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Partenza da Quindicina con le ciaspole ai piedi, prendiamo il sentiero per il passo Baciamorti. Raggiunta una baita invece di puntare al passo saliamo il ripido pendio che ci porta a circa metà della cresta tra il pizzo e il passo Baciamorti (qui la neve è l’ideale per le ciaspole) e poi seguiamo l’ampia cresta sino alla vetta.
Foto di rito con la Madonnina e poi si scende alla Baita Cabretondo riparati dall’aria per rifocillarci.
Terminato lo spuntino visto che Dario (NB 76 anni) oggi è in forma si decide di salire anche al M. Sodadura.
Discesa dal pianoro della baita per un ripido costone togliendo le ciaspole per poi rimetterle sino alla base della cresta est del Sodadura che saliremo e scenderemo chi con ramponi e chi senza.
Peccato che le batterie della fotocamera mi hanno abbandonato proprio in vetta al Sodadura.
Ritorniamo sui nostri passi sino a sopra la bocchetta di Regadur, qui prendiamo il sentiero in cresta dei mughi che ci porterà prima al rifugio Gherardi e poi alla macchina.
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Immagini totali: 20 | Ultimo aggiornamento: 2009.01.18 21:34:06 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |