foto di FULVIO SONZOGNI

Seriate (BG) - - cell 3928271237

Sveglia presto questa mattina,il P.zo Coca ci attende. Infatti abbiamo davanti ha noi più di 2000 metri di dislivello da superare,e viste le previsioni Meteo che annunciano caldo africano è meglio partire all'alba.Anzi al buio! La prima parte di sentiero che ci porterà al Rif.Coca la percorriamo al buio con l'aiuto delle lampade frontali,vi assicuro che è bellissimo il silenzio che ti circonda. Alle sette siamo al rifugio,facciamo una sosta per un bel tè e una fetta di torta e via verso il lago di Coca Al lago il grosso masso che funge da pietra "miliare"ci dice di salire a dx su un pietraia che in breve ci porterà su un declivio erboso dove incontriamo giovani stambecchi maschi che duellano tra di loro. Per nulla intimoriti dalla nostra presenza continuano a lungo in questa "danza" fatta di testate rumorose. (Già questo spettacolo da solo vale l'escursione) Riprendiamo il cammino la meta è ancora lontana.Intanto alcuni escursionisti ci superano,li ritroveremo in vetta. Raggiunta la Bocchetta dei Camosci inizia la parte più divertente della salita al Coca. Tratti di arrampicata si alternano a tratti di sentiero e passaggi su creste più o meno esposte. Il panorama come sempre sulle nostre Orobie è spettacolare. La vista che ci da più emozioni è quella del lago di Barbellino col suo colore,e poi che dire delle montagne che lo circondano...

Prima giornata di vacanze in Alto Adige e subito una bellissima escursione complice il terso cielo azzurro che sovrasta le bellissime Dolomiti di Sesto. Un giro ad anello in un ambiente unico, senza eccessive difficoltà se non per la sua lunghezza. Ma credetemi la stanchezza davanti a questi panorami svanisce...del resto siamo davanti alle montagne che di recente sono diventate "Patrimonio naturale dell'UNESCO" Non aggiungo altro e lascio parlare le immagini...

E' una splendida giornata di Luglio. Io, Mery e Teddy saliamo da Valgoglio in Val Sanguigno per raggiungere i laghetti posti sotto il P.zo Salina e il M.te Pradella. Non eravamo mai saliti e allora cartina alla mano ci incamminiamo lungo la valle. Raggiungiamo e superiamo il Rif.Gianpace quindi giungiamo nei pressi della b.ta bassa di Salina, dove il sentiero si biforca. Noi seguiamo il sentiero che porta al lago Nero e, dopo averne percorso un piccolo tratto, ci dirigiamo in direzione del P.zo Salina, lungo una piccola valle che ci porterà verso le baite di Salina ( di Mezzo e Sopra) ed infine ai bellissimi laghetti che con grande sorpresa ci troviamo davanti, passo dopo passo. Il sentiero è poco segnalato e di conseguenza la zona è poco frequentata (meglio così)

E' una splendida giornata di Luglio. Io, Mery e Teddy saliamo da Valgoglio in Val Sanguigno per raggiungere i laghetti posti sotto il P.zo Salina e il M.te Pradella. Non eravamo mai saliti e allora cartina alla mano ci incamminiamo lungo la valle. Raggiungiamo e superiamo il Rif.Gianpace quindi giungiamo nei pressi della b.ta bassa di Salina, dove il sentiero si biforca. Noi seguiamo il sentiero che porta al lago Nero e, dopo averne percorso un piccolo tratto, ci dirigiamo in direzione del P.zo Salina, lungo una piccola valle che ci porterà verso le baite di Salina ( di Mezzo e Sopra) ed infine ai bellissimi laghetti che con grande sorpresa ci troviamo davanti, passo dopo passo. Il sentiero è poco segnalato e di conseguenza la zona è poco frequentata (meglio così)

E' una mattina d' inizio settembre quando io e alcuni amici saliamo al Rif.Longo in fuoristrada. Decidiamo di partire dal rifugio per non avere troppo dislivello da superare, così che si possa affrontare la salita non troppo stanchi. La giornata è bellissima, ideale per salire su queste montagne che bisogna affrontare solo con condizioni meteo ottimali anche solo la presenza di nebbia renderebbe la salita o la discesa molto pericolosa) Aspettavo da tempo questo momento e devo dire che è stato veramente una grande emozione salire su queste bellissime montagne, vedere le sorgenti del fiume Brembo, che da qui prende vita. Devo ringraziare di cuore gli amici che mi hanno accompagnato in questa emozionante avventura: Maria, Andrea, Daniele (conosciuto al P.so di Valsecca e che ci ha fatto compagnia durante la salita) e Gianluigi che con i suoi 76 anni devo dire ci ha "stupiti"

Cosa dire di una giornata come questa,trascorsa con amici che amano la montagna e che sanno apprezzare quello che la montagna ci offre. Panorami così li vorresti vedere tutti i giorni e credetemi,non mi stancherei mai di ammirarli! Grazie amici e grazie Grignetta

Oggi...Ferrate "Pesciola e Minonzio" .

