Quel
che intuiamo, osservando queste vivaci, coloratissime scene,
è che il nostro artista doveva essere un uomo di cuore,
prima ancora che di testa. Un artista il cui pennello era
mosso dai sentimenti e dalle passioni, più che dalla
razionalità e dalla ricerca del bello stile. Ben poca
cosa, è vero. Ma abbastanza per rendercelo sinceramente
simpatico.
Non
c'è latino né latinorum su queste pareti. Ma
semmai quello schietto dialetto così familiare agli
uomini e alle donne di queste montagne. E par di vederlo il
curato di Pagliaro raccogliere i suoi parrocchiani attorno
all'altare, nella piccola cappella ricoperta d'affreschi,
vecchi e bambini, uomini e donne, e spiegare loro la vita,
la passione, la morte e resurrezione di Gesù Cristo
indicando ora una scena, ora un'altra, dall'alto in basso,
da sinistra a destra.
Questo e molto, molto altro ancora sono gli straordinari e
pressoché sconosciuti affreschi della primitiva abside
di Pagliaro. Scoprirli, leggerli, ascoltarli, per chiunque
voglia salire quassù, procura una grande emozione.
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Gli affreschi della volta dell'antico
presbiterio
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Riquadro della moltiplicazione
dei pani e dei pesci
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Qui sotto due immagini dello splendido Crocefisso in legno,
d'epoca cinquecentesca, prima relegato in un angolo della sagrestia,
ora esposto, in bella mostra, come merita, sulla colonna laterale
destra del presbiterio. Imminente, su progetto della Sovrintendenza
alle Belle Arti, il restauro dell'opera, che verrà riportata
allo splendore dello stato originario.
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Crocefisso - Particolare del
volto del Cristo
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Lo splendido Crocefisso cinquecentesco
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Una splendida grande icona 'Vergine con Bambino' (Odigitria),
dei XV° sec., scuola Veneto-Cretese, (cm. 108x86), conservata
oggi nel Museo Bernareggi, non esposta al pubblico, apparteneva
un tempo alla Chiesa di Pagliaro e fu 'donata' dalla Parrocchia
al Vescovo Mons. Bernareggi in visita pastorale, insieme a
due preziosi angeli-candelabri in legno, secenteschi.
L'icona della Madonna
con Bambino, da due anni, nella ricorrenza della Festa dell'Assunta,
viene, per alcuni giorni, riportata a Pagliaro ed esposta
al pubblico, posta in posizione centrale, al centro del presbiterio,
tra la mensa e il coro.
Ora collocato, all'ammirazione del visitatore, nella cappella
laterale di S. Francesco, il prezioso tabernacolo in legno
secentesco in stile barocco. prima
posto sull'altare maggiore.
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Grande icona del XV° sec.
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Tabernacolo secentesco in
stile barocco
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Nella foto sotto a destra,
la pittoresca chiesetta di S. Carlo, situata a circa 1/2 Km
dal borgo di Pagliaro,in una zona isolata, immersa nel verde
di folti boschi, sulla strada carrozzabile odierna e sull'antica
mulattiera per Frerola. La chiesetta ricorda la visita pastorale
di S. Carlo, non effettuata in loco dal Santo in persona (che
si fermò a Bergamo), ma da un suo Convisitatore. L'abside
della chiesetta risale al 1500.
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L'icona
esposta nella Festa dell'Assunta
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Chiesetta
di S. Carlo
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Il passato architettonico del borgo di Pagliaro è ancora
oggi vivo soprattutto nella sua chiesa, che conserva, visibili,
le caratteristiche originarie. Il resto del borgo invece è
stato per la maggior parte ristrutturato secondo criteri moderni,
tipici di un villaggio di media montagna. Ci sono anche alcune
case di recente costruzione, che si inseriscono comunque bene
nel contesto architettonico del borgo.
Si
possono ammirare alcuni scorci che conservano le caratteristiche
originarie, come quelli presentati di seguito.
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Caratteristico antico portale
in pietra
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Scorcio si antica casa in contrada
Maggiore
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Uno scorcio parziale delle due contrade, contrada Maggiore e
contrada dell'Oro, che compongono il borgo di Pagliaro. Ben
visibile la ristrutturazione delle case antiche con soluzioni
moderne, ma rispettose delle caratteristiche di un brogo di
montagna.
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Case ristrutturate in contrada
Maggiore
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Vista parziale sulla contrada
dell'Oro
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Per ulteriori notizie sul borgo di Pagliaro: 'Pagliaro, una storia
raccontata nelle pietre', di Luigi Fagioli, Parrocchia di Pagliaro,
Carminati Stampatore, Almé (BG), 1990
- Per approfondire la conoscenza degli affreschi della Chiesa di Pagliaro
vedi la scheda informativa e valutativa di Luca Frigerio 'Pagliaro,
La chiesa del Corpus Domini' - Itinerario pubblicato su "Il
Segno" di gennaio 2000, visibile anche all'indirizzo
http://www.diocesi.milano.it/itinerari/pagliaro
- Di recentissima pubblicazione uno studio di Giancarlo Pugliese 'Elementi
di demografia storica relativi a una comunità rurale di montagna
nell'ultimo secolo della dominazione veneta (1698-1797): il caso Pagliaro',
su 'Quaderni Brembani', anno 2002, a cura del centro Culturale Valle
Brembana, dicembre 2002
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'Pagliaro,
arte, fede e storia',
conseguente ad una ricerca pluridisciplinare (coordinata dal prof.
Tarcisio Bottani), realizzata dalle classi quarte dell'Istituto Turoldo
di Zogno-Bg e pubblicata nel giugno 2003.
- Si ringraziano, per il materiale e l'aiuto forniti, il prof Tarcisio
Bottani (http://www.culturabrembana.com)
ed il restauratore Gritti Giambattista (http://www.ilrestauratore.info/)
- Per
visitare la chiesa del Corpus Domini e la cappella con gli affreschi
quattrocenteschi è bene accordarsi con il parroco, don Francesco,
telefonando al numero 0345.97029.
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