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Il Tempio dei Caduti |
Il Tempio della Vittoria, allora si chiamava così, fu ultimato nel maggio 1924 e venne ufficialmente inaugurato nell'estate del 1925. |
Opera egregia dell'illustre architetto bergamasco ing. Luigi Angelini, al quale si devono anche il piano dei lavori ed i concetti informativi della decorazione figurativa, l'edifcio religioso si presenta monumentale. |
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Il Tempio dei Caduti da nord |
Facciata principale |
La parte centrale, sopralzata a tipo di tiburio, conferisce all'edificio un carattere di monumento oltre che di Tempio. La disposizione poi delle otto figure sull'ottagono della cupola, modellate egregiamente dallo scultore Siccardi e reggenti i simboli della guerra e della vittoria, concorre a completare allegoricamente il significato della destinazione dell'edificio. |
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Il presbiterio |
L'altare e l'abside |
Le decorazioni interne furono eseguite in tempi diversi e concluse solo nel 1941. |
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La cupola |
Il 'Padre Eterno' |
Il presbiterio, compresa la galleria, fu decorato a fresco dal pittore bergamasco G. Fasciotti. I tre medaglioni e l' altare, su fondo oro, rappresentanti, dalla sinistra, San Martino, San Carlo e Santa Barbara, sono opera del pittore bergamasco Marigliani. Sopra i medaglioni compare la decorazione a fresco, opera del pittore bergamasco G. Fasciotti; le opere in ferro battuto sono del convalligiano Tironi di Sedrina. |
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I loculi dei caduti |
S. Martino, S. Carlo e S.ta Barbara |
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