Giornata di fine estate,trascorsa con gli amici,Maria e Andrea, sulle bellissime rocce e creste dello Zuccone Campelli. Partiamo di buon mattino da Valtorta. Seguendo le piste da sci raggiungiamo il Rif. Lecco (1777 m.) Dal rifugio seguiamo il sentiero che ci porta al Colle di Pesciola, poco oltre troviamo l' attacco alla Ferrata Pesciola, abbastanza impegnativa,che offre panorami sulle Grigne e sul Resegone che non smetteresti mai di fotografare. In vetta allo Zuccone Campelli pranziamo e decidiamo pi di scendere dalla Ferrata Minonzio posta appena sotto la vetta,più facile ma non per questo meno spettacolare. Raggiunto l'ultimo tratto di ferrata, invece di scendere nel vallone dei Camosci decidiamo di salire allo Zucco Barbesino, completando così la traversata che consiglio a tutti voi.
naturalmente è necessaria l'imbragatura e il caschetto per le due ferrate e, importante, non bisogna soffrire di vertigini.

IMMAGINI IN FOTOGALLERY

PIZZO RECASTELLO (2886 m.)

Fulvio e Mery abbandonano così il sentiero 321 che si dirige a destra verso lo spartiacque con la Val Bondione e salgono, dapprima su pascolo e poi su detrito, verso la parete Sud del Pizzo Recastello, seguendo l'evidente traccia e i numerosi segnavia. L'ultima parte della salite che adduce alla base della parete rocciosa è un po' faticosa a causa dell'incoerenza del detrito, ma le eventuali soste consentono allo sguardo di spaziare sulla bellissima conca che racchiude i Laghetti delle Cerviera, piccoli specchi di limpidissima acqua che lentamente vanno colmandosi, divenendo cosi delle torbiere. Giunti ai piedi della parete si imboccano il canale più evidente posto sulla sinistra (Ovest). In facile arrampicata, aiutati anche dalla presenza di alcune catene, lo rimontano e pervengono, dopo un ultimo tratto su facili pietre rotte e sfasciumi, sulla cresta occidentale. Da qui, seguendo le tracce, piegano a destra (Est) e, dopo aver toccato l'Anticima Occidentale, pervengono alla vetta (m 2.886), sormontata da una grande croce metallica. Bellissima è la vista che si gode da questa sommità: dal sottostante Lago Artificiale del Barbellino, sbarrato dalla grande diga, ai Pizzi Coca e Cavrel, alle Cima di Bondone, al Pizzo Strinato. Ma la più spettacolare visione è certo offerta dall'elevato circo del Trobio, dove si annidano i tre piccoli (quello occidentale con i suoi 20 ettari circa è comunque il più vasto delle Orobie meridionali) omonimi apparati glaciali, derivanti dallo smembramento dell'unico grande ghiacciaio del Trobio che al culmine della Piccola Età Glaciale raggiungeva i 100 ettari di superficie. Racchiusi tra le scure rocce della Cime Trobe, del Monte Gleno (detto "Breta négra" per il nero colore delle sue rocce sommitali) e del Pizzi Tre Confini, i due ghiacciai e il piccolo glacionevato centrale, con il loro colore biancastro, creano un contrasto cromatico di grandissima bellezza.

(Testo Piero Gritti)

PERCORSO IN FOTOGALLERY

Salita primaverile da Parre al Rifugio Vaccaro e verso Cima Vaccaro il 13 maggio 2009

Il 13 maggio 2009 io e l’amico Piero con l’inseparabile mio cane montagnino Teddy saliamo per la prima volta da Parre al Rifugio Vaccarro, seguendo il segnavia 421. La giornata è primaverile, ma con leggera foschia che non ci permette di fare belle foto panoramiche. Ci accontentiamo di fotografare le moltissime fioriture lungo il percorso sia nel bosco che nei prati, fino a godere lo spettacolo di distese di crocus fioriti sui pascoli verso Cima Vaccaro. Per il percorso faccio riferimento a quello seguito nella recente escursione del Piero del 28 marzo 2010 e quindi non metto le didascalie esplicative alle singole foto, lascio parlare solo le immagini.

