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C'e' ancora la luna in cielo quando arriviamo a Lizzola. Il paese sembra un addormentato "presepe fuori stagione". Guardando i numerosi appartamenti chiusi, immagino il brulicare di solo qualche mese fa! il cielo e' limpido ma l'aria e' frizzantina. Lasciate le macchine nella zona finale del paese, ci equipaggiamo per benino come al solito, una foto veloce ai Piizo del Diavolo di Tenda al risveglio, e poi via si parte!! Prendiamo subito, alla nostra destra, il sentiero 307 un po' pietroso tra gli alberi e in ombra. L'aria frizzantina di prima ora mi sembra freddina e non disdegnerei i miei guanti: ho le mani gelate. Procediamo tutti e sette fino a sbucare in una zona prativa e cominciamo a salire. Mi volto per regalarmi un ultimo sguardo su Lizzola ancora assonnata e sentire il canto di un gallo ritardatario che testimonia il nuovo giorno. Io e la Mery, oggi, facciamo coppia fissa e cominciamo la salita insieme. Gli altri ci precedono. Noi andiamo tranquille. Qualche foto qua e la' per testimoniare il passaggio. Mi guardo intorno e noto che i colori autunnali non sono ancora marcati come pensavo. Ciononostante, la valle, tra luci ed ombre, e' bellissima e una cascata, 'zoomata' lungo la salita, rende il tutto spettacolare. Riesco a vedere anche gli impianti di risalita delle piste del paese in lontananza. Il chiacchericcio tra la Mery e me ci accompagna sotto un gradevole sole fino al Passo dela Manina e alla sua cappelletta. Tranne in pochi tratti che richiedoono maggior sforzo, quasi non mi accorgo del percorso appena fatto per arrivare quassu'. La vista e' piacevole e straordinaria. Dalla chiesetta (1821 mt.) ammiriamo la Valle Maina sottostante con alcuni paesini e, piu' vicino alla nostra visuale, i resti delle antiche attivita' minerarie degli anni ' 60 e ' 70: le vecchie baite dei minatori. Davanti a noi e tutto intorno cime importanti e soleggiate come i 'Giganti Orobici' Pizzo Redorta e Pizzo Coca. E' veramente una bella terrazza quella in cui ci troviamo! E vai con gli scatti!! Ma dobbiamo procedere: la meta ci aspetta. Avanziamo in cresta fino all'anticima del Sasna a circa 2180 mt. Qui una prima croce ci attende, ma salendo ancora, si arriva alla cima "ufficiale"!! Siamo a 2229 mt. e ad aspettarci non piu' il sole, ma la classica nuvoletta fantozziana. Che disdetta!! Non e' giusto: il sole si e' nascosto e non vuol saperne di uscire. Temerari, decidiamo di fermarci qui per il pranzo, ma, vi assicuro, siamo veramente intirizziti!! Il morale e' comunque alto e tra risate, battute e tremolii, finiamo i nostri panini. Non ci sembra il caso di sostare tanto quassu'. Soffia un'aria veramente fredda. Scendiamo. Dobbiamo raggiungere la Baita di Sasna in Valle Bondione a 1961cmt. Per arrivarci, procediamo in un vallone immenso e deserto. E' incontaminato e mi da' l'impressione che nessuno vi abbia mai transitato: nessun traliccio della luce, nessuna presenza tranne noi. Che sensazione!! Ma naturalmente non e' cosi: i resti fisiologici di pascoli passati ne sono la prova! Lasciata la baita alle nostre spalle, procediamo seguendo il sentiero 322, tra pianori erbosi e piccoli salti. A differenza del tragitto di andata, quello del ritorno e' caratterizzato dalla presenza dell'acqua, con torrentelli e cascatelle. La cosa strana e' il tempo: ci ritroviamo ad un certo punto a vivere il sole, la pioggia e la grandine contemporaneamente! Non manca proprio niente a noi del Pieroweb!! Arriviamo cosi' in prossimita' del paese e finalmente raggiungiamo le macchine. Sta diventando una consuetudine per noi, bere qualcosa tutti insieme, prima dei saluti finali. E' cosi' anche questa volta: qualcosa di caldo che ci ristori e poi.......baci e alla prossima!! Anche oggi il Piero ci ha regalato una giornata entusiasmante!! |
Immagini totali: 42 | Ultimo aggiornamento: 09/10/10 16.15 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |