli ultimi anni ha subito maggiori ristrutturazioni.
Sotto i portici vi sono testimonianze di abitazioni risalenti al
1500. Anche la chiesetta dedicata a Sant'Agata fu edificata in quel
periodo, e durante la peste del 1630 fu usata come chiesa parrocchiale.
I boschi intorno alla frazione sono ricchi di castagni i cui frutti
un tempo costituivano una risorsa alimentare importante per la popolazione.
Le castagne potevano essere consumate qualche giorno dopo la raccolta
lessate o come caldarroste; la maggior parte però veniva conservata
in luoghi asciutti e sicuri, ed era alimento integrante della dieta
contadina nel periodo invernale, o quando le modeste scorte di cereali
si esaurivano.
L'Associazione
Amici di Pusdosso riunisce tutte le persone affezionate
alla contrada, che intendono adoperarsi per mantenere questa particolare
testimonianza della vita di montagna.
Ogni anno l'Associazione organizza la 'Festa di Pusdosso' nelle seconda metà del mese di luglio e una 'Castagnata' per fine settembre.
Per Informazioni: amicidipusdosso@infinito.it - http://www.amicidipusdosso.it/ tel. 0348/8109191 fax 02.92104927
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Immagini di festa nel piccolo borgo
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