Salita con ciaspole al Piz Tri in Valcamonica nella splendida domenica del 14 marzo 2010

Partenza dal paesino di Loritto, meta designata la vetta del Piz Tri. Bella e semplice cima. Dislivello circa mt 1200. La giornata è metereologicamente perfetta e la compagnia è ottima. Si parte nel bosco con poca neve, ma dopo circa mezz'oretta decidiamo di mettere le ciaspe. La zona del Piz Tri, non è mai particolarmente affollata, e questo la rende una meta ancora più appetibile per noi che non amiamo particolarmente la confusione e la ressa......Arriviamo in cima dopo circa tre ore e 15.....Mery, Fulvio, Teddy, Marco e Gila.

PIZZINO – RIF. GHERARDI – PIANI DI ARTAVAGGIO – RIF. CAZZANIGA – RIF. NICOLA – MONTE SODADURA
8 novembre 2009

FULVIO, CLAUDIO, ELENA E TEDDY
E' il 31 ottobre, partiamo alle 6,30 da Seriate dove troviamo Fulvio e Teddy già pronti per l'avventura: è ancora buio e le previsioni della sera precedente non sono molto incoraggianti.... Tuttavia il morale è alto e il viaggio verso Schilpario piacevole. Arriviamo al passo della Presolana dove troviamo una nebbia fittissima che ci avvolge e l'entusiasmo comincia un po' a venire meno...Ma ormai è deciso: dobbiamo almeno tentare di salire sul Pizzo Camino. Parcheggiamo e il sentiero inizia subito a salire; attraversiamo uno stupendo faggeto che in questo periodo ci meraviglia con colori sgargianti. Più saliamo più ci accorgiamo che la nebbia non ci segue; questo permette ai nostri fotografi del Pieroweb di scattare. Non è poi così male, il meteo non ci ha potuti fermare. Il sentiero ci permette di godere di un panorama spettacolare con le cime completamente soleggiate e il resto avvolto in una coltre di nebbia che ci regala infinite tonalità di colore. Inizia il tratto più impegnativo, molto ripido e con roccette a cui aggrapparsi; il terreno è abbastanza friabile e c'è poca presa con gli scarponcini a causa del gelo della notte precedente. Vediamo il Pizzo Camino nella sua maestosità e tutti e tre ci soffermiamo ad ascoltare le nostre emozioni. Ci vengono incontro tre alpinisti che ci sconsigliano di proseguire: troppo ghiaccio nel canalino sono tornati indietro anche loro. Con grande rammarico decidiamo di seguire il loro consiglio, è troppo pericoloso ci vorrebbero i ramponi. La fame inizia a morderci lo stomaco così ci dirigiamo verso il passo di Cornabusa. La meraviglia si manifesta intorno a noi: cielo blu, nebbia fitta sotto di noi, tonalità indescrivibili.... Siamo in Paradiso non c'è altra spiegazione. E' pomeriggio inoltrato, sopraggiunge il tramonto e i nostri cuori vanno in subbuglio dallo stupore per cio' che la montagna ci sta regalando. Ma ormai è tardi, dobbiamo rientrare, Fulvio accende il frontalino e la giornata è proprio finita. Saliamo in macchina felicissimi ed estasiati ripromettendoci che la prossima volta arriveremo in vetta!

Salita con ciaspole al Rif. Magnolini (1612 m.) e al Monte Alto (1723 m.) dalla Malga alta di Pora
(Castione della Presolana in Alta Valle Seriana) il 7 marzo 09

Da Colere (Val di Scalve) salita al Rif. Albani e sui monti Ferrantino e Ferrante al cospetto
della Regina delle Orobie, la Presolana, bello...con neve e sole! ! il 28 febbraio 09

L’incontaminata Valzurio, ammantata di neve, una bellezza e ricchezza da conservare così...intatta!
Salita con/senza ciaspole in alta Valzurio da Spinelli in compagnia di Piero il 15 febbraio 2009

Escursione invernale al Rif. Capanna 2000 da Plassa (Zambla Alta di Oltre il Colle) il 25 genn 09

con Teddy e in compagnia di Piero, Annalisa e Mauro

Luna piena in Albenza..da Seriate (11 gennaio 09)

Da Carona al Lago di Fregabolgia con tanta neve verso la conca del Calvi il 10 gennaio 2009

A Natale mi sono regalato una nuova macchina fotografica e ieri ho scattato alcune foto qui nei dintorni di casa mia (Seriate).

Domenica ho completato l'escursione al P.zo Tre Confini,escursione che a causa della neve non ero riuscito a completare il 24 Settembre. La giornata bellissima mi ha dato l'opportunità di scattare alcune foto.

Mercoledi 24 Settembre mi sono preso una giornata di ferie e ho deciso di salire a Lizzola per poi raggiungere il P.so Bondione e il P.zo Tre Confini sent. 322 e 321 ). Raggiunto il sent. 321 (2500 M.) la neve rendeva difficile riconoscere la strada che sale verso il passo e ho deciso di tornare indietro, sarà per un'altra volta.

La Presanella... montagna tutta bella! (28-29 giugno 08)

Sabato e Domenica 28/29 Giugno 08 salita alla Presanella in compagnia degli amici di Verdello (gruppo GEA). Escursione indimenticabile, in ottima compagnia.

Giovedi 24/07/08 salita al Pizzo Tornello 2687 m. da Pianezza, frazione di Vilminore di Scalve (giornata stupenda). Sent.411 sino alla diga del Gleno, sent.410 fino al Passo del Belviso, a dx verso il Passo dei Lupi
.Dal Passo dei Lupi il sentiero ci porta verso il rif. Tagliaferri, io ho deviato dx finché ho incrociato il sent.412 che sale da Vilmaggiore e mi sono diretto verso il Pizzo Tornello da dove ho potuto godere di un panorama stupendo.
Per il ritorno ho percorso il sent.412 che scende la V.le del Tino costeggiando i laghi Varro e Cornalta.
Giro abbastanza lungo ma molto bello.

Fiori ...sul Sentiero dei Fiori (20 luglio 08)

Al Lago di Coca (11 giugno 08) e ai Laghi di Ponteranica (22 giugno 08)

SALITA A CIMA GIOVANNI PAOLO II DAL RIF. ALPE CORTE il 3 novembre 07

Sabato 3 novembre sono salito col mio cagnolino Teddy al p.so Laghi Gemelli, come al solito un'altra stupenda giornata.
Partito da Valcanale seguendo il sentiero 220 sino al rif. Alpe Corte, poi il sentiero 216 che porta al p.so e al Rif. Laghi Gemelli, sono salito alla cima Giovanni Paolo II (cima che fino a poco tempo fa non aveva nome, è stata dedicata al compianto Papa dal signor Marchesi di Dalmine che con la figlia Francesca ha voluto così ricordare il Papa incontrato qualche anno fa a Roma).
Il panorama da questa cima situata alla sinistra del P.so Laghi Gemelli è meraviglioso.
Al ritorno sono sceso verso il p.so Marogella su un sentiero poco battuto ma facilmente individuabile grazie a dei bollini verdi e dal passo al Rif. Alpe Corte sul sentiero 270A.

RIFUGIO COCA ( 22 ottobre 07 - Sentieri 301 - 302 - 330 - 331)

Lunedì volevo raggiungere il lago Avert. Avendo tutta la giornata a disposizione avevo pensato di passare dal rif.Coca, raggiungere il Simal e scendere al lago Avert ma il freddo, il ghiaccio e il forte vento sopra il lago di Coca mi hanno fatto cambiare idea (anche perchè ero solo). Comunque è stato un bel giro lo stesso. Ho percorso i sent. 301, 302 (in parte) 330 e 331.

RIFUGI CURO' E BARBELLINO (Sentieri 332 e 308 - 3 settembre 07)

Una giornata stupenda con condizioni meteo e colori meravigliosi, che solo l' autunno e le nostre montagne possono regalarci !

RIFUGIO BRUNONE (Sentiero CAI.227 da Fiumenero)

Escursione abbastanza lunga, ma questa zona è rimasta pressochè intatta, lontana anche dai rumori dei furistrada.
La nebbia avvolgeva spesso le cime tanto che il Diavolo e il Diavolino non si sono visti. Fa niente sarà per la prossima volta. Per quanto riguarda il laghetto sulle mie cartine non viene riportato, ho chiesto al rifugista che mi ha detto che lo chiamano lago Scaletta

Da Valtorta al rifugio Grassi e salita al PIZZO TRE SIGNORI (2554 m.), un'escursione splendida (9 settembre 07)

In VAL SEDORNIA (Alta val Seriana) - sentiero CAI 309

Invio queste foto per far conoscere i LAGHI E BAITA CARDETO gestita da un gruppo di volontari di Valgoglio (Vipica) che si occupa di bimbi e ragazzi honduregni

Dalla Val Sambuzza, dal lago di Coca e dal...Gran Sasso d'Italia!